Il cosiddetto Bonus Natale di 100 euro o Bonus tredicesima rappresenta un argomento di grande interesse per molti lavoratori in Italia ed è attualmente uno dei topic più discussi in rete. Questo beneficio, riservato ai titolari di reddito di lavoro dipendente, consiste in un’erogazione una tantum che viene corrisposta insieme alla tredicesima mensilità (oppure in alcuni casi nella prossima dichiarazione dei redditi).
La misura è stata introdotta dal Decreto-Legge 113/2024 (Decreto “Omnibus”), convertito nella Legge 143/2024, per fornire un supporto economico aggiuntivo durante le festività natalizie. Tuttavia, non possono accedere al bonus i titolari di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, definiti dall’articolo 50 del TUIR, come ad esempio i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co). Possono invece accedervi, a talune condizioni, anche i disoccupati e anche colf e badanti seppur senza sostituto d’imposta e non a Natale.
Aggiornamento: il Decreto-legge 14 novembre 2024, n. 167 contente la norma che aumenta la platea dei beneficiari del Bonus, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 267 del 14 novembre 2024.
Requisiti per accedere al Bonus Natale
Per poter beneficiare del Bonus Natale, i lavoratori devono rispettare una serie di condizioni precise. Innanzitutto, il reddito complessivo del lavoratore per il 2024 non deve superare la soglia di 28.000 euro. Si tratta di una condizione imprescindibile per accedere al beneficio, che mira a supportare i lavoratori con redditi medio-bassi.
Inoltre, l’agevolazione è riservata a chi ha a carico fiscalmente il coniuge, non legalmente ed effettivamente separato (almeno fino a queste novità) e almeno un figlio, oppure a chi ha a carico almeno un figlio in caso di assenza del coniuge es. vedovi o figli non riconosciuti dall’altro genitore (nuclei monogenitoriali). Questo significa che il bonus è stato concepito principalmente per sostenere i nuclei familiari con maggiore necessità economica.
Un altro requisito riguarda l’imposta lorda calcolata sui redditi da lavoro dipendente, che deve essere superiore alla detrazione per lavoro dipendente. Ricordiamo che, per il 2024, la soglia della cosiddetta “no tax area” è fissata a 8.500 euro. Pertanto, i lavoratori il cui reddito non supera tale importo non potranno accedere al Bonus Natale, in quanto la loro imposta lorda risulta interamente compensata dalla detrazione spettante.
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Cosa cambia?
Uno degli aspetti più discussi del Bonus Natale era la necessità di avere sia il coniuge che almeno un figlio a carico per poterne beneficiare. Questa condizione ha sollevato molte critiche, in quanto escludeva diverse tipologie di lavoratori, come le coppie di fatto o i genitori single con un figlio a carico.
Proprio per risolvere questa disparità, il Governo ha approvato un emendamento al decreto fiscale attualmente in discussione al Senato, che amplia la platea dei beneficiari. Ora, anche i lavoratori che hanno a carico un solo figlio, senza la necessità di avere un coniuge fiscalmente a carico, potranno accedere al bonus. Questa modifica rappresenta un passo importante verso una maggiore equità e inclusione sociale, riconoscendo il supporto economico anche a famiglie diverse da quelle tradizionali.
Con questa novità, si stima che il numero di beneficiari del bonus possa superare i 4 milioni di lavoratori, con un impatto finanziario per le casse dello Stato di circa 400 milioni di euro (considerando che non tutti percepiranno le 100 euro per intero). L’estensione del beneficio mira a offrire un sostegno concreto a un maggior numero di famiglie.
Come richiedere il Bonus Natale
Il Bonus Natale di 100 euro non verrà erogato automaticamente. I lavoratori interessati devono presentare una specifica richiesta al proprio datore di lavoro, indicando il codice fiscale del figlio a carico (e non più del coniuge a carico quindi).
Il reddito complessivo deve essere calcolato al netto dell’abitazione principale e tenendo conto dei redditi agevolati, soggetti a cedolare secca o imposta sostitutiva, come chiarito dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 19/E/2024. È fondamentale che la richiesta sia completa e corretta per evitare ritardi o rifiuti nella concessione del bonus.
Un aspetto importante riguarda il calcolo dell’importo del bonus, che può essere inferiore a 100 euro. L’ammontare effettivo viene determinato in base al periodo lavorato nel corso del 2024.
Se, ad esempio, un lavoratore ha iniziato il rapporto di lavoro a metà anno, il bonus sarà proporzionato al numero di giorni lavorati. Questa regola assicura che il beneficio sia commisurato all’effettivo periodo di attività del lavoratore.
Cosa fare con più datori di lavoro
In caso di lavoratori con più contratti di lavoro dipendente, il Bonus Natale sarà erogato dal datore di lavoro individuato come sostituto d’imposta:
- solitamente l’ultimo in ordine di tempo per i contratti a termine
- oppure il datore di lavoro dove si hanno più ore per più contratti part-time
Il lavoratore dovrà presentare una dichiarazione sostitutiva in cui specifica i redditi percepiti e i periodi di lavoro prestati presso gli altri datori di lavoro.
Il datore di lavoro selezionato sarà tenuto a conservare la documentazione per eventuali controlli da parte degli organi competenti. Questa procedura garantisce trasparenza e correttezza nell’erogazione del bonus.
Ulteriori chiarimenti
Per ulteriori chiarimenti vi invito a leggere le FAQ dei Consulenti del Lavoro e la circolare n. 19 /E del 10 ottobre 2024 dell’Agenzia delle Entrate.
Agenzia delle Entrate, CIRCOLARE N. 19 /E del 10 ottobre 2024 (891,4 KiB, 1.811 hits)
FAQ Bonus Natale Fondazione Studi CdL (297,3 KiB, 797 hits)
Conclusioni
L’ampliamento della platea dei beneficiari del Bonus Natale rappresenta un’importante novità, che riconosce il diritto al beneficio anche a lavoratori con un solo figlio a carico, senza coniuge fiscalmente a carico. Questa modifica, pur mantenendo i requisiti economici e fiscali previsti, rende il bonus più accessibile e risponde alle esigenze di famiglie diverse da quelle tradizionali.
Il Bonus Natale non è solo un aiuto economico, ma anche un segnale di attenzione verso le nuove realtà familiari e le difficoltà economiche che possono incontrare.