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Home»Pensioni Oggi»Collaboratori INPS: stop ai contributi oltre il limite 2025. Ecco cosa sapere

Collaboratori INPS: stop ai contributi oltre il limite 2025. Ecco cosa sapere

Antonio Maroscia22 Maggio 20253 Mins Read
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Dal 2025 alert INPS ai parasubordinati che superano il massimale per evitare contributi non dovuti. Scopri la novità.

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gestione separata inps
gestione separata inps

Dal mese di maggio 2025, l’INPS introduce un’importante novità per i lavoratori iscritti alla Gestione Separata: un sistema automatico di avviso al raggiungimento del massimale contributivo annuo. La misura, resa nota con il messaggio n. 1561 del 19 maggio 2025, nasce con l’obiettivo di semplificare la gestione previdenziale dei collaboratori e prevenire versamenti contributivi non dovuti.

La comunicazione proattiva sarà inviata direttamente tramite il portale MyINPS ai lavoratori che, in base alle denunce Uniemens trasmesse dai committenti, hanno superato il limite annuo di reddito soggetto a contribuzione. Una misura attesa da tempo, che mira a ridurre gli errori e a facilitare eventuali rimborsi di contributi eccedenti.

Il massimale nella Gestione Separata

Come noto, la Gestione Separata INPS prevede un sistema contributivo con soglie ben precise: un minimale, al di sotto del quale i contributi non coprono l’intero periodo assicurativo, e un massimale oltre il quale non è più dovuta alcuna contribuzione. Per l’anno 2025, il massimale è fissato a 120.607 euro.

Raggiunto questo importo, i compensi ulteriori non generano obblighi previdenziali, né danno diritto a maggiori benefici pensionistici. Il superamento del massimale, dunque, rappresenta un vero e proprio tetto oltre il quale il versamento dei contributi diventa inutile.

Cosa prevede il nuovo sistema di allerta INPS

A partire da maggio 2025, l’INPS invierà un’apposita comunicazione informativa ai lavoratori parasubordinati il cui reddito, secondo i dati trasmessi dai committenti tramite Uniemens, ha raggiunto il massimale. Il messaggio verrà recapitato tramite il servizio MyINPS.

Il contenuto della comunicazione non è solo informativo: il lavoratore sarà invitato ad avvisare tempestivamente i propri committenti, affinché cessino l’applicazione della contribuzione previdenziale su eventuali ulteriori compensi.

Contributi versati oltre il massimale: come richiedere il rimborso

Nel caso in cui, per errore o per mancanza di tempestiva comunicazione, siano già stati versati contributi oltre il limite previsto, l’INPS prevede un meccanismo di rimborso a partire dall’anno successivo.

Terminate le verifiche sulle denunce Uniemens e accertati i dati relativi a compensi imponibili e aliquote, l’INPS metterà a disposizione le somme versate in eccesso, che potranno essere recuperate tramite apposita istanza di rimborso. Anche in questa fase, il lavoratore riceverà una comunicazione con tutti i dettagli, così come i committenti eventualmente coinvolti.

Chi è interessato dal nuovo servizio INPS

Il sistema di allerta riguarda tutti i soggetti iscritti alla Gestione Separata con obbligo contributivo, in particolare collaboratori coordinati e continuativi e professionisti senza cassa. Non rientrano nel calcolo del massimale altri redditi derivanti, ad esempio, da lavoro dipendente o da attività soggette ad altre gestioni previdenziali (artigiani, commercianti, ecc.).

È utile ricordare che il massimale si applica non solo all’aliquota principale IVS (33%), ma anche alle aliquote aggiuntive previste per maternità, assegni per il nucleo familiare, degenza ospedaliera, malattia e Dis-Coll.

Conclusioni

L’INPS compie un passo concreto verso la semplificazione del rapporto con i lavoratori autonomi e collaboratori, offrendo uno strumento utile per evitare errori e inutili versamenti. Il consiglio, per chi opera nella Gestione Separata, è di controllare regolarmente le comunicazioni su MyINPS e, in caso di superamento del massimale, intervenire subito informando i committenti.

Un piccolo gesto che può evitare problemi futuri e, soprattutto, la necessità di attivare lunghe procedure di rimborso. La previdenza, in fondo, è anche una questione di attenzione e puntualità.

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