Close Menu
Lavoro e Diritti
  • 📢 Notizie
    • Leggi, normativa e prassi
    • Sentenze Lavoro
    • ABC Lavoro
    • Soldi e Diritti
    • Fisco e Tasse
    • Pensioni Oggi
    • Lavoro, concorsi e carriera
    • Pubblico Impiego
    • Impresa
  • 📚 Guide
  • 📺 Video
  • 🧰 Risorse
    • La Posta di Lavoro e Diritti
    • Blog, il Futuro del Lavoro
    • Newsletter & Social
    • Glossario

Lavoro e Diritti risponde gratuitamente ai tuoi dubbi su: lavoro, pensioni, fisco, welfare.

Lavoro e Diritti
  • 📢 Notizie
    • Leggi, normativa e prassi
    • Sentenze Lavoro
    • ABC Lavoro
    • Soldi e Diritti
    • Fisco e Tasse
    • Pensioni Oggi
    • Lavoro, concorsi e carriera
    • Pubblico Impiego
    • Impresa
  • 📚 Guide
  • 📺 Video
  • 🧰 Risorse
    • La Posta di Lavoro e Diritti
    • Blog, il Futuro del Lavoro
    • Newsletter & Social
    • Glossario
Iscriviti
Lavoro e Diritti
Iscriviti
  • 📢 Notizie
  • 📚 Guide
  • 📺 Video
  • ✉️ Posta
Home»Leggi, normativa e prassi»Conciliazione vita lavoro e sgravi contributivi, approfondimento

Conciliazione vita lavoro e sgravi contributivi, approfondimento

Irshad Francesca Shaukat Riccaboni14 Ottobre 20173 Mins Read
Condividi Facebook WhatsApp Telegram Twitter LinkedIn Email

Approfondimento sugli sgravi contributivi in tema di conciliazione vita lavoro come da Decreto interministeriale del 12 settembre 2017.

>> Entra nel Canale WhatsApp di Lavoro e Diritti
Sgravi contributivi conciliazione vita – lavoro, domanda entro il 15 settembre

Lo scorso 12 settembre Il Ministero del Lavoro di concerto con il Ministro delle Finanze ha siglato il Decreto Interministeriale, recante “Conciliazione vita lavoro: sgravi contributivi”.

Questa nuova agevolazione rientra in riferimento a quanto previsto dall’Art. 25 del Job Act D. Lgs. 80/2015, riconoscendo sgravi contributivi ai datori di lavoro privati, i cui C.C.N.L. di riferimento, abbiano previsto Istituti di conciliazione tra vita professionale ed attività lavorativa. La misura rientra nei fondi stanziati con l’obiettivo di incentivare la Contrattazione di secondo livello.

Conciliazione vita lavoro: sgravi contributivi

La chiave per accedere al beneficio resta quindi l’introduzione di misure di conciliazione vita lavoro:

  • attraverso accordi di carattere territoriale o aziendale;
  • sottoscritti e depositati in via telematica presso le ITL di competenza tra il 1^gennaio 2017 ed il 31 agosto 2018.

Sottolineando il fatto che la contrattazione collettiva aziendale possa recepire ma non sostituire l’accordo territoriale.

Sembra pertanto di difficile attuazione da parte di piccole aziende senza rappresentanze sindacali interne, introdurre sistemi di bilanciamento “vita-lavoro” in modo unilaterale. Si rende quindi necessario anche l’accordo con le organizzazioni sindacali territoriali, comportando lo scoraggiamento da parte di molti datori di lavoro.

Leggi anche: Sgravi contributivi per misure di conciliazione vita-lavoro

Il Decreto Interministeriale individua tre aree di intervento:

  • genitorialità (estensione temporale congedi familiari);
  • flessibilità organizzativa (smart working e telelavoro);
  • welfare aziendale (per per l’acquisto di servizi di time saving) che dispongano un carattere “innovativo” rispetto a quanto previsto dai C.C.N.L. di riferimento.

Conciliazione vita lavoro e altri istituti

Sembra quindi che sul tema del Welfare Aziendale venga a crearsi una sovrapposizione dei benefici erogati sotto forma di beni e servizi, senza imposizione contributiva e fiscale, come previsto dagli Artt. 51, 12 e 100 del Tuir. Come del resto, anche la modalità di esecuzione della prestazione lavorativa in forma “Smart” prevede già per i Datori di Lavoro privati l’accesso ad una tassazione agevolata.

Occorre fare chiarezza poiché il beneficio del Decreto in analisi sembra poter offrire più agevolazioni su un singolo Istituto. Differentemente da quanto accada dal Premio di Produzione, si evidenzia che l’indirizzo sia rivolto non al singolo intervento, bensì all’intera retribuzione imponibile ai fini previdenziali annuale che il Datore di Lavoro deve presentare all’INPS, non precludendo perciò il cumulo con altri sgravi in essere.

Ad esempio i buoni welfare spendibili per servizi di baby sitting, deducibili totalmente ai fini dell’Art. 100 Tuir ed esenti da qualsiasi imposizione per il lavoratore, potrebbero così godere dell’ulteriore sgravio del 5% sulla Retribuzione imponibile dichiarata, riconosciuto una tantum per ogni singolo lavoratore nel biennio 2017-2018.

Nessun articolo correlato

Conciliazione lavoro famiglia
Cerca nel sito

Lavoro e Diritti risponde gratuitamente ai tuoi dubbi su: lavoro, pensioni, fisco, welfare.

Logo Lavoro e Diritti Bianco
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Redazione
  • Collabora
  • Privacy Policy
  • Cookie
  • Archivio
  • Mappa del Sito
Facebook YouTube WhatsApp LinkedIn Telegram TikTok Instagram
  • ABC Lavoro
  • Soldi e Diritti
  • Pensioni Oggi
  • Fisco e Tasse
  • Sentenze
  • Leggi e prassi
  • Lavoro e Concorsi
  • Pubblico Impiego
  • Imprese e PMI
© 2025 Lavoro e Diritti
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Larino al n° 511 del 4 agosto 2018
P. IVA 01669200709

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.