A pochi giorni dalla scadenza del 30 giugno 2025, indicata per la comunicazione dell’indirizzo PEC personale degli amministratori di società al Registro delle Imprese, si chiarisce finalmente che non c’è alcun termine perentorio fissato dalla normativa. Una rassicurazione importante per imprese, professionisti e stakeholder che, negli ultimi mesi, si sono trovati disorientati da notizie contrastanti.
È in arrivo un rinvio ufficiale al 31 dicembre 2025, come anticipato dal Consiglio nazionale dei commercialisti, direttamente dal presidente Elbano de Nuccio, che ha dichiarato:
“Da interlocuzioni avute con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, apprendiamo che domani lo stesso Ministero diramerà una circolare con la quale sarà disposto lo spostamento al 31 dicembre”.
Punti chiave da sapere
- L’obbligo di PEC per gli amministratori esiste, ma non ha una scadenza rigida al 30 giugno.
- Nessuna sanzione può essere applicata in mancanza di un termine definito per legge.
- Si attende un rinvio formale al 31 dicembre 2025, già anticipato dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti.
Obbligo PEC per amministratori: cosa cambia davvero
Il chiarimento arriva a seguito di una crescente confusione generata dalla nota n. 43836 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), datata 12 marzo 2025, che sembrava fissare al 30 giugno il termine ultimo per l’adempimento. Tuttavia, diverse Camere di Commercio — tra cui quelle di Milano, Torino, Padova, Bergamo e Lecce — hanno pubblicamente dichiarato che non esiste un termine perentorio, e di conseguenza non si applicano sanzioni.
L’obbligo, introdotto con la Legge di Bilancio 2025, resta valido per gli amministratori di società, ma l’assenza di una scadenza ufficiale nella norma rende infondata ogni ipotesi sanzionatoria al 30 giugno.
Comunicazione PEC amministratori, verso una proroga al 31 dicembre
In attesa di un atto formale, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha anticipato che, grazie a un’interlocuzione diretta con il MIMIT, è imminente la pubblicazione di una circolare che posticiperà ufficialmente la scadenza al 31 dicembre 2025.
Il presidente Elbano de Nuccio, infatti, ha dichiarato:
“Si tratta di un adempimento sul quale è opportuno avere maggiori chiarimenti e indicazioni univoche. Anche per questo la proroga a fine anno è utile e ragionevole”.
Chi è obbligato e chi no
L’obbligo riguarda tutte le imprese organizzate in forma societaria, nello specifico:
- Società di capitali e società di persone;
- Società semplici che esercitano attività agricola;
- Reti d’impresa con soggettività giuridica.
Sono escluse:
- Società di mutuo soccorso;
- Consorzi e organismi non in forma societaria;
- Liberi professionisti con partita IVA individuale;
- Ditte individuali.
La norma si applica a ogni amministratore o liquidatore, anche in caso di organi collegiali: ciascuno deve avere e comunicare una PEC personale al Registro delle Imprese.
Sanzioni? Non senza termine
Come chiarito anche dalle Camere di Commercio, le sanzioni non sono applicabili perché manca un termine perentorio previsto dalla legge. L’articolo 2630 del Codice Civile, infatti, punisce l’omissione solo “nei termini prescritti”, ma se questi non esistono, viene meno il presupposto per la sanzione.
La legge 689/1981, che disciplina le sanzioni amministrative, conferma che nessuno può essere punito senza che siano specificati tempi e modalità.
Cosa fare ora
Alla luce degli ultimi aggiornamenti:
- Non è necessario affrettarsi entro il 30 giugno: non scatteranno multe né penalizzazioni.
- È consigliabile iniziare comunque a predisporre la PEC personale e la documentazione necessaria, per essere pronti quando la circolare ministeriale sarà pubblicata.
- Monitorare il sito del MIMIT e delle Camere di Commercio per ricevere conferma formale della nuova scadenza.
Come comunicare la PEC dell’Amministratore di società al Registro Imprese
Ecco i passaggi essenziali per comunicare la PEC dell’amministratore al Registro Imprese:
- Attivare una PEC personale intestata all’amministratore.
- Accedere al portale Telemaco di InfoCamere.
- Compilare la pratica di variazione anagrafica.
- Firmare digitalmente il documento.
- Inviare la pratica alla Camera di Commercio competente.
Conclusioni
La comunicazione della PEC personale da parte degli amministratori di società è un adempimento importante per garantire trasparenza e tracciabilità, ma la gestione del termine ha generato confusione.
Il chiarimento delle Camere di Commercio e l’intervento dei Commercialisti guidano verso una proroga più ragionevole al 31 dicembre 2025, dando respiro a imprese e professionisti. L’invito resta quello di prepararsi per tempo, in attesa dell’ufficialità.