L’INPS ha pubblicato, con il messaggio n. 2229 del 14 luglio 2025, il calendario ufficiale dei pagamenti dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico, relativo ai mesi da luglio a dicembre. Un’informazione attesa da milioni di famiglie, che possono così organizzare meglio le proprie spese nei prossimi mesi.
Vediamo insieme quando arriva l’assegno unico a luglio, come controllare l’importo e la data esatta dell’accredito, cosa fare se l’importo è più basso del previsto e come comportarsi in caso di variazioni familiari o nuove domande.
Le date ufficiali dei pagamenti da luglio a dicembre 2025
Per chi ha già una domanda attiva e in regola, senza modifiche recenti, i pagamenti arriveranno in queste date:
- 21–22 luglio
- 20–21 agosto
- 22–23 settembre
- 20–21 ottobre
- 20–21 novembre
- 17–19 dicembre
Si tratta delle prestazioni regolari, ovvero non soggette a variazioni o ricalcoli. In caso contrario (ad esempio: primo pagamento o conguaglio), i soldi arrivano nell’ultima settimana del mese successivo alla domanda. Queste date sono ufficiali: le ha comunicate Inps con il messaggio n. 2229 del 14 luglio 2025.
Assegno Unico Luglio 2025: niente pagamento anticipato, si parte dal 21
In molti speravano che l’accredito dell’assegno di luglio potesse arrivare in anticipo, dato che il 20 cade di domenica. Qualcuno ipotizzava un pagamento già da venerdì 18. Ma l’INPS ha tolto ogni dubbio: i bonifici partiranno da lunedì 21 luglio, come riportato nel messaggio ufficiale.
Non ci sarà quindi nessun anticipo. Una delusione per chi contava su quelle somme prima del weekend, ma almeno c’è la certezza di una data precisa per potersi organizzare.
Non tutti riceveranno l’assegno il 21 – 22 luglio
È importante chiarire che non tutti i beneficiari riceveranno l’Assegno Unico il 21 o 22 luglio. Le date indicate dall’INPS si riferiscono esclusivamente a coloro che hanno una prestazione in corso, senza modifiche né aggiornamenti.
Chi invece ha presentato la domanda per la prima volta nel mese di giugno 2025, oppure ha comunicato una variazione del nucleo familiare o aggiornato l’ISEE, riceverà l’importo più avanti, nella parte finale del mese, come previsto dalle regole ordinarie. In questi casi, i pagamenti arrivano solitamente nell’ultima settimana del mese successivo alla domanda o alla variazione.
Quindi se hai fatto domanda da poco, o se hai cambiato qualcosa nel tuo nucleo familiare (come ad esempio l’aggiunta di un nuovo figlio), non preoccuparti se il pagamento non compare subito: si tratta di tempistiche normali.

Come controllare l’importo e la data dell’accredito
Se ti stai chiedendo quando ti arriva esattamente l’assegno o a quanto ammonta, puoi verificarlo in modo semplice. Ti basta accedere qualche giorno prima della data presunta al sito dell’INPS con SPID, CIE o CNS, entrare nel fascicolo previdenziale del cittadino e controllare la voce “pagamenti”. Da quest’anno però la data di accredito figura solo qualche giorno prima e non per i mesi successivi.
È anche possibile usare l’app “INPS Mobile”, che è comoda se vuoi una notifica automatica quando viene disposto un bonifico.
Cosa fare se l’importo dell’AUU è più basso del solito?
Non è raro che, all’improvviso, l’assegno mensile risulti più basso del previsto. La prima cosa da fare è non andare in panico. Le cause più comuni sono:
- ISEE scaduto: se non hai aggiornato l’ISEE, l’INPS ti paga l’importo minimo previsto. È un campanello d’allarme facile da risolvere.
- Variazioni del nucleo familiare non comunicate: ad esempio, un figlio che ha compiuto 21 anni o che non è più a carico.
- Conguagli: potresti aver ricevuto un importo maggiore nei mesi precedenti e ora viene recuperato.
- Oppure ci può essere stato un errore temporaneo.
Un consiglio pratico: se l’importo cambia senza un motivo evidente, entra nel fascicolo previdenziale e controlla i dettagli della rata. Se non è chiaro, puoi contattare INPS tramite il servizio “INPS Risponde” o il numero verde 803.164 (da fisso).
Come fare domanda di assegno unico
Hai diritto all’Assegno Unico ma non hai ancora presentato la domanda? Nessun problema, puoi farlo in qualsiasi momento, anche ora. Basta collegarsi al sito INPS, oppure rivolgersi a un CAF o patronato.
Attenzione però: l’assegno parte dal mese successivo alla presentazione. Quindi, prima presenti la domanda, prima riceverai il primo pagamento. E per evitare di ricevere l’importo minimo, ricorda di allegare un ISEE valido e aggiornato.
Inoltre sempre relativamente alla domanda, ricordiamo che questa va presentata una sola volta, e ogni anno basterà rinnovare l’Isee per vedersi accreditare l’importo regolarmente. Di volta in volta inoltre andrà comunicata ogni variazione del nucleo familiare.
Come comunicare le variazioni del nucleo familiare
L’assegno è legato alla composizione del nucleo familiare. Se ci sono cambiamenti importanti (una nascita, un figlio che compie i 22 anni, una separazione), è fondamentale aggiornare l’ISEE e, se necessario, modificare i dati già inviati all’INPS.
Tutte queste variazioni incidono sull’importo mensile. Se non le comunichi, potresti ricevere meno del dovuto — o dover restituire somme in seguito.
In conclusione
L’Assegno Unico rappresenta un sostegno fondamentale per tante famiglie italiane. Conoscere il calendario dei pagamenti, sapere come controllare gli accrediti, aggiornare l’ISEE in tempo e presentare la domanda correttamente può fare la differenza tra ricevere tutto quello che ti spetta — o perderti parte dell’aiuto.