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Home»Soldi e Diritti»Bonus trasporti 2024: come potrebbe cambiare e quali novità in arrivo

Bonus trasporti 2024: come potrebbe cambiare e quali novità in arrivo

Pierpaolo Molinengo4 Dicembre 20234 Mins Read
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Il bonus trasporti è destinato a scomparire nel 2024. Verrà sostituito da un'altra misura, che avrà requisiti più restrittivi.

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Bonus trasporti 2024

Sono bastate poco meno di due ore per esaurire i fondi messi a disposizione per l’ultimo click day relativo al bonus trasporti del 1° dicembre. Il Ministero dei Trasporti, alle 9.44, stoppava le richieste perché si erano già esaurite le risorse finanziarie. I fondi messi a disposizione, in estrema sintesi, sono finiti molto rapidamente: ad essere sinceri a disposizione c’erano solo 7,7 milioni di euro.

Purtroppo con l’esaurimento dei fondi a disposizione si è arrivati anche alla definitiva chiusura del voucher trasporti. Il governo Meloni, infatti, non ha intenzione di rinnovare la misura il prossimo anno: non sono previsti stanziamenti per rifinanziare il sussidio.

All’orizzonte sembra prospettarsi un’unica ipotesi – non ancora accreditata ufficialmente -, la quale prevede un ultimo click day il 1° gennaio 2024, in modo da distribuire eventuali fondi non utilizzati dai richiedenti nel corso del mese di dicembre. Spesso capita, infatti, che qualcuno richieda il bonus di 60 euro, ma poi per una serie di motivi non lo utilizzi nel corso del mese. Saremo davanti, comunque vada, ad una cifra molto bassa, che non accontenterebbe nessuno.

Come sarà il bonus trasporti 2024

Il bonus, almeno quello che conoscevamo oggi, prevede un unico requisito: avere un reddito personale inferiore a 20.000 euro l’anno. Chiunque fosse al di sotto di questa soglia poteva accedere alla misura. Il bonus trasporti 2024 così come è oggi non è stato rinnovato e quindi l’agevolazione non esisterà più, almeno sotto questa forma.

Sarà possibile acquistare degli abbonamenti ai mezzi pubblici utilizzando la carta acquisti Dedicata a te. Questa particolare agevolazione è riservata alle famiglie con un Isee inferiore a 15.000 euro: ma nessun componente della stessa deve ricevere altri tipi di sussidi, come la Naspi o la cassa integrazione.

La carta acquisti Dedicata a te è nata con uno scopo ben diverso: sostenere le famiglie nell’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Dal prossimo anno potrà essere utilizzata anche per acquistare carburanti e sostituirà il bonus trasporti nel momento in cui si acquistano gli abbonamenti ai mezzi pubblici.

Quanti fondi avrà la carta Dedicata a te

Per il momento non è ancora dato sapere quanti fondi verranno messi a disposizione per la carta Dedicata a te. Al momento il governo Meloni ha stanziato complessivamente 600 milioni di euro, che devono essere divisi tra i diversi beneficiari. Secondo alcune stime, ad oggi, sono 1,3 milioni le famiglie che hanno ricevuto la carta. Nel caso in cui i fondi venissero divisi tra i vari nuclei familiari, su ogni singola carta verrebbero caricati 460 euro. Soldi che andrebbero dedicati alla spesa alimentare, alla benzina o agli abbonamenti dei trasporti.

Purtroppo non tutte le famiglie che rispettano i requisiti per ottenere la carta sono state coinvolte nella misura. La platea è stata ristretta a causa dei fondi stanziati dal governo Meloni. Per il momento non è ancora chiaro se in futuro ci sia l’intenzione di allargarla o meno, andando a distribuire la carta Dedicata a te anche a quanti non l’hanno ricevuta. O se, invece, si intenda erogare i contributi solo a quanti l’hanno già ricevuta.

Bonus trasporti, i fondi devono diventare organici

È necessario continuare a sostenere le famiglie che hanno necessità di muoversi, per andare a scuola o al lavoro. Questo è il motivo per il quale il bonus trasporti da 60 euro dovrebbe essere rifinanziato. Ne è convinta Valentina Ghio, vicecapogruppo PD alla Camera e componente della commissione Trasporti di Montecitorio, la quale ha spiegato che

bisogna inserire fondi organici affinché chi va a scuola e a lavoro e si sposta con i mezzi pubblici abbia la possibilità di farlo senza gravare ulteriormente su un bilancio familiare messo a dura prova dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi. Il bonus trasporti non deve essere un diritto per i più veloci, per chi clicca prima, ma deve essere garantito a tutti quei cittadini, studenti e lavoratori che hanno bisogno di spostarsi con i mezzi per andare a lavoro e a scuola. Occorre farlo stanziando i fondi necessari e allargando la misura alle famiglie al di sotto dei 35.000 euro di reddito come accadeva fino al 2022.

Per il momento, però, almeno ufficialmente non è previsto un rifinanziamento ufficiale del bonus trasporti.

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