L’Assegno di Inclusione (ADI), attivo da gennaio 2024, è oggi il principale strumento di sostegno economico per le famiglie in difficoltà economica con minori, disabili, anziani o persone svantaggiate. Molti beneficiari, però, si avvicinano ora a un passaggio cruciale: la scadenza dei primi 18 mesi di erogazione.
A partire da giugno 2025, per una buona parte degli attuali percettori dell’ADI sarà necessario affrontare la procedura di rinnovo, che non è automatica e richiede attenzione, soprattutto per rispettare i tempi corretti e non perdere mensilità.
In questo articolo ti spieghiamo in modo semplice e pratico tutto ciò che c’è da sapere prima della scadenza: 10 punti fondamentali da conoscere, più un approfondimento finale su come si contano esattamente i 18 mesi di beneficio. Ecco 10 cose importanti da sapere per chi si appresta a rinnovare l’ADI.
1. La durata dell’ADI è di 18 mesi
L’Assegno di Inclusione dura massimo 18 mesi. Alla fine di questo periodo, si può chiedere il rinnovo, ma con un mese di sospensione obbligatoria. Dopodiché, il beneficio può essere rinnovato per altri 12 mesi, sempre se si rispettano i requisiti.
2. Il rinnovo non è automatico: va presentata una nuova domanda
Una volta trascorsi i 18 mesi, devi fare una nuova domanda, utilizzando lo stesso modulo e la stessa procedura usata la prima volta. Il consiglio è di non aspettare l’ultimo momento e iniziare la pratica già nel mese di sospensione.
Leggi anche: Rinnovo Assegno di Inclusione: come funziona e quando fare la nuova domanda
3. La Carta ADI non va sostituita (a meno che non sia scaduta)
La Carta di inclusione non viene cambiata al momento del rinnovo, ma solo quando arriva alla sua data di scadenza (che trovi stampata sulla carta stessa). Se la carta scade, è meglio chiederne il rinnovo in posta in anticipo, senza aspettare l’ultimo giorno.
4. I soldi sulla carta restano tuoi
Anche durante il mese di sospensione tra una domanda e l’altra, la carta resta attiva. Quindi, i soldi già presenti non verranno azzerati e puoi usarli tranquillamente. Tuttavia, per sicurezza, meglio non lasciarci su troppo credito.
5. Attenzione alle tempistiche: il rinnovo va fatto nel mese di stop
Il mese di sospensione (cioè il mese dopo la 18ª ricarica) è l’unico periodo in cui puoi presentare la domanda di rinnovo. Se fai la domanda troppo presto o troppo tardi, rischi di dover aspettare un altro mese per iniziare a ricevere l’ADI di nuovo.
6. Puoi fare tutto online, ma serve attenzione
Se ti senti sicuro, puoi fare la domanda di rinnovo direttamente online, tramite il portale INPS. Il modulo è a step, quindi puoi salvare la bozza e riprenderla in seguito. In caso di dubbi, meglio verificare bene ogni sezione prima di procedere.
7. Potresti dover rivedere l’assistente sociale
Non è ancora chiaro se tutti dovranno incontrare di nuovo i servizi sociali, ma potrebbe essere necessario per aggiornare il Patto per l’Inclusione Sociale o confermare esenzioni. Nel dubbio, preparati a un nuovo colloquio.
Non è ancora chiaro cosa bisognerà fare per il rinnovo oltre alla domanda, la FAQ ministeriale dice:
La procedura di presentazione delle domande di rinnovo è la stessa utilizzata per le nuove domande. Anche il modulo da utilizzare è lo stesso.
Quindi sembra lasciare intendere che si dovrà rifare tutta la procedura: PAD, Servizi Sociali ecc. Ma su questo punto attendiamo chiarimenti ufficiali dall’Inps o dal Ministero del Lavoro.
8. I mesi già percepiti si sommano anche dopo interruzioni
Se in passato la tua domanda era stata sospesa o respinta, i mesi che avevi già percepito contano comunque nel conteggio delle 18 mensilità. Non si riparte da zero. Ad esempio, se hai ricevuto 10 mesi, poi una sospensione, alla ripresa si riparte dall’undicesimo.
9. Attenzione ai periodi all’estero
Puoi assentarti dall’Italia, ma non per più di 2 mesi continuativi o 4 mesi in totale nei 18 mesi di ADI. Assenze più lunghe fanno perdere il beneficio, salvo gravi motivi di salute documentati. Quindi questi mesi di estero non vanno inclusi nel conteggio delle 18 mensilità.
10. I progetti di inclusione sociale possono continuare
Se stai partecipando a un tirocinio di inclusione sociale, questo può proseguire anche dopo la fine dell’ADI, se era già attivo e previsto nel tuo Patto per l’Inclusione. La durata del tirocinio può quindi superare quella del beneficio economico.
EXTRA – Come si contano i 18 mesi?
Una delle domande che ci fate più spesso è: “Ma come si calcolano esattamente i 18 mesi dell’ADI?” Non bisogna guardare il mese in cui si è fatta la domanda, ma quello in cui si è ricevuta la prima ricarica. Da lì si contano 18 ricariche effettive.
Attenzione: se durante il periodo ci sono state interruzioni o sospensioni (per esempio perché si è perso il requisito), i mesi percepiti valgono comunque. Quindi, se hai ricevuto 10 mensilità prima di uno stop, e poi hai ricominciato, riparti dall’undicesima, non da zero.
Per chiarire bene questo punto e vedere anche qualche esempio pratico, ti invitiamo a guardare il nostro video dedicato.
Conclusione
Il rinnovo dell’ADI non è complicato, ma richiede attenzione, rispetto delle tempistiche e un po’ di organizzazione. Segna la data della tua 18ª ricarica e preparati a fare la nuova domanda nel mese di sospensione.
Il rinnovo potrà essere effettuato secondo le consuete modalità:
- online, direttamente sul sito dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS;
- oppure tramite un patronato, che possono assisterti gratuitamente nella compilazione e nell’invio della domanda.
Se hai dubbi, rivolgiti a un CAF o patronato, ma assicurati che siano aggiornati sulle ultime normative. Meglio informarsi per tempo che correre all’ultimo minuto.
E come sempre, se ti servono chiarimenti o hai esperienze da condividere, scrivici nei commenti o sui nostri canali social. Saremo felici di rispondere!