Settembre è solitamente il periodo dell’anno in cui il contratto di moltissimi lavoratori del settore del turismo termina o sta per terminare e sono in tanti quindi a dover fare una domanda di disoccupazione. In altre guide ci siamo occupati principalmente della normale disoccupazione in caso di perdita involontaria dell’attività lavorativa nei confronti di lavoratori subordinati con un contratto a tempo determinato o indeterminato. In questa guida andremo a vedere come funziona invece la cosiddetta disoccupazione dei lavoratori con contratto stagionale e se esiste la Naspi più lunga per gli stagionali.
Vediamo cioè come funziona, quanto dura e come fare domanda per ottenere l’indennità di disoccupazione per i lavoratori che hanno un rapporto di lavoro solo per un breve periodo di tempo, legato soprattutto ad eventi che si legano ad una sola stagione dell’anno (es. stagione estiva per il settore del turismo).
Naspi stagionali: è diversa dalla normale disoccupazione?
Partendo dagli albori il passaggio dall’ASpI alla NASpI è stato considerato favorevole per i lavoratori con un classico rapporto di lavoro di lunga durata; mentre per i lavoratori stagionali o gli occupati in modo discontinuo non è stato altrettanto favorevole: la penalizzazione è dovuta al metodo di calcolo.
Questo aveva portato il legislatore a fare una differenziazione sul metodo di calcolo della durata della disoccupazione stagionale, in modo da farla durare di più e non penalizzare questa tipologia di lavoratori. Tuttavia questa differenziazione (che si è avuta per qualche anno) non esiste più.
La sostanziale differenza riguarda il fatto che se con la disoccupazione con requisiti ridotti e poi con la mini-aspi gli stagionali potevano contare sostanzialmente su 6 mesi di disoccupazione a fronte di 6 mesi di lavoro e pertanto potevano coprire un anno intero in attesa della prossima stagione.
Oggi invece con la NASpI tale periodo è ridotto a 3 mesi; questo perché la regola prevede che l’indennità spetti per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contributi versati negli ultimi 4 anni.
Vediamo quindi in breve come funziona la disoccupazione con requisiti normali e poi vediamo invece come si calcola e quanto dura la Naspi stagionali.
Come funziona l’indennità di disoccupazione NASpI?
L’indennità di disoccupazione NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un sostegno economico erogato dall’INPS ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro.
Per accedervi, il lavoratore deve aver versato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti, mentre non è più necessario dal 2022 che abbia lavorato almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti la disoccupazione.
L’importo della NASpI è calcolato sulla base della retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni e diminuisce del 3% ogni mese a partire dal quarto mese di erogazione.
Ricapitolando quindi hanno diritto alla NASpI i disoccupati alla data di cessazione del rapporto di lavoro possono vantare:
- almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti;
- che abbiano perso involontariamente il lavoro;
- mentre il requisito di almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti lo stato di disoccupazione è stato abrogato e non è più necessario.
Come si calcola e quanto dura la Naspi lavoratori stagionali
Dal 2016 e fino alla riforma della NASpI del 2023, il meccanismo di calcolo dell’indennità di disoccupazione Naspi per gli stagionali era in deroga andando a variare la durata della disoccupazione.
La norma prevedeva che
qualora la durata della NASpI calcolata con il regime generale (cioè scomputando le settimane contributive che hanno già dato luogo a prestazioni contro la disoccupazione nel quadriennio di riferimento) risulti inferiore alla durata calcolata computando anche i periodi contributivi presenti nel quadriennio di osservazione che hanno già dato luogo ad erogazione di prestazioni di disoccupazione la durata della NASpI è incrementata di un mese, a condizione che la differenza tra le durate così determinate non sia inferiore a 12 settimane.
Ciò significava che la durata della NASpI per i lavoratori con assunzione stagionale avevavo diritto ad un mese in più di disoccupazione rispetto ai lavoratori non stagionali. I lavoratori coinvolti erano coloro i quali lavorano presso attività con un CSC (codice statistico contributivo) e un codice ATECO ben definiti.
A titolo esemplificativo rientrano tra i beneficiari Naspi, i lavoratori stagionali, del settore turismo con:
- CSC 70501:
- Alberghi (ATECO 55.10.00);
- Villaggi turistici (ATECO 55.20.10).
- Ostelli della gioventù (ATECO 55.20.20);
E molti altri fra i quali Ristorazione con somministrazione, Bar e altri esercizi simili senza cucina, Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali ecc. Il lavoratore doveva essere assunto con qualifica stagionale e la stessa deve essere indicata nella denuncia Uniemens a carico del datore di lavoro.
Ad oggi non esiste più questa differenziazione ed ecco quindi in breve come funziona l’indennità di disoccupazione NASpI per i lavoratori stagionali dal 2023 in poi.
Come funziona l’indennità di disoccupazione NASpI stagionali nel 2024?
Naspi più lunga per gli stagionali? Nel 2024 i lavoratori stagionali, vedono il loro diritto alla NASpI limitato a metà delle settimane lavorate in estate, così come per la normale disoccupazione. Non esiste più la differenziazione che anni fa prevedeva una sorta di bonus aggiuntivo di disoccupazione di un mese ed ad oggi non esistono più salvaguardie specifiche.
Di conseguenza, chi non ha accumulato abbastanza settimane lavorative negli ultimi quattro anni, ma può contare solo sui mesi di contratto stagionale, rischia di restare senza reddito entro breve, se non trova un altro lavoro.
Disoccupazione stagionale: quando e come fare domanda
Come si fa la richiesta di disoccupazione stagionale? La domanda di Naspi stagionali si fa all’INPS attraverso uno dei seguenti canali:
- nella propria area riservata sul sito dell’Istituto accedendo con SPID, CNS o CIE 3.0 (dal 1° ottobre 2021 il PIN dispositivo non funziona più);
- tramite patronato;
- oppure telefonicamente tramite numero verde INPS.
Leggi anche: come fare la domanda di disoccupazione
Il termine di presentazione dell’istanza è 68 giorni dalla data del termine del rapporto di lavoro.
Tuttavia è bene ricordare che la domanda deve essere presentata il prima possibile dal lavoratore, in quanto prima si fa domanda e prima si inizia a prendere il sussidio.
Il lavoratore quindi può presentare la richiesta già dal giorno successivo alla cessazione del contratto. In ogni caso comunque l’indennità sarà corrisposta a partire dall’ottavo giorno dopo il termine del contratto di lavoro, calcolando anche il cosiddetto periodo di carenza, che è uguale per tutte le domande di Naspi.
Conclusioni e consigli utili
Per concludere quindi abbiamo visto che non c’è più differenza fra la NASPI normale e la NASPI stagionali.
È importante che il lavoratore presenti la domanda di NASpI il prima possibile, poiché l’erogazione del sussidio inizia subito dopo la richiesta, sebbene il termine ultimo per farlo sia di 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. La domanda può essere presentata già dal giorno successivo alla fine del contratto, ma l’indennità verrà comunque erogata a partire dall’ottavo giorno successivo alla cessazione, tenendo conto del periodo di carenza, applicabile a tutte le richieste di NASpI.
Presentare tempestivamente la domanda di NASpI è fondamentale per garantire un rapido accesso all’indennità. Ritardare potrebbe posticipare l’inizio dei pagamenti, riducendo il periodo coperto dal sussidio e potenzialmente lasciando il lavoratore senza reddito per un certo tempo.
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