Il cedolino della pensione di dicembre 2025 è finalmente disponibile, e per milioni di pensionati rappresenta la mensilità più attesa dell’anno. Non solo perché contiene la tredicesima, ma perché spesso è proprio questo pagamento a dare una boccata d’ossigeno prima delle feste.
Quest’anno, però, c’è anche un dettaglio importante: l’anticipo del pagamento per i correntisti BancoPosta, che arriverà prima del previsto. E non è un “privilegio natalizio”, ma una conseguenza di come cade il calendario.
Se vuoi capire cosa c’è dentro il cedolino di dicembre e soprattutto quando arriveranno i soldi sul conto, qui trovi la spiegazione più semplice possibile.
Il cedolino pensione di dicembre è online: cosa contiene davvero quello di dicembre
Il cedolino di dicembre è quasi sempre più alto del solito perché concentra diverse voci aggiuntive che si sommano alla pensione mensile ordinaria. È il mese in cui l’INPS chiude i conti dell’anno e inserisce importi che non compaiono nelle altre undici mensilità. Ecco, in pratica, cosa trovi nel cedolino di dicembre 2025.
La tredicesima
È l’elemento più atteso: viene aggiunta automaticamente alla pensione ed è ciò che fa crescere maggiormente l’importo finale. Non richiede domande e non ha requisiti particolari: spetta a tutti i pensionati che ne hanno diritto per legge.
I conguagli
Dicembre è il mese in cui l’INPS sistema eventuali differenze maturate durante l’anno. Se hai versato più del dovuto o hai diritto a un rimborso fiscale, lo trovi qui. Se invece c’è stato un errore a tuo favore nei mesi precedenti, l’istituto può recuperare l’importo. È una voce che può far aumentare o diminuire la rata finale.
L’importo aggiuntivo di 154,94 euro
Non è un bonus natalizio, né spetta a tutti. È un’integrazione riservata ai pensionati con trattamenti minimi da lavoro che rispettano determinati limiti di reddito. Se rientri nei requisiti, la somma viene aggiunta in automatico.
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La quattordicesima “di dicembre”
La quattordicesima di solito arriva a luglio, ma chi compie 64 anni dopo il 30 giugno la riceve proprio a dicembre. Anche qui serve rispettare i requisiti reddituali previsti.
I rimborsi del 730
Se il rimborso fiscale non è stato pagato nei mesi scorsi, l’INPS lo accredita nella mensilità di dicembre. È il periodo in cui finiscono molti arretrati o posizioni non elaborate in tempo.
Cosa invece non troverai nella pensione di dicembre
Molti restano sorpresi nel vedere che le addizionali regionali e comunali non ci sono. È normale: vengono trattenute da gennaio a novembre, quindi a dicembre spariscono.
L’IRPEF ordinaria invece rimane, e sarà l’ultima prima delle nuove aliquote del 2026.
La domanda più attesa: quando arriva il pagamento di dicembre 2025?
La data ufficiale fissata da INPS è lunedì 1 dicembre 2025.
Fin qui sembrerebbe tutto semplice. Ma il calendario quest’anno crea una particolarità molto interessante.
Perché i titolari di BancoPosta riceveranno la pensione in anticipo
Il 30 novembre cade di domenica. E quando questo succede, il flusso INPS viene contabilizzato prima del previsto.
Risultato?
I titolari di conto corrente BancoPosta vedono la pensione già sabato 29 novembre 2025.
Non è magia, non è un regalo e non è un bonus: è un anticipo strutturale che Poste Italiane applica solo ai suoi correntisti.
L’accredito può diventare visibile dal tardo pomeriggio, e in molti casi l’importo risulta anche prelevabile.
Chi non riceve alcun anticipo
Se hai uno di questi strumenti, la data resta quella ufficiale:
- PostePay
- Libretto postale
- Libretto Smart
- Carta libretto
- Qualsiasi conto bancario (Intesa, Unicredit, BPER, ecc.)
Per tutti loro, la pensione arriva 1° dicembre, senza eccezioni.
In sintesi: cosa devi aspettarti
Se hai un conto BancoPosta: pensione disponibile dal 29 novembre 2025.
Se hai un altro conto o uno strumento postale diverso dal conto corrente: pensione erogata il 1 dicembre 2025.
Il cedolino include tredicesima, eventuali conguagli, importo aggiuntivo di 154,94 euro (se spettante) e possibili rimborsi fiscali.
Perché questa mensilità è così importante
Dicembre è un punto di arrivo: chiude l’anno fiscale, porta la tredicesima, sistema i ricalcoli e anticipa il passaggio alle nuove regole IRPEF del 2026.
Per molti pensionati, è la mensilità che permette di affrontare più serenamente le spese di fine anno.

Come accedere al cedolino della pensione
Per visualizzare il cedolino della pensione basta entrare nel Fascicolo Previdenziale del Cittadino tramite il sito INPS. L’accesso avviene con SPID, CIE o CNS: una volta effettuato il login, si apre il menu dedicato alle prestazioni personali.
Da qui è sufficiente selezionare la voce “Cedolini pensione, pagamenti e servizi” e scegliere il mese di interesse, in questo caso dicembre 2025. La consultazione è immediata e permette di vedere importo netto, dettaglio delle voci, conguagli, rimborsi e trattenute.
Chi usa lo smartphone può accedere anche tramite l’app INPS Mobile, dove il cedolino è disponibile nella sezione “Prestazioni”.
Cosa fare in caso di errori, mancanze o incongruenze
Se nel cedolino compaiono importi anomali, voci mancanti o trattenute che non tornano, il primo passo è confrontare i dati con i mesi precedenti per capire se si tratta di un ricalcolo previsto.
Se l’anomalia resta, la soluzione migliore è aprire una segnalazione direttamente all’INPS tramite il servizio online “INPS Risponde”, oppure contattare il Contact Center al numero 803 164 (gratuito da fisso) o 06 164 164 da cellulare.
In alternativa, è possibile rivolgersi a un patronato, che può verificare rapidamente la posizione contributiva e inoltrare eventuali richieste di rettifica.
Agire subito è importante: eventuali errori possono essere corretti sulla mensilità successiva, evitando ritardi o trattenute ingiustificate.
