Il 18 gennaio 2024 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le indicazioni che riguardano i PUC, ovvero i Progetti Utili alla Collettività che erano già stati pianificati per il reddito di cittadinanza. Da quest’anno il sussidio viene sostituito dall’Assegno di Inclusione e dal Supporto Formazione e Lavoro, due misure rivolte a soggetti occupabili o famiglie in condizioni svantaggiate.
Arriva quindi il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che definisce quali sono le modalità con cui si attueranno i PUC. Con le due nuove misure destinate a chi si trova senza lavoro e in una condizione svantaggiata, i cittadini possono partecipare a progetti formativi e iniziative mirate.
I Progetti Utili alla Collettività rappresentano degli strumenti a disposizione di comuni e istituzioni per coloro che beneficiano delle due misure disponibili quest’anno al posto del reddito di cittadinanza. Vediamo in cosa consistono questi progetti e come funzionano.
Cosa sono i PUC
Chi riceve misure di sostegno al reddito, da quest’anno garantite dall’Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro, è tenuto a partecipare ad alcuni progetti mirati, in ambiti come quello culturale, sociale, ambientale, formativo, artistico o per la tutela di beni comuni.
Il 15 dicembre 2023 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone aveva firmato il decreto n.156 in approvazione delle disposizioni per i PUC, ovvero i progetti che coinvolgeranno i percettori delle due misure sostitutive al reddito di cittadinanza.
L’Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro prevedono che i beneficiari partecipino attivamente al percorso mirato all’inclusione sociale e lavorativa, in base alle normative predisposte per il 2024 per questi due sostegni.
Va tenuto conto che la partecipazione a questi progetti non si può assimilare ad alcuna attività di lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo, ma è strettamente correlata all’accesso alle due forme di sostegno introdotte per quest’anno.
A chi sono rivolti i PUC
I Progetti Utili alla Collettività sono rivolti quindi ai beneficiari delle due nuove misure di sostegno al reddito, come ha specificato l’Allegato 1 del Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2023: si tratta dell’Assegno di Inclusione e del Supporto Formazione e Lavoro.
PUC e Assegno di Inclusione
I beneficiari dell’Assegno di Inclusione sono i nuclei familiari che hanno almeno un componente con una situazione di disabilità, un minorenne, un membro di età superiore a 60 anni o in una situazione particolare di svantaggio. Tramite la sottoscrizione del Patto di Inclusione, i percettori possono quindi essere inclusi nei progetti specifici e devono dare la propria disponibilità.
Questa partecipazione, come specifica il decreto, può essere allargata anche a chi non sottoscrive un Patto di Inclusione specifico, ma partecipa volontariamente a dei percorsi previsti in accordo con i servizi sociali di Comuni o enti autorizzati.
Da ricordare inoltre che la mancata partecipazione ai PUC, quando è previsto l’obbligo di frequenza, porta alla perdita dell’Assegno di Inclusione.
PUC e Supporto Formazione e Lavoro
Per quello che riguarda i beneficiari dell’altra misura, il Supporto Formazione e Lavoro, sono coinvolti coloro che sono considerati occupabili al lavoro, che rispettano determinati requisiti. Tra questi spiccano l’età (tra 18 e 59 anni) e l’ISEE, che deve essere inferiore a 6.000 euro tenuto conto l’intero nucleo familiare.
Questi beneficiari della misura di sostegno devono partecipare a particolari progetti di formazione e riqualificazione professionale, mirati a consentire il reinserimento nel mercato del lavoro. Tra questi vi sono i PUC e il servizio civile universale.
Dopo aver presentato una domanda specifica di accesso al sostegno, il beneficiario deve quindi iscriversi alla piattaforma dedicata, SIISL, per il Patto di Attivazione Digitale, autorizzando l’invio dei dati al Centro per l’Impiego o ad altre realtà che si occupano dell’inserimento lavorativo.
A seguito dell’accettazione di un Patto di Servizio Personalizzato, il beneficiario deve quindi prendere parte ai percorsi specifici indicati anche dai PUC, ricevendo il beneficio economico spettante di 350 euro secondo le regole previste dal sostegno. Anche in questo caso in assenza di partecipazione decadono i vantaggi del sussidio.
Caratteristiche dei PUC
Il decreto ha anche delineato quali sono le caratteristiche dei PUC. Si tratta di attività non ordinarie, ma che si sviluppano per un preciso periodo di tempo, con risorse specifiche. Partecipano ai progetti i percettori delle due misure viste prima, e questi si strutturano in base alle reali esigenze della comunità in cui sono organizzati.
Viene specificato che tali attività non sono inquadrate come lavoro dipendente, assimilato o autonomo e non vanno a sostituzione delle mansioni svolte normalmente dal personale coinvolto in questi enti. Vengono inoltre individuati precisi ambiti in cui possono essere svolti i progetti:
- Ambito culturale: supporto nell’organizzazione di eventi e attività connesse;
- Ambito sociale: vi rientra il supporto a persone in situazione di svantaggio, anziani, disabili;
- Ambito artistico: organizzazione di mostre o attività inerenti i musei;
- Ambito relativo all’ambiente: partecipazione ad attività di sensibilizzazione sui temi legati all’ambiente, manutenzione di zone verdi e similari;
- Ambito della formazione: gestione di corsi e organizzazione di iniziative formative;
- Ambito di tutela di beni comuni: manutenzione e restauro di zone comuni, come cortili scolastici o parchi attrezzati.
I PUC possono anche essere rivolti ad attività di tipo sociale, e devono essere strutturati in modo da disporre di tutte le informazioni che riguardano i tempi e i luoghi in cui si svolgono, con una pianificazione del materiale da utilizzare, i costi da sostenere e tutti i dettagli importanti.
Come funzionano i PUC per i beneficiari
Per i beneficiari, i PUC si svolgono a titolo gratuito, presso il Comune di residenza o in alternativa presso un altro comune in ambito territoriale, ma si possono svolgere anche presso enti del terzo settore in intesa con il Comune specifico.
Partecipare a questi progetti è obbligatorio per chi percepisce le misure viste sopra, ed è necessario per ricevere l’indennità economica mensile. Durante lo svolgimento dei progetti, vengono segnate le presenze. Per questo motivo è necessario giustificare eventuali assenze.
Come anticipato, i partecipanti non possono svolgere mansioni ordinariamente svolte dai lavoratori dipendenti delle amministrazioni, non ricoprono ruoli adibiti agli organizzatori e non possono essere impiegati per sostituzioni di lavoratori, in quanto non si tratta di attività lavorativa remunerata. Non possono quindi prendere parte a opere pubbliche con appalto.
A questo proposito è importante ricordare che le attività svolte all’interno dei progetti sono ulteriori rispetto a quelle ordinarie svolte dai Comuni normalmente.
Struttura dei PUC
I progetti devono essere strutturati in base alle disposizioni ufficiali, ovvero si devono comporre delle seguenti parti:
- Identificativo o titolo del progetto;
- Servizio, soggetto promotore o attuatore;
- Luogo e data di inizio e di fine;
- Descrizione e finalità delle attività;
- Numero dei beneficiari di RdC necessari per lo svolgimento (ai fini di una programmazione);
- Abilità e competenze richieste;
- Modalità e tempistiche per il coinvolgimento dei partecipanti;
- Materiali e strumenti di uso personale e di uso collettivo;
- Costi da sostenere, anche per le coperture assicurative e il coordinamento;
- Responsabile e supervisore del progetto.
Per maggiori dettagli su come funzionano i PUC e come sono organizzati, invitiamo a visionare le linee guida ufficiali del governo, precedentemente disposte per il reddito di cittadinanza.