L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (in sigla ISEE) ha lo scopo di valutare la condizione economico-patrimoniale di un nucleo familiare al fine di determinarne il diritto ad una serie di prestazioni a condizioni agevolate, sgravi o sussidi erogati dall’INPS. Secondo le stime dell’INPS oltre il 56% delle famiglie italiane ha un ISEE inferiore ai 10.000 euro.
Essendo l’Indicatore calcolato (previa presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica o DSU) in considerazione del patrimonio mobiliare / immobiliare, nonché dei redditi totalizzati dai componenti il nucleo familiare, a valori di ISEE contenuti (nell’ordine di un importo non eccedente i 25 mila euro) corrisponde una situazione di criticità o comunque di fragilità economica, come tale ritenuta meritevole di numerose tutele.
Si parte dagli ormai noti Reddito e Pensione di Cittadinanza sino ad arrivare alla Carta acquisti e al nuovo reddito alimenatare, passando per i bonus sulle utenze domestiche e l’Canone Rai 2023, chi deve pagarlo e chi è esonerato. Ecco un elenco aggiornato al 2023 di bonus e agevolazioni per Isee basso.
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Bonus e agevolazioni con Isee basso: elenco aggiornato al 2023
Alla luce delle recenti novità derivanti dall’approvazione della Manovra di bilancio (Legge numero 197/2022) analizziamo in dettaglio le principali agevolazioni a disposizione per l’anno 2023 a beneficio di coloro che presentano un ISEE “basso”.
Reddito di Cittadinanza
Introdotto con Decreto Legge 28 gennaio 2019 numero 4 come misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, il Reddito di Cittadinanza è destinato ai nuclei familiari in possesso di determinati requisiti di cittadinanza, residenza ed economici.
Sotto quest’ultimo aspetto, in particolare, è necessario che il nucleo possieda congiuntamente:
- Un ISEE ordinario o minorenni, in corso di validità, di ammontare non eccedente i 9.360 euro;
- Patrimonio immobiliare (in Italia e all’estero) inferiore a 30 mila euro, senza considerare la casa di abitazione;
- Patrimonio mobiliare definito ai fini ISEE (elaborato considerando conti correnti, obbligazioni, depositi etc.) inferiore a 6 mila euro per i nuclei formati da un solo componente, 8 mila euro per i nuclei con due componenti, 10 mila euro per i nuclei composti da tre o più componenti (incrementati di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo), con un ulteriore aumento del limite di 5 mila euro per ogni componente con disabilità, valore che passa a 7.500 euro per coloro che sono in condizione di disabilità grave o non autosufficienti;
- Reddito familiare non superiore a 6 mila euro annui (7.560 euro per la Pensione di Cittadinanza), soglia destinata ad essere moltiplicata per il relativo parametro della scalata di equivalenza.
E’ altresì richiesto che nessun componente del nucleo sia intestatario o abbia la piena disponibilità di:
- Autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la domanda di Reddito ovvero autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, in entrambe le ipotesi immatricolati per la prima volta nei due anni precedenti la richiesta di RdC (eccezion fatta per i mezzi beneficiari dell’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
- Navi e imbarcazioni da diporto.
Pensione di cittadinanza
Il Reddito diventa Pensione di Cittadinanza nel caso in cui tutti i componenti del nucleo abbiano un’età pari o superiore a 67 anni ovvero se nel nucleo sono presenti anche soggetti di età inferiore a 67 anni in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.
Il sussidio, erogato previa domanda attraverso la cosiddetta “Carta RdC”, si caratterizza per essere il risultato della somma di:
- Componente ad integrazione del reddito familiare (quota A);
- Contributo per l’affitto o il mutuo (quota B).
Il Reddito di cittadinanza è garantito per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni economico – patrimoniali richieste e, comunque, per una durata non eccedente i diciotto mesi.
Il RdC può in ogni caso essere rinnovato, previa sospensione di un mese, presentando una nuova domanda. Nei casi di erogazione della Pensione di cittadinanza non è prevista alcuna sospensione e, pertanto, la prestazione si rinnova in automatico senza necessità di trasmettere alcuna istanza.
Novità Legge di Bilancio 2023
A seguito delle modifiche disposte dalla Manovra 2023 (articolo 1, comma 313, Legge 29 dicembre 2022 numero 197), nelle more di un’organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 il Reddito di cittadinanza è riconosciuto nel limite massimo di sette mensilità.
Fanno eccezione i nuclei familiari con:
- Persone con disabilità;
- Minorenni;
- Persone con almeno sessant’anni di età.
Sempre la Legge di bilancio 2023 (articolo 1, comma 318) dispone, a decorrere dal 1° gennaio 2024, l’abrogazione delle misure in materia di Reddito e Pensione di cittadinanza.
Cos’è e come funziona la Carta acquisti
La Carta acquisti è uno strumento di pagamento elettronico, concesso, previa domanda, ai cittadini che si trovano in condizioni di disagio economico.
Possono ottenere la Carta acquisti quanti hanno un’età pari o superiore ai 65 anni o inferiore ai tre anni, regolarmente iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale), ed altresì:
- Cittadini italiani;
- Cittadini di uno stato appartenente all’Unione europea;
- Familiari di cittadino italiano, non aventi la cittadinanza di uno stato membro Ue, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- Familiari di cittadino comunitario, non aventi la cittadinanza di uno stato membro Ue, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- Cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- Rifugiati politici o titolari di posizione sussidiaria.
Cittadini con età pari o superiore ai 65 anni
I cittadini con età pari o superiore ai 65 anni devono possedere i seguenti requisiti economici:
- Non godere di trattamenti o, nell’anno di competenza del beneficio, godere di trattamenti di importo inferiore a 7.120,39 euro (per l’anno 2022), se di età compresa tra 65 e 69 anni, ovvero a 9.493,86 euro (sempre per l’anno 2022) dai 70 anni in su;
- Avere un Isee in corso di validità inferiore (nel 2022) ad euro 7.120,39;
- Non essere, da soli o insieme al coniuge, intestatari di più di una utenza elettrica domestica, di più di una utenza elettrica non domestica, di più di due utenze del gas;
- Non essere, da soli o insieme al coniuge, proprietari di più di due autoveicoli, di più di un immobile ad uso abitativo con una quota superiore o uguale al 25%, di immobili che non siano ad uso abitativo o di categoria catastale C7 con una quota superiore o uguale al 10%;
- Non essere, da soli o insieme al coniuge, titolari di un patrimonio mobiliare superiore a 15 mila euro, come rilevato nella dichiarazione Isee;
- Non essere fruitori di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni perché ricoverati in un istituto di cura di lungo degenza o detenuti in istituti di pena.
Bambini di età inferiore a tre anni
Nel caso in cui il beneficiario della Carta sia un bambino di età inferiore a tre anni (in questo caso il titolare è colui che esercita la patria potestà) sono richiesti i seguenti requisiti:
- Avere un Isee in corso di validità inferiore a 7.120,39 euro per l’anno 2022;
- Non essere, insieme agli esercenti la patria potestà o ai soggetti affidatari, intestatari di più di un’utenza elettrica domestica, di più di un’utenza elettrica non domestica, di più di due utenze del gas, di più di due autoveicoli;
- Non essere proprietari, insieme agli esercenti la potestà o ai soggetti affidatari, di più di un immobile ad uso abitativo con una quota superiore o uguale al 25%, di immobili che non sono ad uso abitativo o di categoria catastale C7 con una quota superiore o uguale al 10%;
- Non essere titolari, insieme agli esercenti la potestà o ai soggetti affidatari, di un patrimonio mobiliare superiore a 15 mila euro, come rilevato nella dichiarazione Isee.
Come funziona la Carta acquisti?
Con cadenza bimestrale vengono accreditati 80 euro sulla Carta acquisti, da utilizzare per fare la spesa o pagare le utenze luce e gas. I negozi aderenti all’iniziativa sono quelli che espongono l’apposita etichetta adesiva.
Gli enti territoriali hanno altresì la possibilità di accreditare somme aggiuntive sulla Carta, mentre le aziende possono prevedere sconti particolari sulla fornitura di beni di pubblica utilità.
I titolari possono altresì accedere ad uno sconto del 5% nei negozi e farmacie che aderiscono all’iniziativa. Lo sconto è riconosciuto esclusivamente per gli acquisti effettuati con la Carta e non è applicabile a ticket sanitari o specialità medicinali.
Gli acquisti con la Carta, presso le farmacie convenzionate e attrezzate, conferiscono anche il diritto alla misurazione gratuita della pressione arteriosa e del peso corporeo.
I privati, da ultimo, possono anche effettuare versamenti a titolo spontaneo e solidale sul fondo destinato alla Carta acquisti.
Il cittadino / nucleo familiare in condizioni di disagio economico ha diritto a:
- Bonus elettrico (disagio economico), variabile in funzione del numero dei componenti il nucleo familiare;
- Bonus gas, definito in base al numero dei familiari, alla categoria d’uso associata alla fornitura (uso acqua calda sanitaria e / o cottura cibi, solo uso riscaldamento, entrambi i tipi di utilizzo) e dalla zona climatica in cui è localizzata la fornitura;
- Bonus sociale acqua, grazie alla fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (equivalenti a 50 litri / abitante / giorno) per ogni componente la famiglia anagrafica dell’utente.
Come accedere al bonus sociale bollette
Per accedere ai bonus è necessario:
- Appartenere ad un nucleo familiare con ISEE non superiore a 8.265 euro o titolare di Reddito / Pensione di Cittadinanza, in alternativa far parte di un nucleo familiare con almeno quattro figli a carico ed indicatore ISEE non superiore a 20 mila euro;
- Uno dei componenti il nucleo dev’essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e / o di gas naturale e / o idrica, attivo o temporaneamente sospeso per morosità e con tariffa per usi domestici (o, per accedere al bonus sociale idrico, per uso domestico residente), in alternativa uno dei componenti del nucleo familiare ai fini ISEE deve usufruire, in locali adibiti a carattere familiare, di una fornitura condominiale centralizzata (attiva) di gas naturale e / o idrica per uso civile.
Limitatamente ai bonus sociali elettrico e gas, il valore soglia dell’Isee di accesso alle agevolazioni, per l’anno 2022, è stato elevato a 12 mila euro, a norma del Decreto – legge 21 marzo 2022 numero 21, convertito in Legge 20 maggio 2022 numero 51.
Novità Isee bonus bollette 2023
Per l’anno 2023, a seguito delle disposizioni dell’ultima Manovra di bilancio (articolo 1, comma 17, Legge numero 197/2022), la soglia Isee per accedere ai bonus elettrico e gas aumenta da 12 mila a 15 mila euro.
A decorrere dal 1° gennaio 2021 l’accesso ai bonus avviene automaticamente per coloro che hanno presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) necessaria per ottenere l’ISEE e risultano in condizione di disagio economico. Di conseguenza è sufficiente presentare la DSU ogni anno ovvero risultare titolari di Reddito / Pensione di Cittadinanza.
Si precisa, da ultimo, che ogni nucleo familiare ha diritto ad un solo bonus per tipologia (elettrico, gas, idrico) per anno di competenza della DSU. Ad esempio, per l’anno 2023 un solo bonus per disagio economico elettrico, un solo bonus gas ed un solo bonus idrico.
Reddito alimentare
Nella Legge di Bilancio 2023 trova spazio anche il reddito alimentare, grazie ad un emendamento specifico. Si tratta di un aiuto concreto per chi abita soprattutto nelle grandi città e si trova in condizioni di maggior difficoltà economica con specifico riferimento ai mezzi di sussistenza quotidiana. Il reddito alimentare va quindi a soccorrere le persone bisognose, grazie alle rimanenze nei supermercati.
I pacchi previsti nel reddito alimentare potranno essere prenotati dagli aventi diritto tramite una apposita App dal cellulare. I beni saranno quindi ritirati generalmente in uno dei centri di distribuzione o consegnati a domicilio per i soggetti fragili.
Bonus Università 2023
Il Decreto del Ministro dell’università e della ricerca del 3 agosto 2021 numero 1014 ha previsto, a decorrere dall’anno scolastico 2021-2022, l’esonero totale dal pagamento del contributo omnicomprensivo annuo per gli studenti universitari che appartengono ad un nucleo familiare con ISEE non superiore a 22 mila euro.
Si dispone inoltre che gli atenei incrementino l’entità dell’esonero parziale a beneficio degli studenti in nuclei con ISEE superiore a 22 mila ma non eccedente i 30 mila euro, graduando in misura decrescente la percentuale di riduzione calcolata rispetto all’importo massimo del contributo:
- ISEE superiore a 22 mila ma inferiore o uguale a 24 mila euro, riduzione pari all’80%;
- ISEE tra 24 mila e 26 mila euro compresi, riduzione del 50%;
- ISEE tra 26 mila e 28 mila euro compresi, percentuale di riduzione del 25%;
- ISEE tra 28 mila e 30 mila euro compresi, riduzione del 10%.
Cosa possono fare le singole università
Ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera c) del D.M. le singole università possono disporre ulteriori interventi di esonero, come:
- Ampliare l’esonero totale oltre la soglia dei 22 mila euro di Isee;
- Incrementare l’entità dell’esonero parziale all’80%;
- Esonerare totalmente o parzialmente specifiche categorie di studenti individuate in relazione alla particolare situazione economica personale, tenuto conto della carriera universitaria individuale;
- Esonerare parzialmente gli studenti con Isee non superiore a 30 mila euro, non in possesso dei requisiti di cui alle lettere a) e b), articolo 1, comma 1 del D.M., ovvero per ulteriori categorie di studenti con situazioni personali diverse da quelle di cui al punto precedente.
Dall’esonero restano tuttavia esclusi, di norma, la Tassa regionale per il Diritto allo studio, il premio assicurativo e l’imposta di bollo.
Bonus conto corrente
In virtù del Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 3 maggio 2018 numero 70, a decorrere dal 20 giugno 2018 i consumatori con un ISEE in corso di validità inferiore a 11.600,00 euro possono aprire un conto corrente base senza farsi carico del canone annuo e dell’imposta di bollo.
Non solo, gli “aventi diritto a trattamenti pensionistici fino all’importo annuo di euro 18.000” (articolo 5 del Decreto MEF) anche se in possesso di un ISEE eccedente gli 11.600,00 euro hanno “diritto a chiedere l’apertura di un conto di base gratuito per la tipologia di servizi e il numero di operazioni di cui all’allegato B” dello stesso D.M.
L’accesso al conto corrente a condizioni agevolate è subordinato alla dichiarazione per iscritto, resa alla banca / istituto di credito, di non essere titolari di altro conto di base ed altresì:
- Di avere un ISEE inferiore a 11.600,00 euro;
- In alternativa, aver diritto a trattamenti pensionistici di importo complessivo non superiore a 18 mila euro.
Esonero canone Rai 2023
Sono esenti dal pagamento del Canone Rai, introdotto con Regio Decreto Legge numero 246 del 21 febbraio 1938 e pari attualmente a 90 euro annui coloro che hanno compiuto 75 anni di età e:
- Possiedono un reddito annuo (imponibile ai fini fiscali e risultante dalla dichiarazione dei redditi), calcolato includendo anche quello del coniuge o del soggetto unito civilmente, non superiore a 8 mila euro;
- Non convivono con altri soggetti, eccezion fatta per il coniuge, la persona con cui si sono uniti civilmente, i collaboratori domestici / colf e badanti.
L’accesso all’esonero è subordinato alla presentazione di una dichiarazione sostitutiva (il cui modello in bianco è disponibile sul portale “agenziaentrate.gov.it – Schede informative e servizi – Agevolazioni – Canone TV – Casi di esonero – Cittadini ultrasettantacinquenni”) da trasmettere all’Agenzia Entrate a mezzo:
- Consegna diretta presso un qualunque ufficio territoriale dell’ADE;
- Posta elettronica certificata (indirizzo Canonetv@postacertificata.rai.it);
- Plico raccomandato senza busta (allegando un documento di identità) ad Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.
ISEE Zero: aiuti e agevolazioni
Come visto fino ad ora per ottenere e fruire della maggior parte dei bonus famiglia basso reddito bisogna avere un Indicatore della situazione economica equivalente al di sotto di una determinata soglia. Lo stesso vale per chi ha reddito zero ovvero ISEE zero? Le agevolazioni ISEE a zero sono le stesse che valgono per i bonus famiglie e aiuti economici a basso reddito.
Avere un indicatore economico pari a zero infatti significa che il contribuente:
- non lavora da molto tempo oppure si trova in una situazione di costante precariato con un reddito annuo basso
- non ha patrimonio mobile o immobile (senza casa, senza soldi in banca ecc.).
Pertanto chi ha reddito zero ha bisogno di aiuti per sé e per la propria famiglia come e di più chi ha reddito basso.