Il tema dei contributi pensionistici è tra i più sentiti da lavoratori e pensionati. In molti si chiedono: “quanti contributi ho versato fino ad oggi?” e soprattutto “la mia posizione assicurativa è corretta?”. Domande legittime, che trovano risposta nell’estratto conto contributivo dell’INPS, lo strumento ufficiale che raccoglie tutti i periodi lavorativi e i versamenti effettuati.
Proprio in questi giorni l’INPS ha annunciato importanti novità. Con il messaggio n. 2553 del 2 settembre 2025, l’Istituto ha comunicato il rilascio di una nuova modalità di esposizione dei dati. L’obiettivo è rendere la consultazione più semplice e intuitiva, offrendo a ciascun cittadino una visione chiara e aggiornata della propria storia contributiva.
Cos’è l’estratto conto contributivo
L’estratto conto contributivo è il documento che riepiloga, in ordine cronologico, tutti i periodi di contribuzione accreditati presso l’INPS. Per ciascun periodo vengono indicati la gestione previdenziale di riferimento, il tipo di attività svolta (lavoro dipendente, autonomo, part-time), la natura dei contributi (obbligatori, figurativi, volontari o da riscatto) e le eventuali note o anomalie.
Si tratta di uno strumento fondamentale non solo per chi è vicino alla pensione, ma anche per i lavoratori più giovani, che possono verificare per tempo eventuali mancanze o errori e chiedere la correzione della propria posizione.
Dove si trova e come si consulta
Ogni assicurato può accedere al proprio estratto conto contributivo tramite il Fascicolo previdenziale del cittadino, disponibile sul portale ufficiale dell’INPS. Per visualizzarlo è necessario autenticarsi con credenziali digitali come SPID (livello 2 o superiore), CIE, CNS o eIDAS.
In alternativa, è possibile richiederlo attraverso il Contact Center INPS (numero 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da cellulare) oppure rivolgendosi a un patronato, che potrà accedere ai dati per conto del cittadino.
Le novità del 2025
La principale innovazione riguarda la nuova modalità di esposizione dei dati. Chi è iscritto a una sola gestione previdenziale vedrà una veste grafica rinnovata e uniforme, mentre chi ha versato contributi in più gestioni avrà a disposizione un prospetto riepilogativo con la sequenza temporale dei diversi periodi.
Cliccando sulla lente accanto a ciascun periodo sarà possibile aprire la sezione dedicata con tutti i dettagli. Inoltre, l’estratto conto includerà informazioni aggiuntive come l’autorizzazione ai versamenti volontari, l’eventuale domanda di riscatto della laurea o la presenza di trattamenti pensionistici in corso.
Questa nuova impostazione rientra nel piano di evoluzione dei servizi digitali dell’Istituto e punta a offrire una panoramica ancora più chiara e completa della posizione assicurativa di ogni lavoratore.
Come correggere errori o incongruenze
Può capitare che nell’estratto contributivo compaiano periodi mancanti o dati non aggiornati. In questi casi, l’INPS mette a disposizione una funzione dedicata per inviare segnalazioni contributive online. In questo modo è possibile chiedere l’accredito di contributi non presenti, la rettifica di periodi già registrati o la rimozione di eventuali errori.
Agire tempestivamente è fondamentale per evitare spiacevoli sorprese al momento della pensione: una carriera contributiva ben tracciata è la miglior garanzia per il futuro.
Conclusione
La nuova modalità di consultazione dell’estratto conto contributivo rappresenta un passo avanti importante verso una gestione previdenziale più trasparente e accessibile. Ogni lavoratore ha ora uno strumento più chiaro e intuitivo per controllare i propri versamenti, verificare la correttezza dei dati e richiedere eventuali correzioni.
Se non lo hai mai fatto, questo è davvero il momento giusto per accedere al tuo Fascicolo previdenziale e scoprire quanti contributi hai accumulato finora: una verifica semplice, ma preziosa per programmare il tuo futuro pensionistico con maggiore serenità.
Per approfondire leggi il testo del documento di prassi dell’Inps da qui.
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