Recentemente l’INPS ha aperto un bando rivolto ai figli di lavoratori dipendenti o soggetti pensionati della Pubblica Amministrazione. Si tratta di vere e proprie borse di studio INPS dedicate alla frequenza di master e corsi universitari di perfezionamento.
Di fatto si parla di sostegni per i costi di iscrizione dei figli con importi variabili in base all’ISEE di riferimento nel caso specifico. Questa iniziativa si inserisce tra le prestazioni sociali a favore di dipendenti e pensionati pubblici e dei familiari, secondo l’articolo 1, del Decreto Ministeriale 28 luglio 1998 n.463.
La domanda può quindi essere presentata per l’accesso alle borse di studio INPS da parte di figli maggiorenni, anche orfani, entro il 15 dicembre 2023. Vediamo nello specifico come funziona la borsa di studio.
Cosa sono le borse di studio INPS
L’iniziativa recentemente descritta dall’INPS rientra nel sistema di welfare proposto dall’ente, e il 16 novembre 2023 sono state pubblicate le linee guida sul sito ufficiale con il seguente oggetto:
“Bando Master universitari di I e II livello e corsi universitari di perfezionamento in Italia 2023/2024”
Come si comprende dall’oggetto della comunicazione, l’iniziativa è rivolta ai figli di dipendenti o pensionati nel pubblico impiego che intendono frequentare per l’anno 2023-2023 un master universitario o un corso di perfezionamento in Italia.
La borsa di studio quindi può garantire un contributo totale oppure parziale alla spesa necessaria a procedere con l’iscrizione, sostegno che trova applicazione per un anno. L’INPS ricorda anche che la somma massima della borsa di studio a cui il figlio può accedere è di 10.000 euro.
Chi può accedere alla borsa di studio INPS
Questo sostegno è rivolto solamente ai figli di lavoratori o pensionati della Pubblica Amministrazione: questo vuol dire che non vi possono accedere i figli di lavoratori nel settore privato. I contributi quindi sono rivolti ai figli, o orfani, oppure equiparati, dei seguenti soggetti:
- Iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
- Pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici;
- Iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale.
A beneficiare di questa borsa di studio è quindi il figlio maggiorenne di uno di questi soggetti, che presenta regolarmente la domanda di accesso all’iniziativa INPS.
Il regolamento della borsa di studio specifica che la domanda deve essere presentata dal figlio, ovvero se il nominativo di chi presenta la richiesta coincide con il dipendente o titolare di pensione dalla PA, questa domanda verrà automaticamente respinta.
I soggetti beneficiari devono quindi utilizzare i contributi per l’iscrizione a Master universitari annuali di I o II livello, o CUP (Corsi Universitari di Perfezionamento) in base alle regole stabilite dal bando.
Requisiti per accedere alla borsa di studio
Oltre alle specifiche viste sopra, sono previsti dei requisiti per l’accesso ai contributi che riguardano da vicino le qualifiche dei soggetti beneficiari, in base alla tipologia di corso che si accinge a frequentare. L’INPS pone quindi delle regole chiare su queste caratteristiche, ricordando che i requisiti devono essere confermati per tutto l’anno accademico 2023-2024:
- È necessario il diploma di laurea triennale per l’accesso al master di I livello;
- È necessario il diploma di laurea specialistica magistrale o del vecchio ordinamento per l’accesso al master di II livello;
- È necessario il diploma di laurea triennale o magistrale per i CUP;
- Il beneficiario deve essere disoccupato al momento in cui presenta la domanda;
- Il beneficiario deve avere meno di 40 anni di età quando presenta la domanda;
- Il beneficiario non può aver già ricevuto dall’INPS borse di studio per gli anni precedenti, dal 2018 al 2023;
- Il beneficiario non deve già aver avuto accesso a borse di studio per frequentare master e CUP corrisposte da altre istituzioni o enti pubblici e privati.
Come funzionano le borse di studio INPS
Vediamo ora nel dettaglio qual è il funzionamento di queste borse di studio erogate dall’INPS. Abbiamo visto che per ciò che riguarda l’importo del contributo, si arriva ad un massimo di 10.000 euro a beneficiario. Il regolamento ufficiale del sostegno indica che verranno disposti questi contributi:
- 600 contributi per i figli di soggetti iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o alla Gestione Dipendenti Pubblici;
- 200 contributi per i figli di soggetti iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale.
Chi intende accedere alla borsa di studio deve anche aver presentato correttamente la DSU per il calcolo dell’ISEE per prestazioni universitarie: sarà questo valore infatti a determinare l’importo dell’aiuto, che può coprire le spese per intero oppure solo parzialmente.
L’attestazione ISEE può quindi essere rilasciata dall’INPS a seguito della presentazione della DSU corretta. Se il soggetto interessato ha già svolto la procedura per il calcolo del valore ISEE, non deve procedere ad una nuova presentazione.
In base al valore ISEE quindi viene corrisposta una certa percentuale specifica di contributo, in base alla tabella pubblicata dal regolamento INPS che riportiamo qui di seguito.
Valore ISEE | Percentuale di riconoscimento del contributo |
fino a € 16.000,00 | 95% |
da € 16.000,01 ad € 32.000,00 | 90% |
da € 32.000,01 ad € 48.000,00 | 85% |
da € 48.000,01 ad € 72.000,00 | 80% |
oltre € 72.000,00 o in caso di mancata rilevazione di valida DSU |
75% |
Come accedere alla borsa di studio INPS
Per effettuare l’accesso, è necessario presentare una domanda specifica, con valore ISEE aggiornato, entro le ore 12:00 del giorno 15 dicembre 2023. La richiesta va presentata telematicamente, per cui il soggetto interessato deve accedere con una credenziale digitale, come SPID, CIE o CNS. Inseriamo qui il percorso che l’interessato deve seguire:
- Cercare sul portale INPS “Portale prestazioni welfare”;
- Cliccare su “Approfondisci”;
- Selezionare “Accedi all’area tematica”;
- Andare su “Vai a gestione domanda” su “Presentazione domanda”;
- Cliccare “Utilizza il servizio”;
- Selezionare “Master universitari e Corsi di perfezionamento”.
Entro sei giorni dalla scadenza del bando le informazioni da inserire potranno essere ancora integrate, successivamente l’INPS applicherà i controlli del caso e pubblicherà poi una graduatoria specifica per ogni Gestione entro il 15 gennaio 2024. Per comporre la graduatoria verranno considerati i voti di laurea e gli indicatori ISEE presentati.
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