Bonus casa 2023: elenco aggiornato delle agevolazioni

Numerosi sono i bonus casa previsti per il 2023 destinati a incentivare ristrutturazioni, risparmio energetico e misure antisismiche


Dopo le ultime novità in tema di cessione del credito e sconto in fattura relativamente ai bonus edilizi e/o superbonus ecco una guida aggiornata ai bonus casa 2023. Partiamo col dire che la normativa fiscale italiana riconosce una riduzione delle imposte dovute dal contribuente a fronte di una serie di spese cosiddette “detraibili”. In poche parole, l’importo corrispondente ad una determinata percentuale applicata alla spesa detraibile riduce l’Irpef lorda a carico dell’interessato.

Tra le macro-categorie di detrazioni contemplate in Italia figurano le agevolazioni per la casa, destinate cioè ad incentivare, tra le altre, ristrutturazioni, riqualificazioni energetiche e misure antisismiche.

In questa guida aggiornata, creiamo una sorta di mappa completa, ma non esaustiva degli incentivi per la casa.

Bonus casa 2023

Analizziamo in dettaglio le agevolazioni spettanti per il 2023.

Acquisto di abitazioni “green”

A fronte dell’acquisto effettuato dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 di abitazioni di classe energetica A o B (anche di lusso) cedute dalle imprese costruttrici o ristrutturatrici delle stesse o da fondi immobiliari (Oicr) si può ottenere una detrazione del 50% dell’importo corrisposto nell’anno corrente per il pagamento dell’Iva (al 4, 10 o 22%).

Sono ammesse alla detrazione anche le pertinenze, senza limiti di numero, a patto che l’acquisto delle stesse avvenga contestualmente a quello dell’abitazione o comunque nel 2023.

Come in parte anticipato, tanto l’acquisto quanto il pagamento devono interessare l’anno corrente.

La detrazione calcolata dev’essere ripartita in dieci quote annuali a partire dall’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi.

Bonus ristrutturazioni 2023

Gli interventi di recupero su immobili residenziali sono destinatari di un’apposita detrazione fiscale se si concretizzano in:

  • Manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia;
  • Risparmio energetico (opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia (come i pannelli fotovoltaici);
  • Impianti elettrici e a metano (messa a norma degli edifici);
  • Eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Prevenzione furti;
  • Cablatura edifici e simili;
  • Misure antisismiche;
  • Prevenzione infortuni e malattie;
  • Eventi calamitosi;
  • Gruppi elettrogeni di emergenza a gas.

Con riguardo alle parti comuni degli edifici condominiali, sono agevolabili, oltre agli interventi appena citati, anche quelli di manutenzione ordinaria.

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Spese ammissibili

In relazione agli interventi rilevanti, conferiscono il diritto alla detrazione le seguenti spese:

  • Acquisto di materiali, esecuzione dei lavori;
  • Progettazione dei lavori e altre prestazioni professionali richieste dal tipo di intervento;
  • IVA, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni, le denunce di inizio lavori, Tosap relativa all’area necessaria per l’impianto degli eventuali ponteggi;
  • Oneri di urbanizzazione;
  • Perizie e sopralluoghi;
  • Rilascio del visto di conformità dei dati e dell’attestazione di congruità delle spese oggetto delle opzioni di cessione del credito o di sconto in fattura;
  • Relazione di conformità degli stessi alle leggi vigenti;
  • Redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio;
  • Altri eventuali costi connessi alla realizzazione degli interventi e gli adempimenti posti dal regolamento di attuazione delle disposizioni in esame.

Detrazione

La detrazione è pari al 50% della spesa, con un limite di 96 mila euro, sino al 31 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025 la percentuale scenderà al 36% con un tetto di 48 mila euro.

L’importo detraibile dev’essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo, a partire dall’anno in cui è sostenuta la spesa ed in quelli successivi.

Bonus eliminazione barriere architettoniche

Le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, riguardanti gli interventi volti al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche, beneficiano di una detrazione del 75% in favore dei detentori degli immobili interessati.

Gli interventi sono diretti ad edifici già esistenti, non solo abitativi ma altresì strumentali, patrimoniali o beni merce di imprese. Sono quindi escluse le nuove costruzioni, nonché le demolizioni e successive ricostruzioni, classificate come ristrutturazioni.

Ad essere interessate sono, ad esempio, l’installazione di:

  • Ascensori;
  • Montacarichi;
  • Piattaforme elevatrici;

oltre all’adeguamento di bagni e cucine, a patto che i lavori rispettino i requisiti previsti dal D.M. numero 236/1989.

Rientrano tra gli interventi agevolabili anche quelli riguardanti l’automazione degli impianti di edifici e delle singole unità immobiliari, funzionali ad abbattere le barriere architettoniche.

La detrazione, calcolata sul costo sostenuto, è ripartibile in cinque quote annuali, nel rispetto dei seguenti limiti:

  • Ammontare massimo 50 mila euro per edifici unifamiliari (villette e simili), singole unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40 mila euro (per unità immobiliare) con riguardo agli edifici composti da due ad otto unità immobiliari;
  • 30 mila euro (per unità immobiliare) con riguardo agli edifici composti da oltre otto unità immobiliari.

In alternativa alla detrazione è possibile fruire della cessione del credito o dello sconto sul corrispettivo.

Leggi anche: bonus barriere architettoniche

Bonus mobili 2023 (per acquisto mobili e grandi elettrodomestici durante ristrutturazioni)

I beni nuovi, acquistati nel periodo 2020 – 2024, destinati all’arredo di immobili oggetto di interventi di ristrutturazione, iniziati l’anno precedente l’acquisto, possono beneficiare di una detrazione del 50% della spesa sostenuta, entro il limite di 8 mila euro nel 2023 e 5 mila euro nel 2024, a prescindere dall’importo speso per i lavori di ristrutturazione dell’immobile.

La soglia in questione dev’essere considerata al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per cui si è già fruito della detrazione (non rilevano di conseguenza le spese già sostenute anteriormente all’anno precedente).

La detrazione viene ripartita in dieci rate e non si trasferisce agli eredi o all’acquirente per i restanti periodi di imposta, in caso di decesso del contribuente o cessione dell’immobile.

Quanti eseguono lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari possono usufruire della detrazione più volte. Se gli interventi comportano l’accorpamento di più unità immobiliari abitative o la suddivisione in più immobili di un’unica unità abitativa, per l’individuazione del limite di spesa vanno considerate le unità immobiliari censite in catasto all’inizio degli interventi edilizi.

Rientrano tra i beni agevolabili:

  • mobili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenza, materassi, apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione (non sono al contrario agevolabili porte, pavimentazioni, tende ed altri complementi d’arredo);
  • grandi elettrodomestici: aventi classe superiore di efficienza energetica, come frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavasciuga, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

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Bonus e agevolazioni per interventi di risparmio energetico

Quanti si fanno carico di spese relative ad interventi per il contenimento dei consumi energetici di edifici esistenti, possono accedere ad una detrazione d’imposta (il cosiddetto “ecobonus”) prevista, salvo proroghe, per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.

A partire dal 1° gennaio 2025 l’agevolazione prevista per gli interventi singoli (esclusi pertanto i condomini) confluirà nella detrazione per ristrutturazioni edilizie.

Con riferimento agli interventi singoli, la detrazione è diretta a tutti i soggetti Irpef, come persone fisiche, artisti e professionisti, società semplici e associazioni tra professionisti, imprenditori individuali titolari di reddito d’impresa, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali, a condizione che:

  • La spesa sia effettivamente a carico del beneficiario che la detrae;
  • Vi sia effettiva detenzione dell’immobile su cui sono eseguiti gli interventi agevolati, in base a proprietà, nuda proprietà, diritto reale, locazione (anche finanziaria), comodato.

Esistono quattro differenti tipologie di interventi agevolabili, ognuno con una misura massima di detrazione fruibile. Se sono realizzati più interventi, il limite massimo di detrazione è dato dalla somma degli importi previsti per ciascuna di esse.

Riqualificazione energetica globale

La prima tipologia di interventi riguarda la riqualificazione energetica globale, destinata a conseguire un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, non superiore ai valori definiti dal D.M. Mise del 6 agosto 2020. Non sono specificate le opere e gli impianti necessari per raggiungere il risultato richiesto, anche se possono rientrarvi la sostituzione o l’installazione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, con scambiatori per teleriscaldamento, impianti di cogenerazione, rigenerazione, impianti geotermici e interventi di coibentazione non aventi le caratteristiche per gli altri interventi agevolati.

In questa categoria la spesa agevolabile non può essere superiore a 153.846,15 euro mentre la detrazione usufruibile non può eccedere i 100 mila euro.

Interventi sull’involucro

Sono agevolabili gli interventi diretti a consentire che le strutture opache verticali e orizzontali (coperture, pareti esterne e pavimenti) e le finestre comprensive di infissi delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno e verso vani non riscaldati, rispettino i requisiti di trasmittanza termica U indicati dal DM Mise 6 agosto 2020.

In tal caso l’ammontare massimo di spesa agevolabile è pari a 92.307,69 euro (per le finestre 120 mila euro) mentre la detrazione usufruibile non può eccedere i 60 mila euro.

Bonus fotovoltaico

Un terzo intervento ammesso a detrazione è l’installazione di pannelli solari al fine di produrre acqua calda per usi domestici o industriali, nonché per coprire il fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. L’elencazione, in ogni caso, non ha carattere esaustivo dal momento che i fabbisogni di acqua calda possono interessare, in generale, l’ambito commerciale, ricreativo o socioassistenziale.

La spesa agevolabile non può comunque eccedere i 92.307,69 euro mentre la detrazione è soggetta a un tetto di 60 mila euro.

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale

Nel rispetto di una soglia di detrazione usufruibile di 30 mila euro ed una spesa massima agevolabile di 46.153,84 euro gli incentivi fiscali interessano la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. In particolare, ci si riferisce all’installazione di:

  • Impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza pari o superiore alla classe A e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione;
  • Impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia e contestuale messa a punto ed equilibratura del sistema di distribuzione.

Rilevano anche gli interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

Deve trattarsi in ogni caso di sostituzione di impianti di climatizzazione esistenti. Vi rientrano anche la trasformazione degli impianti individuali autonomi in impianti centralizzati con contabilizzazione del calore e la trasformazione dell’impianto centralizzato per rendere applicabile la contabilizzazione del calore.

Spese agevolabili diverse

Ecco di seguito un riepilogo delle altre spese agevolabili.

Tipologia Ammontare massimo di
Detrazione Spesa agevolabile
Schermature solari e/o chiusure tecniche mobili oscuranti, come le tende da sole 60 mila euro 120 mila euro
Impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili 30 mila euro 60 mila euro
Dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione di unità immobiliari abitative 65% (con riferimento ai lavori iniziati dal 6 ottobre 2020 importo massimo 15 mila euro) Spese sostenute (per i lavori iniziati dal 6 ottobre 2020 importo massimo 23.077 euro)
Contatori individuali per misurare l’effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare ovvero sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misure il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore posto all’interno delle unità immobiliari 30 mila euro 46.153,84 euro
Micro-cogeneratori acquistati in sostituzione di impianti esistenti 100 mila euro 153.846,15 euro

Quali sono le caratteristiche della detrazione

La detrazione fiscale dev’essere ripartita in dieci quote annuali di parti importo.

La percentuale per il calcolo della detrazione è di norma pari al 65% della spesa sostenuta eccezion fatta per i casi descritti di seguito:

Spese sostenute % detrazione
Acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi 50
Acquisto e posa in opera di schermature solari 50
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza pari o superiore alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) numero 811/2013 50
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza pari o superiore alla classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti 65
Acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione 65
Micro-cogeneratori acquistati in sostituzione di impianti esistenti 50

Superbonus 110

Le spese sostenute per interventi specifici effettuati dal 1° gennaio 2023 su immobili residenziali non di pregio (unifamiliari o condominiali) riguardanti:

  • Risparmio energetico;
  • Riduzione del rischio sismico;
  • Installazione di impianti fotovoltaici;
  • Colonnine per la ricarica di veicoli elettrici;

beneficiano di una detrazione pari al 90%, eccezion fatta per talune ipotesi in cui opera ancora la percentuale al 110.

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Proroga bonus verde

Il bonus verde coprirà le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024.

Le spese agevolate rimangono invariate:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

L’agevolazione è pari al 36 per cento della spesa sostenuta, nel limite di spesa di 5.000 euro annui. La detrazione massima è pari a 1800 euro.

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