Il mese di giugno è sempre un momento delicato per molti proprietari di immobili in Italia. Una delle scadenze fiscali più importanti dell’anno è infatti quella dell’IMU, l’Imposta Municipale Propria, che va pagata entro il 16 giugno 2025 per la sua prima rata.
Questa guida è pensata per chi vuole capirci qualcosa in più senza perdersi in tecnicismi. Ti spiegheremo in modo semplice chi deve pagare, quanto, come, e cosa succede se dimentichi la scadenza.
Che cos’è l’IMU?
L’IMU è una tassa comunale che si paga su alcuni tipi di immobili. È un’imposta che spetta ai Comuni, e per questo ogni Comune può decidere alcune regole, come le aliquote da applicare.
Non tutte le case sono soggette a IMU. La prima casa, ad esempio, non paga l’IMU, salvo che sia una casa considerata di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9).
Quando si paga l’IMU nel 2025?
Il calendario del pagamento IMU è semplice e sempre lo stesso ogni anno:
- Acconto: entro il 16 giugno 2025
- Saldo: entro il 16 dicembre 2025
Queste due date rappresentano i momenti principali per il versamento. Alcuni contribuenti scelgono di pagare tutto l’importo in un’unica soluzione a giugno, ma la maggior parte segue il metodo in due rate.
Chi deve pagare l’IMU?
Non tutti i proprietari di immobili devono versare l’IMU. La tassa è dovuta solo per determinati tipi di beni immobili. Ecco chi è obbligato a pagare:
- Chi possiede una seconda casa
- Chi ha una casa in affitto
- Chi è proprietario di immobili commerciali, come negozi, uffici o laboratori
- Chi possiede terreni agricoli o aree edificabili
- Chi ha box auto, garage, cantine, se non fanno parte della prima casa esente
È importante ricordare che la prima casa non paga l’IMU, a meno che non sia classificata come immobile di lusso (categorie catastali speciali).
Anche se sei solo nudo proprietario (cioè non hai il diritto di vivere nell’immobile ma ne possiedi la proprietà), potresti essere tenuto al pagamento, in base agli accordi con l’usufruttuario.
Come si calcola l’IMU?
Per calcolare l’IMU, serve sapere alcuni dati. Niente paura, vediamoli uno per uno:
- Rendita catastale: la trovi nel tuo atto di acquisto o puoi richiederla all’Agenzia delle Entrate. È il valore base su cui si calcola l’imposta.
- Aliquota del Comune: ogni Comune stabilisce la percentuale da applicare alla rendita rivalutata. Alcuni Comuni la pubblicano sul proprio sito oppure sul portale del MEF.
- Eventuali riduzioni: se, ad esempio, l’immobile è in comodato d’uso gratuito a un familiare, potresti avere uno sconto. Anche chi affitta a canone concordato può avere aliquote ridotte.
Esempio semplificato:
Se la rendita catastale rivalutata è di 800 euro e l’aliquota del Comune è 10,6‰ (1,06%), l’IMU annua sarà circa 848 euro. L’acconto sarà la metà, cioè 424 euro, da pagare entro il 16 giugno.
Come si paga l’IMU?
Il metodo più comune per pagare l’IMU è il modello F24. È un modulo fiscale utilizzato per pagare molte imposte, non solo l’IMU.
Puoi pagarlo:
- Tramite home banking (con il servizio della tua banca)
- In banca o in posta, portando il modulo cartaceo
- Oppure puoi rivolgerti a un CAF o commercialista, che ti preparerà il modulo già compilato
Come si compila il modello F24?
La compilazione del modello F24 può spaventare, ma è più semplice di quanto sembri. Ecco gli elementi chiave:
- Codice tributo: per l’IMU sulle seconde case, il codice è 3918
- Codice Comune: ogni Comune ha un codice catastale (es. Roma è H501)
- Anno di riferimento: inserisci 2025
- Importo: scrivi l’importo da pagare
- Casella “Acconto”: metti una X per indicare che stai pagando la prima rata
Attenzione: se hai più immobili in Comuni diversi o con codici tributo differenti, serve compilare una riga per ciascuno.
E se dimentico di pagare?
Può capitare. Se ti dimentichi di pagare l’IMU entro la scadenza, puoi comunque metterti in regola con il ravvedimento operoso, una procedura che ti permette di sanare l’errore con una sanzione ridotta.
Ecco i tempi:
- Se paghi entro 14 giorni, la sanzione è dello 0,1% al giorno
- Se paghi entro 30 giorni, la sanzione sale all’1,5%
- Oltre i 30 giorni, la sanzione può salire fino al 3,75%
Oltre a queste cifre, vanno aggiunti interessi legali, calcolati giornalmente.
Il consiglio? Non aspettare l’ultimo giorno per pagare. Anche solo un ritardo di un giorno può comportare la necessità di usare il ravvedimento.
TASI: bisogna ancora pagarla?
Una domanda comune è se oltre all’IMU si debba pagare anche la TASI.
La risposta breve è: no, nella maggior parte dei casi. Dal 2020, la TASI è stata abolita e accorpata all’IMU. Alcuni Comuni la mantengono solo per casi particolari, come i fabbricati merce. Se hai dubbi, controlla sul sito del tuo Comune.
Meglio farsi aiutare
Se hai una sola casa e sei pratico con i pagamenti online, puoi anche fare tutto da solo.
Ma se:
- Hai più immobili
- Hai immobili in Comuni diversi
- Hai situazioni particolari (usufrutto, comodato, quote di proprietà)
…il nostro consiglio è chiaro: rivolgiti a un CAF o a un commercialista.
In questo modo eviti errori, calcoli sbagliati o modelli F24 compilati male. Il costo del servizio è spesso modesto e ti fa risparmiare tempo e potenziali sanzioni.
In conclusione
Il 16 giugno 2025 è la scadenza da ricordare per pagare l’acconto IMU. Chi possiede immobili diversi dalla prima casa deve versare l’imposta entro questa data, preferibilmente utilizzando il modello F24.
Ricorda:
- Verifica la rendita catastale e le aliquote comunali
- Calcola l’importo o chiedi aiuto a un esperto
- Compila l’F24 con attenzione o rivolgiti a un CAF
Pagare l’IMU in modo corretto è un dovere, ma può diventare semplice se affrontato con le giuste informazioni.
