Con la circolare n. 26 del 16 settembre 2024 l’INAIL comunica la rivalutazione annuale degli importi relativi agli indennizzi del danno biologico, con decorrenza dal 1° luglio 2024. Questa misura è stata implementata per garantire che le prestazioni economiche erogate dall’INAIL ai lavoratori infortunati o colpiti da malattie professionali rimangano adeguate rispetto alle variazioni del costo della vita. Ogni anno, infatti, l’importo degli indennizzi viene rivalutato sulla base dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, come rilevato dall’ISTAT.
L’aggiornamento introdotto dalla circolare stabilisce che, per il 2024, la rivalutazione sarà del 5,4%, applicabile a partire dal 1° luglio. In questo articolo, esploreremo cosa si intende per danno biologico, come viene calcolato l’indennizzo e quali sono i dettagli della nuova rivalutazione.
Cos’è il danno biologico
Il danno biologico rappresenta un tipo di lesione che compromette l’integrità psico-fisica di una persona, riducendone la capacità di svolgere le normali attività della vita quotidiana. È una forma di danno che va oltre la mera perdita economica, poiché si concentra sulla qualità della vita della persona. Nel contesto lavorativo, questo danno può derivare da un infortunio sul lavoro o da una malattia professionale che ha lasciato conseguenze permanenti sull’individuo.
A differenza del danno patrimoniale, che copre la perdita di guadagno causata dall’impossibilità di lavorare, il danno biologico si riferisce alle ripercussioni fisiche e psicologiche che l’infortunio ha sull’individuo. Ad esempio, un lavoratore potrebbe essere in grado di tornare al lavoro dopo un infortunio, ma le limitazioni fisiche o psicologiche permanenti potrebbero ridurre la qualità della sua vita e il benessere generale. È proprio per questo motivo che la legge prevede un indennizzo specifico, indipendentemente dalla capacità del lavoratore di guadagnare o meno.
Come si calcola l’indennizzo per danno biologico
L’indennizzo per danno biologico viene calcolato in base a delle tabelle stabilite dall’INAIL, che determinano l’importo da versare sulla base della gravità del danno subito. Il danno biologico viene valutato in percentuale, da un minimo del 6% a un massimo del 100%, dove il 100% rappresenta il massimo livello di invalidità.
In generale, esistono due forme di indennizzo:
- Indennizzo in capitale: questa forma di indennizzo viene corrisposta se il danno biologico subito ha una valutazione inferiore al 16%. In questo caso, l’INAIL eroga una somma una tantum, che viene calcolata in base alla percentuale di danno e all’età del lavoratore. Più giovane è il lavoratore e più alta è la percentuale di danno, maggiore sarà l’indennizzo.
- Indennizzo in rendita: se la valutazione del danno è pari o superiore al 16%, il lavoratore riceve un indennizzo sotto forma di rendita mensile. Questa rendita viene erogata per tutto il resto della vita del lavoratore e tiene conto della gravità del danno, così come dell’età al momento dell’infortunio.
Le tabelle di calcolo dell’INAIL sono state create per garantire un’equa compensazione per i lavoratori danneggiati, tenendo conto della complessità del danno subito e delle ripercussioni a lungo termine sulla vita del lavoratore.
Leggi anche: Malattia professionale: cos’è e come funziona l’indennità INAIL
Calcolo danno biologico
Di seguito un foglio di calcolo del danno biologico (danno biologico di lieve entità, per lesioni fino a 9 punti di invalidità permanente). Importi aggiornati al D.M. 16/07/2024. Foglio di calcolo a cura del sito Avvocato Andreani.
Rivalutazione degli indennizzi per il 2024
Con la circolare INAIL n. 26 del 16 settembre 2024, viene introdotta la rivalutazione degli indennizzi per danno biologico con decorrenza 1° luglio 2024. Questa misura si basa sulla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevata dall’ISTAT. Per l’anno 2024, l’ISTAT ha registrato una variazione dell’indice pari al 5,4%.
La rivalutazione riguarda gli indennizzi in capitale e i ratei di rendita maturati dal 1° luglio 2024. Per gli indennizzi in capitale, la rivalutazione si applica agli importi erogati a seguito di provvedimenti emessi dopo tale data, mentre per i ratei di rendita si applica solo alla quota che ristora il danno biologico, includendo le rivalutazioni già effettuate negli anni precedenti.
L’incremento del 5,4% si aggiunge alle rivalutazioni precedenti, garantendo così che l’indennizzo resti adeguato rispetto all’inflazione e al crescente costo della vita. I lavoratori che ricevono una rendita mensile vedranno l’adeguamento riflesso nel rateo di dicembre 2024, mentre quelli che riceveranno un indennizzo in capitale per infortuni o malattie professionali verificatesi dopo il 1° luglio 2024 beneficeranno dell’incremento in sede di liquidazione.
Ambito di applicazione della rivalutazione
La rivalutazione si applica a tutti i lavoratori che hanno subito un infortunio o una malattia professionale e che sono stati valutati con un danno biologico. L’incremento sarà corrisposto d’ufficio, secondo le modalità di pagamento consuete dell’INAIL, e verrà accompagnato da un provvedimento di liquidazione elaborato a livello centrale.
Inoltre, in caso di revisione dei postumi o di aggravamento delle condizioni fisiche del lavoratore, la rivalutazione si applica agli importi erogati a partire dal 1° luglio 2024.
Conclusioni
La rivalutazione degli indennizzi per danno biologico è un importante strumento per garantire che i lavoratori danneggiati ricevano un adeguato risarcimento, tenendo conto dell’inflazione e delle variazioni dei prezzi al consumo.
La circolare INAIL n. 26 del 16 settembre 2024 introduce un aumento del 5,4%, che si applica sia agli indennizzi in capitale che ai ratei di rendita dal 1 luglio. Questo meccanismo di adeguamento, introdotto nel 2016, assicura che le prestazioni economiche rimangano in linea con l’evoluzione del costo della vita, garantendo una maggiore tutela per i lavoratori colpiti da infortuni o malattie professionali.
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