A più riprese il Governo ha affermato che nella lista degli obiettivi della legislatura vi è anche quello dell’inversione del trend demografico che, come si sa, in Italia non è positivo. Oggigiorno si fanno pochi figli per una pluralità di motivi e, tra essi, compaiono il carovita, i bassi importi delle buste paga, le spese collegate alla prole e la mancanza di servizi per la persona.
Ecco perché non sorprende il potenziamento, tra le misure dell’ultima legge di Bilancio pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre scorso, del bonus asilo nido: un aumento degli importi che vuole agevolare i neo-genitori alle prese con le responsabilità tipiche del ruolo e con i costi che l’asilo nido comporta.
Aggiornamento: con il Messaggio numero 1024 dell’11 marzo 2024, l’INPS ha recepito le novità in materia e reso note le istruzioni operative per fare domanda di bonus nido 2024 al fine di ottenere le agevolazioni per la frequenza di asili nido pubblici e privati e per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione.
Ecco i dettagli.
Bonus asilo nido 2024: quanto spetta
L’Esecutivo ha inteso trovare un bilanciamento tra entrate e spese, per salvaguardare il bilancio pubblico e migliorare il rapporto debito-PIL. Ma al contempo non intende rinunciare a spese ritenute fondamentali per il futuro del paese. Tra queste troviamo le risorse a disposizione per le famiglie, come il bonus mamme 2024, ovvero lo sconto integrale sui contributi garantito alle lavoratrici con almeno due figli, ma anche il supplementare mese di congedo parentale retribuito all’80%.
Si tratta di aggiornamenti sostanziali, che potenziano il pacchetto di misure a sostegno della natalità e della genitorialità, a cui si somma – come dicevamo – il rafforzamento del bonus asilo nido. Le risorse stanziate a favore di quest’agevolazione crescono, ed infatti l’ammontare del contributo o rimborso spese si collocherà fino ad un valore di massimale pari a 3.600 euro annui, contro i 3mila precedenti (a patto di rispettare condizioni ad hoc).
Come usare il bonus nido e quanto spetta nel 2024
Il bonus asilo nido è un rimborso spese per le famiglie con figli, ovvero un contributo per sostenere i costi delle rette di iscrizione dei figli ai servizi socio-educativi, e dunque permettere loro la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. Al contempo il bonus può essere domandato ed ottenuto dalle famiglie, per sostenere i costi delle forme di assistenza domiciliare, fino ai tre anni di vita del bambino – in ipotesi di gravi patologie croniche.
Ebbene questi sono gli importi previsti per il contributo nel 2024:
- 3.000 euro annui ovvero 270 euro al mese per le famiglie con ISEE minorenni fino a 25mila euro,
- 2.500 euro annui (227 euro al mese) con ISEE compreso tra 25mila e 40mila euro,
- 1.500 euro (136 euro mensili) oltre i 40.000 euro o senza ISEE.
Le modifiche della citata legge di Bilancio riguardano solo i nuclei familiari per i quali risulta quanto segue:
- nuovi nati a decorrere dal 1° gennaio 2024;
- presenza di almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni e un ISEE minorenni regolare fino a 40.000 euro.
In questi casi il contributo è elevato di un importo pari a 2.100 euro e si hanno, pertanto, i seguenti importi massimi:
- 3.600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro) con ISEE minorenni in corso di validità fino a 40.000 euro;
- 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) con ISEE minorenni superiore a 40.000 euro.
L’importo massimo di 1.500 euro spetta, anche senza ISEE minorenni, o con ISEE difforme o ISEE discordante.
Quanto dura il contributo
La domanda deve essere presentata entro il 31 dicembre 2024, dal genitore o dal soggetto affidatario del minore stesso.
- nel caso di contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, deve essere inviata dal genitore/affidatario che ne sostiene l’onere con l’indicazione delle mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre 2024, fino a un massimo di 11 mensilità
- nel caso di contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione, dal genitore/affidatario convivente con il figlio per il quale è richiesta la prestazione.
La prestazione spetta per ciascun figlio di età inferiore ai 36 mesi. Se il minore per il quale si presenta la domanda compie i tre anni nel 2024 è possibile richiedere soltanto le mensilità comprese tra gennaio e agosto 2024.
Come fare domanda di bonus asilo nido 2024
Ricordiamo infine che, onde richiedere il contributo, occorrerà accedere al servizio web ad hoc sul sito dell’Inps.
Per fare domanda, occorrerà accedere al sistema con SPID, CIE e CNS. Altrimenti si può chiedere l’intermediazione di un patronato.
In particolare, il servizio online di presentazione della domanda, denominato “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”, è raggiungibile dal sito dell’Istituto, digitando nel motore di ricerca “bonus nido”.
Asilo nido gratis dal secondo figlio? L’obiettivo di legislatura
Quanto visto sopra rappresenta il primo step delle misure relative agli asili nido. La linea è infatti quella di aumentare il fondo asili nido con questi contributi potenziati, ma nell’obiettivo finale di arrivare all’asilo nido gratis dal secondo figlio in poi. E’ il punto d’arrivo del percorso che il Governo intende svolgere per il sostegno economico alle famiglie con figli piccoli, e per giungervi – secondo le previsioni – occorrerà attendere almeno il 2025.
In prima battuta, il citato aumento di risorse a disposizione per il 2024 mira ad assicurare a molte famiglie un bonus più corposo, ma al contempo intende ‘preparare il terreno’ all’effettiva gratuità dell’asilo per i figli dal secondo.
Quali sono le risorse stanziate
Fino alle ultime novità la somma versata dall’Inps era compresa tra un minimo di 1.500 e un massimo di 3mila euro annui, in rapporto al valore ISEE presentato. Come detto sopra, nel 2024 il valore del contributo o rimborso spese aumenterà.
Per il potenziamento delle misure di sostegno legate al bonus asilo nido, vi è sul tavolo lo stanziamento di ben 240 milioni di euro per l’anno appena iniziato. Si tratta dunque di un oggettivo incremento delle risorse disponibili, di cui si trova traccia nel testo dell’ultima legge di Bilancio approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre scorso.