Se sei alla ricerca di informazioni dettagliate sull’Invalidità Civile per Minori erogata dall’INPS in Italia, sei nel posto giusto. Questa guida aggiornata ti fornirà una panoramica completa su cos’è l’Invalidità Civile Minorenni, chi ne ha diritto, come richiederla e quali sono i benefici ad essa associati.
Partiamo col dire che lInps ha il compito di garantire una serie di prestazioni economiche a fronte di eventi in grado di impedire ai cittadini lo svolgimento dell’attività lavorativa, ma anche di assistere le persone in difficoltà.
L’attività dell’Inps comprende quindi anche la protezione di quanti, essendo affetti da minorazioni fisiche o psichiche:
- in età lavorativa (o maggiorenni) hanno subito una riduzione della capacità lavorativa di almeno un terzo (cosiddetta “invalidità civile”)
- ovvero, se minori, hanno persistenti difficoltà nell’affrontare i compiti e le funzioni proprie della loro età.
Analizziamo l’argomento in dettaglio.
Cos’è l’Invalidità Civile Minorenni
L’Invalidità Civile minorenni è un sostegno economico fornito dall’INPS ai minori o alle famiglie degli stessi che presentano condizioni di disabilità o invalidità, impedendo loro di svolgere attività quotidiane in modo autonomo. Questa prestazione è volta a garantire un aiuto finanziario a coloro che, a causa della loro condizione, necessitano di assistenza speciale.
Nello specifico, la tutela in favore dei minori ha lo scopo di garantire, attraverso un sostegno economico, i mezzi necessari per vivere. Due sono essenzialmente le prestazioni interessate: indennità di accompagnamento e indennità di frequenza.
1. Cos’è e come funziona l’indennità di accompagnamento
Erogata dall’Inps, previa domanda, l’indennità di accompagnamento è una prestazione in favore dei minori invalidi totali per i quali sia stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore ovvero l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.
Indennità di accompagnamento, decorrenza
L’indennità è corrisposta per 12 mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo la presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dall’apposita Commissione medico – legale nel verbale di riconoscimento dell’invalidità civile.
Indennità di accompagnamento, quanto spetta
L’importo dell’indennità, per il 2023, è fissato in 527,16 euro (rispetto ai 524,16 euro del 2022).
Indennità di accompagnamento, quali sono i requisiti
La prestazione è riconosciuta a chi è in possesso dei seguenti requisiti:
- Inabilità totale e permanente (100%);
- Impossibilità a deambulare autonomamente senza l’aiuto permanente di un accompagnatore;
- Impossibilità a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita senza un’assistenza continua;
- Residenza stabile ed abituale sul territorio nazionale;
- Cittadinanza italiana;
- Per i cittadini comunitari è richiesta l’iscrizione nell’anagrafe del comune di residenza;
- Per i cittadini stranieri extracomunitari è necessario possedere un permesso di soggiorno di almeno un anno.
Compatibilità / incompatibilità
L’accompagnamento è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa, dipendente o autonoma, nonché con la titolarità di una patente speciale.
E’ altresì prevista la compatibilità con:
- Indennità di comunicazione;
- Indennità di accompagnamento per cieco assoluto;
a patto che le prestazioni citate siano state concesse per distinte minorazioni, ognuna relativa a differenti status di invalidità.
Al contrario, l’indennità di accompagnamento è incompatibile con analoghe prestazioni concesse per invalidità contratte per causa di guerra, di lavoro o di servizio. All’interessato è data facoltà di esercitare il diritto di opzione per il trattamento più favorevole.
Indennità di accompagnamento, come fare domanda
L’interessato in possesso del verbale di riconoscimento dell’invalidità può presentare la domanda per l’indennità di accompagnamento direttamente online, collegandosi a “inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Indennità di accompagnamento agli invalidi civili”, in possesso delle credenziali Spid, Cie o Cns.
In alternativa, è possibile trasmettere la richiesta tramite un ente di patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).
Eccezion fatta per le domande di aggravamento, non è possibile inoltrare una nuova istanza per la stessa prestazione fino a quando non sia esaurito l’iter di quella in corso o, in caso di ricorso giudiziario, finché non sia intervenuta una sentenza passata in giudicato.
2. Cos’è e come funziona l’indennità di frequenza
L’indennità di frequenza (o indennità mensile di frequenza) è un’altra prestazione economica garantita dall’Inps, previa domanda, finalizzata all’inserimento scolastico e sociale dei minori con disabilità, sino al compimento dei diciotto anni.
Indennità di frequenza, quanto spetta
L’indennità è corrisposta per tutta la durata della frequenza, secondo un importo mensile, per il 2023, di 313,91 euro (rispetto ai 292,55 euro del 2022).
Indennità mensile di frequenza, requisiti
Possono accedere alla prestazione quanti sono in possesso dei seguenti requisiti:
- Età minore di diciotto anni;
- Riconoscimento di difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della minore età ovvero della perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore, nelle frequenze 500, 1.000 e 2.000 hertz;
- Frequenza di scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado (anche asili nido) o di centri di formazione o addestramento professionale pubblici o privati convenzionati (finalizzati al reinserimento sociale dei soggetti) o di centri ambulatoriali, diurni o di tipo semi – residenziale, pubblici o privati, operanti in regime convenzionale, specializzati nel trattamento terapeutico, nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap;
- Cittadinanza italiana;
- Per i cittadini stranieri comunitari si richiede l’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
- Per i cittadini extracomunitari è necessario il possesso del permesso di soggiorno di almeno un anno;
- Residenza stabile ed abituale sul territorio dello Stato;
- Reddito inferiore alla soglia di 5.391,88 euro (per il 2023) rispetto ai 5.025,02 euro dell’anno 2022.
Per l’accertamento del requisito reddituale, in sede di prima liquidazione, si considerano i redditi dell’anno in corso dichiarati dall’interessato in via presuntiva.
Per gli anni successivi, al contrario, si assumono:
- Per le pensioni, i redditi percepiti nell’anno solare di riferimento;
- Per le altre tipologie di redditi, gli importi percepiti negli anni precedenti.
Indennità di frequenza, decorrenza
L’indennità di frequenza spetta per un massimo di 12 mesi, a partire dal primo giorno del mese successivo quello di effettivo inizio della frequenza al corso o al trattamento terapeutico – riabilitativo.
Indennità di frequenza, come fare domanda
Una volta in possesso del verbale di riconoscimento dell’invalidità del minore, è possibile presentare domanda di accesso all’indennità di frequenza.
L’istanza può essere trasmessa:
- Online, collegandosi a “it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Indennità mensile di frequenza”, in possesso delle credenziali Spid, Cie o Cns;
- Per il tramite di un patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).
Indennità di frequenza e accompagnamento sono compatibili?
L’indennità di frequenza è incompatibile con l’accompagnamento, rispettivamente, per invalido civile totale e ciechi totali.
Ulteriori regimi di incompatibilità dell’indennità di accompagnamento operano con riferimento a:
- Forme di ricovero;
- Indennità speciale per ciechi parziali;
- Indennità di comunicazione per i sordi prelinguali.
Nelle ipotesi di incompatibilità, l’interessato ha comunque la facoltà di scegliere il trattamento più favorevole.
Quali prestazioni spettano al compimento della maggiore età?
Al compimento della maggiore età, i minorenni cui sia stato riconosciuto uno stato di invalidità possono accedere alle prestazioni della cosiddetta invalidità civile:
- Assegno mensile agli invalidi civili per 13 mensilità;
- Pensione di inabilità, destinata a quanti sono interessati da inabilità totale e permanente (100%), per 13 mensilità, in presenza di un’età compresa tra i 18 e i 67 anni e un reddito inferiore ai limiti di legge.
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