È ufficiale: con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 208 dell’8 settembre 2025, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Decreto del Presidente della Repubblica dell’8 agosto 2025, che autorizza il Ministero dell’Istruzione e del Merito a procedere a un imponente piano di assunzioni a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2025/2026.
Si tratta di un passaggio fondamentale per ridurre il precariato e garantire maggiore stabilità al personale scolastico, con ricadute dirette anche sulla qualità della didattica e sulla continuità educativa per studenti e famiglie.
Assunzioni Scuola, ecco i numeri
Il decreto autorizza il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad assumere, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, un totale di oltre 65.000 nuove unità di personale. Nel dettaglio:
- 347 dirigenti scolastici;
- 48.504 docenti;
- 44 unità di personale educativo;
- 6.022 insegnanti di religione cattolica;
- 10.348 addetti ATA (amministrativi, tecnici e ausiliari).
Un intervento che mira a coprire gran parte delle necessità del sistema scolastico e a stabilizzare figure oggi spesso costrette a contratti a termine.
Gli obiettivi del piano
Il maxi-piano di assunzioni risponde a tre esigenze principali:
- Riduzione del precariato, che da anni rappresenta un nodo critico per il mondo della scuola.
- Rafforzamento dell’inclusione, con una particolare attenzione ai docenti di sostegno.
- Migliore organizzazione degli istituti, grazie alla stabilizzazione di dirigenti e personale ATA.
Perché questa misura è importante
L’obiettivo principale del piano è duplice: da un lato ridurre l’incidenza dei contratti a termine, dall’altro assicurare la continuità didattica. Troppe volte, infatti, gli studenti hanno dovuto fare i conti con cambi di insegnanti in corso d’anno o con carenze di personale.
Stabilizzare i docenti e il personale ATA significa migliorare la qualità del servizio scolastico, offrire più sicurezza ai lavoratori e garantire ai ragazzi un percorso educativo più lineare e strutturato.
I prossimi passaggi
Con l’autorizzazione formale, la palla passa ora al Ministero dell’Istruzione e del Merito, che dovrà predisporre i bandi e definire le modalità di reclutamento. Saranno utilizzate graduatorie già esistenti e, laddove necessario, saranno indetti nuovi concorsi.
Gli aspiranti docenti e ATA dovranno quindi prestare attenzione ai prossimi mesi, perché è proprio in questo periodo che saranno pubblicati i bandi e stabiliti i calendari delle prove o delle procedure di scorrimento delle graduatorie.
Uno sguardo al futuro
Questo maxi-piano non è solo un intervento numerico, ma rappresenta una scelta politica precisa: investire sul capitale umano della scuola. Dopo anni di precarietà e di rinvii, la decisione di autorizzare oltre 60.000 assunzioni manda un segnale forte e concreto.
Resta ora da capire se si tratterà di un’iniziativa isolata o se sarà il primo tassello di un percorso più ampio per rinnovare e rafforzare l’intero comparto scolastico.
Conclusione
Con oltre 65.000 nuove assunzioni a tempo indeterminato, il piano rappresenta uno degli interventi più significativi degli ultimi anni per il settore scolastico. Una scelta che non solo offre maggiori certezze ai lavoratori, ma rafforza l’intero sistema educativo, assicurando continuità e qualità alle nuove generazioni.
📌 Fonte: Ministero dell’Istruzione e del Merito