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di Daniele Bonaddio - 5 Febbraio 2020
Sale il costo contributivo per i soggetti iscritti alla Gestione separata INPS, per il 2020, infatti, il minimale imponibile contributivo – ossia l’importo minimo annuo sul quale calcolare i contributi – è passato da 15.878 euro a 15.953 euro. Mentre il massimale contributivo è passato da 102.543 euro a 103.055 euro.
Aggiornamento: l’INPS ha rilasciato aliquote, minimali e massimali aggiornati per il calcolo dei contributi gestione separata INPS 2021
Le aliquote contributive, invece, sono state confermate e rispecchiano i valori dello scorso anno. Rimangono immutate anche le aliquote aggiuntive, pari allo:
Lo comunica l’INPS con la circolare numero 12 del 3 febbraio 2020 che alleghiamo a fondo pagina. Di seguito un breve riepilogo della circolare.
Per l’anno 2020, ai collaboratori iscritti alla Gestione separata INPS si applicano le seguenti aliquote:
Con riferimento ai soggetti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie, per l’anno 2020, sia per ai collaboratori e figure assimilate che ai liberi professionisti senza cassa, si applica un’aliquota del 24%.
Passando ai liberi professionisti “senza cassa”, anche per il 2020 – così come per lo scorso anno – si applica l’aliquota del 25,72%. Tuttavia, nonostante la percentuale dei contributi non è variata, si modifica invece l’ammontare dei contributi da versare annualmente. Infatti, come anticipato, l’imponibile minimo da prendere in considerazioni ai fini del calcolo dei contributi è pari a 15.953 euro (lo scorso anno era pari a 15.710).
Di conseguenza, affinché i liberi professionisti “senza cassa” vedano accreditarsi un anno intero di contributi, devono versare 4.103,11 euro.
In riferimento alla ripartizione dell’onere contributivo, essa è diversa in base alle particolari caratteristiche del lavoratore stesso. In particolare:
Nel primo caso, l’obbligo del versamento dei contributi è in capo all’azienda committente, che deve eseguire il pagamento entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettiva corresponsione del compenso, tramite il modello “F24” telematico.
Leggi anche: Gestione separata INPS non residenti: chiarimenti sull’obbligo contributivo
Nel secondo caso, invece, il versamento deve essere eseguito direttamente dal soggetto in questione, con modello F24 telematico nelle date delle scadenze fiscali previste per il pagamento delle imposte sui redditi, che prevedono il meccanismo del saldo e acconti.
Si ricorda, inoltre, che tale categoria di lavoratori – a differenza delle altre – conserva la facoltà di applicare in fattura una rivalsa del 4%.
Per l’anno 2020, i contributi annui minimi da versare sono i seguenti:
Il massimale contributivo passa da 102.543 euro a 103.055 euro
Alleghiamo infine il testo della circolare INPS in oggetto.