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Home»Fisco e Tasse»Rimborso 730 Agenzia delle Entrate: come funziona e quando arriva sul conto corrente

Rimborso 730 Agenzia delle Entrate: come funziona e quando arriva sul conto corrente

Andrea Amantea15 Dicembre 20234 Mins Read
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A dicembre alcuni contribuenti ricevono un accredito in conto corrente da parte dell'Agenzia delle Entrate: è il rimborso 730 senza sostituto

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Rimborso 730

Chi ha presentato il modello 730 entro i termini, ma senza indicare alcun sostituto d’imposta, è ancora in attesa del rimborso 730 ossia del conguaglio IRPEF a credito eventualmente risultante dalla dichiarazione dei redditi.

Il conguaglio sarà effettuato dall’Agenzia delle entrate entro il mese di dicembre, o all’inizio dell’anno successivo, sul conto corrente del contribuente. Se è stato presentato il 730 precompilato, il conto corrente di accredito sarà quello indicato in fase di invio del modello.

Le tempistiche sono diverse invece se l’importo del credito Irpef è superiore a 4.000 euro. L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli preventivi sulla dichiarazione dei redditi che presenta elementi di incoerenza o un rimborso IRPEF maggiore di 4.000 euro, e questo comporta un rallentamento del pagamento del rimborso.

Rimborso 730 Agenzia delle Entrate

Come accennato sopra, se dalla dichiarazione 730 presentata senza sostituto d’imposta emerge un credito, il rimborso viene erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Se, invece, emerge un debito, il pagamento viene effettuato da contribuente tramite il modello F24.

Il rimborso IRPEF a conguaglio arriverà direttamente sul conto corrente se il relativo IBAN è stato comunicato al Fisco.

Come comunicare il conto corrente all’Agenzia delle Entrate

La comunicazione dell’IBAN può essere fatta:

  • tramite l’apposito modello online con applicazione accessibile dalla propria area riservata del portale ADE;
  • per chi ha presentato la dichiarazione precompilata c’è un’apposita funzione che permette di specificare il conto di accredito.
  • inoltre il citato modello può essere firmato digitalmente e essere trasmesso via PEC a qualsiasi direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, o consegnato in formato cartaceo, con firma autografa, presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia, allegando copia di un documento di identità.

Il discorso cambia se il contribuente non ha fornito il proprio IBAN. In tale caso, il rimborso erogato nelle seguenti modalità:

  • per importi sotto la soglia di 1.000 euro, comprensivi di interessi, il contribuente riceve un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale dove potrà ricevere il rimborso in contanti;
  • per importi pari o superiori a 1.000 euro il rimborso viene eseguito con l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia.

A ogni modo, i rimborsi potrebbero subire ritardi laddove, come detto in premessa, l’Agenzia dovesse attivare, se ne ricorrono i presupposti, i controlli preventivi. Si pensi ad esempio ai conguagli superiori a 4.000 euro.

Cos’è il 730 senza sostituto d’imposta? Ecco un breve cenno alla norma

La presentazione del 730 senza sostituto non è legata a una scelta del contribuente. Infatti, al di là delle norme introdotte in tempi di Covid in cui il lavoratore poteva presentare il modello 730 senza indicare il sostituto d’imposta, a regime, se si ha un datore di lavoro, non è possibile scegliere e si deve indicare necessariamente di ricevere i conguagli in busta paga.

Al contrario sono tenuti a  presentare il 730 senza sostituto ad esempio i contribuenti che hanno perso il lavoro in corso d’anno e che dunque non hanno più un datore di lavoro che possa effettuare i conguagli. Stessa cosa dicasi per i lavoratori domestici, quali Colf e badanti. Infatti, in quest’ultimo caso, il “datore di lavoro” privato non agisce quale sostituto d’imposta che effettua i conguagli.

Come presentare il modello 730 senza sostituto

Detto ciò, per chi è tenuto a presentare il 730 senza sostituto c’è da dire che:

  • il modello 730 senza sostituto precompilato va presentato direttamente all’Agenzia delle Entrate ovvero a un Caf o a un professionista abilitato;
  • quello ordinario va presentato a un Caf o a un professionista abilitato.

In tutte e due le situazioni, nelle informazioni relative al contribuente va indicata la lettera “A” nella casella “730 senza sostituto” e nel riquadro “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio” va barrata la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”.

Se dalla dichiarazione emerge un credito, il rimborso viene erogato dall’Agenzia delle Entrate; se, invece, emerge un debito, il pagamento viene effettuato tramite F24.

730 senza sostituto, ultime novità nella Riforma Fiscale

Sull’obbligatorietà del modello senza sostituto, in data 23 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale con il quale interviene per semplificare e razionalizzare le norme in materia di adempimenti tributari.

Tale decreto, approvato in via preliminare, mette a regime la possibilità di presentare il 730 senza sostituto anche per chi ha un datore di lavoro che può effettuare i conguagli. La norma entrerà in vigore solo dopo la sua approvazione definitiva.

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