Con la fine della scuola e l’arrivo dell’estate, tante famiglie si pongono la stessa domanda: mio figlio può lavorare durante le vacanze? La risposta è sì, ma solo nel rispetto di precise regole.
Un tempo i lavoretti estivi erano quasi un rito di passaggio, oggi rappresentano un’opportunità formativa per responsabilizzare i ragazzi, avvicinarli al mondo degli adulti e, perché no, far guadagnare loro qualche soldo in autonomia.
In questa guida vediamo cosa prevede la legge, quali sono i limiti di età, gli orari consentiti e quali lavori estivi per minorenni si possono svolgere senza correre rischi.
A che età si può iniziare a lavorare?
In Italia i ragazzi possono iniziare a lavorare solo dopo aver compiuto 16 anni e aver assolto l’obbligo di istruzione, cioè aver frequentato almeno 10 anni di scuola. Chi ha 15 anni può lavorare solo in apprendistato di primo livello, all’interno di progetti formativi scolastici (alternanza scuola-lavoro).
Quindi, per i ragazzi di 14 anni o più piccoli, la legge non consente alcun impiego regolare, nemmeno nei mesi estivi. Se trovi offerte online rivolte a questa fascia d’età, è bene essere molto cauti: potrebbero non essere in regola.
Eccezioni potrebbero esserci ad esempio nel mondo dello spettacolo o dello spot, ma vanno considerate attentamente con l’ausilio di persone esperte.
Che orario di lavoro possono fare i minorenni?
I ragazzi minorenni che lavorano d’estate devono rispettare regole precise in termini di orario. La legge li tutela per evitare turni troppo lunghi o stancanti, non adatti alla loro età.
Ecco cosa prevede la normativa:
- Massimo 8 ore al giorno: un ragazzo può lavorare fino a 8 ore in una giornata, ma non di più.
- Massimo 40 ore a settimana: non si può superare questo limite settimanale.
- Per i 15enni in apprendistato (cioè inseriti in un percorso scuola-lavoro): il limite scende a 7 ore al giorno e 35 ore alla settimana.
- Niente lavoro notturno: i minorenni non possono lavorare di notte, cioè tra le 22 e le 6 del mattino (oppure tra le 23 e le 7, a seconda del contratto).
- Pause obbligatorie: dopo 4 ore e mezza di lavoro continuato, devono fermarsi per almeno 1 ora. Se svolgono attività più faticose (come il facchinaggio o il lavoro in cucina), la pausa può essere anticipata anche dopo 3 ore.
- Riposo settimanale: devono avere almeno due giorni di riposo a settimana, possibilmente consecutivi, e uno di questi dovrebbe essere la domenica. In alcuni settori come turismo o spettacolo, la domenica può essere sostituita con un altro giorno.
Queste regole servono a garantire che il lavoro non diventi un peso troppo grande e che il ragazzo possa continuare a godersi l’estate, riposarsi e vivere anche momenti di svago.
Quali lavori estivi possono fare i ragazzi?
Ci sono molti lavoretti estivi per minorenni che uniscono l’utile al dilettevole. Ecco una lista di lavori semplici e accessibili, perfetti per studenti dai 16 anni in su:
Esempi di lavoretti estivi per ragazzi:
- Aiuto cameriere o barista in ristoranti, bar o gelaterie
- Assistente bagnanti in stabilimenti balneari o lidi, anche come addetto all’ombrellone
- Volantinaggio o distribuzione di materiale promozionale
- Animatore nei centri estivi (dopo specifica formazione)
- Babysitter occasionale per vicini o conoscenti
- Addetto in negozi di souvenir o abbigliamento nelle località turistiche
- Dog sitter o cat sitter nel quartiere
- Piccoli lavoretti di giardinaggio o aiuto nei traslochi
- Bagnino (solo con brevetto FIN)
Questi lavori stagionali per studenti sono un buon compromesso tra esperienza e flessibilità, specialmente se svolti part-time.
Serve un contratto di lavoro per i lavoretti estivi?
Assolutamente sì. Anche i lavoretti estivi per ragazzi minorenni devono essere regolarizzati con un contratto (tipicamente a tempo determinato o di apprendistato). Il datore di lavoro deve inoltre:
- Iscrivere il lavoratore all’INPS
- Garantire copertura assicurativa INAIL
- Comunicare l’assunzione al Centro per l’Impiego
- Rispettare i limiti orari e i diritti di pausa e riposo
Un lavoro non in regola può comportare sanzioni anche gravi per il datore, e nessuna tutela per il giovane lavoratore.
Leggi anche: Lavoro stagionale per minorenni, nuovi chiarimenti INL su apprendistato e percorso di studi
Quanto viene pagato un lavoro estivo?
I minorenni hanno diritto allo stesso stipendio previsto dal contratto collettivo di riferimento, per quella mansione. Solo nel caso di apprendistato può esserci un sotto-inquadramento, ma sempre regolato per legge.
In genere, per i lavoretti estivi più comuni (barista, aiuto cameriere), la paga oraria parte da circa 6-7 euro netti all’ora. Alcuni lavori possono prevedere anche benefit (pasti, alloggio nei villaggi, mance).
Busta paga minorenni
Occhio quindi, la busta paga per i minorenni deve essere uguale a quelli degli “adulti” a parità di mansioni, inquadramento e orario di lavoro.
Consigli utili per genitori e ragazzi
- Verificate sempre il contratto prima di firmarlo: deve indicare durata, mansione, orario e retribuzione.
- Meglio iniziare con un lavoro part-time, soprattutto se è la prima esperienza.
- Controllate che l’ambiente di lavoro sia sicuro e adatto ai minorenni.
- Non accettate lavori in nero, anche se pagano di più.
- Chiedete aiuto a un consulente o patronato in caso di dubbi su offerte sospette.
Conclusione: un’estate per crescere (senza rinunce)
Lavorare d’estate può essere una splendida occasione per guadagnare qualche soldo, crescere in autonomia e vivere nuove esperienze. Ma tutto questo deve avvenire nel rispetto delle regole, senza mettere a rischio il benessere e lo sviluppo dei ragazzi.
Il nostro consiglio è di scegliere lavoretti estivi che lascino tempo libero per riposarsi, uscire con gli amici, fare sport o viaggiare con la famiglia. Il lavoro è importante, ma non deve cancellare la leggerezza tipica di questa età.