Close Menu
Lavoro e Diritti
  • 📢 Notizie
    • Leggi, normativa e prassi
    • Sentenze Lavoro
    • ABC Lavoro
    • Soldi e Diritti
    • Fisco e Tasse
    • Pensioni Oggi
    • Lavoro, concorsi e carriera
    • Pubblico Impiego
    • Impresa
  • 📚 Guide
  • 📺 Video
  • 🧰 Risorse
    • La Posta di Lavoro e Diritti
    • Blog, il Futuro del Lavoro
    • Newsletter & Social
    • Glossario

Lavoro e Diritti risponde gratuitamente ai tuoi dubbi su: lavoro, pensioni, fisco, welfare.

Lavoro e Diritti
  • 📢 Notizie
    • Leggi, normativa e prassi
    • Sentenze Lavoro
    • ABC Lavoro
    • Soldi e Diritti
    • Fisco e Tasse
    • Pensioni Oggi
    • Lavoro, concorsi e carriera
    • Pubblico Impiego
    • Impresa
  • 📚 Guide
  • 📺 Video
  • 🧰 Risorse
    • La Posta di Lavoro e Diritti
    • Blog, il Futuro del Lavoro
    • Newsletter & Social
    • Glossario
Iscriviti
Lavoro e Diritti
Iscriviti
  • 📢 Notizie
  • 📚 Guide
  • 📺 Video
  • ✉️ Posta

Rinnovo CCNL Enti Locali, ci siamo: aumenti fino a 160 euro e arretrati da 2.000 euro per questi dipendenti pubblici

Antonio Maroscia5 Novembre 20255 Mins Read
Condividi Facebook WhatsApp Telegram Twitter LinkedIn Email

Aumenti fino a 160 euro al mese e arretrati fino a 2.000 euro per 430mila dipendenti pubblici con il rinnovo del CCNL Funzioni Locali.

>> Vai al Canale WhatsApp di Lavoro e Diritti

rinnovo contratto enti locali 2022–2024
Indice:
  • Aumenti in busta paga fino a 160 euro al mese
  • Aumenti stipendiali livello per livello
  • Settimana corta e lavoro agile regolamentato
  • Maggiori opportunità di carriera e nuove tutele
  • Impatto reale sullo stipendio e prossimi passi
  • Cosa cambia dal 2026 per i dipendenti degli enti locali

Dopo mesi di trattative, è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Funzioni Locali relativo al triennio 2022–2024. L’intesa, che riguarda circa 430.000 lavoratori di Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane, introduce significativi aumenti retributivi e una serie di novità organizzative che cambieranno il modo di lavorare nella Pubblica Amministrazione locale.

L’obiettivo del nuovo CCNL è duplice: da un lato, riconoscere un adeguamento salariale dopo anni di blocchi e inflazione crescente; dall’altro, favorire maggiore flessibilità e benessere lavorativo, attraverso strumenti come la settimana corta e lo smart working regolamentato.

Aumenti in busta paga fino a 160 euro al mese

L’aumento medio previsto dal nuovo contratto è di circa 140 euro lordi al mese, che potrà arrivare fino a 160 euro a seconda dell’inquadramento. L’incremento sarà applicato su 13 mensilità e verrà accompagnato da un conguaglio per gli arretrati del triennio 2022–2024, che potrà raggiungere i 2.000 euro per ogni dipendente.

Le nuove tabelle retributive entreranno in vigore a seguito della firma definitiva e della registrazione da parte degli organi di controllo. Se l’iter sarà completato entro fine anno, gli aumenti dovrebbero riflettersi in busta paga a partire da gennaio 2026.

Aumenti stipendiali livello per livello

Gli incrementi del nuovo contratto non sono uguali per tutti. Variano in base al livello di inquadramento e alla posizione economica del dipendente. Nella tabella seguente riportiamo un riepilogo elaborato a partire dai dati della piattaforma unitaria CGIL-CISL-UIL, che consente di visualizzare gli arretrati medi e la differenza mensile lorda prevista per ogni categoria.

Livello Arretrati

triennio (€)

Differenza

mensile (€)

A1 1.475,59 +111,99
A2 1.475,59 +114,93
A3 1.475,59 +119,50
A4 1.475,59 +123,39
A5 1.475,59 +128,03
B1 1.536,22 +116,59
B3 1.536,22 +129,39
C1 1.726,56 +131,03
C3 1.726,56 +144,32
D1 1.873,40 +142,18
D3 1.873,40 +183,39
D6 1.873,40 +236,13

(I valori intermedi e superiori seguono proporzioni simili, con incrementi medi mensili compresi tra 110 e 250 euro lordi.)

La tabella mette in evidenza come i maggiori beneficiari del rinnovo siano i dipendenti delle categorie più alte, dove l’aumento supera i 230 euro mensili lordi. Gli arretrati, invece, oscillano tra 1.400 e 1.900 euro, in base al livello e alla posizione economica, e verranno corrisposti una tantum nel momento di applicazione del nuovo contratto.

Settimana corta e lavoro agile regolamentato

Una delle principali innovazioni del rinnovo riguarda l’organizzazione del lavoro. Il contratto introduce infatti la possibilità di articolare le 36 ore settimanali su quattro giorni, lasciando libertà ai singoli enti di adottare questa modalità su base volontaria. Si tratta di una misura che mira a migliorare l’equilibrio tra vita privata e professionale, senza ridurre il monte ore complessivo.

Un’altra novità di rilievo è il riconoscimento del buono pasto anche ai lavoratori in smart working. Il contratto stabilisce che il lavoro agile non comporta più la perdita di questo diritto, equiparando chi lavora da casa a chi è in presenza. Inoltre, è previsto un ampliamento delle possibilità di svolgere attività da remoto per chi ha esigenze familiari o di salute, tramite contrattazione integrativa.

Maggiori opportunità di carriera e nuove tutele

Il rinnovo rafforza anche le opportunità di crescita professionale all’interno della Pubblica Amministrazione locale. È stata prorogata fino al 31 dicembre 2026 la possibilità di utilizzare procedure agevolate per i passaggi tra le diverse aree professionali. Inoltre, per gli incarichi di Elevata Qualificazione (EQ), la retribuzione di posizione può ora arrivare fino a 22.000 euro, rispetto ai 18.000 previsti in precedenza.

Sul piano delle tutele, viene introdotta una norma a difesa dei dipendenti che subiscono aggressioni durante lo svolgimento dell’attività lavorativa: in questi casi, l’ente si farà carico delle spese legali. Sono inoltre ampliate le casistiche di assenza retribuita per visite mediche, controlli diagnostici e follow-up, che non saranno più conteggiate nel periodo di comporto.

Impatto reale sullo stipendio e prossimi passi

Dal punto di vista economico, il nuovo contratto rappresenta un adeguamento importante, anche se secondo molti lavoratori l’aumento non compensa pienamente la perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione degli ultimi anni. Resta comunque un segnale positivo di attenzione verso un comparto spesso trascurato, ma essenziale per il funzionamento dei servizi pubblici locali.

Le modalità applicative delle nuove norme – come la settimana corta e il lavoro agile – dipenderanno dalle scelte dei singoli enti e dalla contrattazione decentrata. Non tutte le amministrazioni, quindi, adotteranno le stesse soluzioni.

Cosa cambia dal 2026 per i dipendenti degli enti locali

Con l’entrata in vigore del nuovo CCNL, dal 2026 i lavoratori delle funzioni locali potranno contare su:

  • Aumenti retributivi medi di circa 140–160 euro lordi mensili;
  • Arretrati fino a 2.000 euro relativi al triennio 2022–2024;
  • Settimana corta su base volontaria e con orario invariato;
  • Buoni pasto garantiti anche in smart working;
  • Nuove opportunità di progressione di carriera e incarichi meglio retribuiti;
  • Tutele rafforzate per salute, sicurezza e difesa legale.

Il contratto per il triennio 2022–2024 chiude una fase lunga di negoziazioni e apre la strada alla prossima stagione contrattuale, quella del CCNL 2025–2027, dove l’obiettivo sarà consolidare la modernizzazione del lavoro pubblico, rafforzando il riconoscimento economico e professionale di chi garantisce ogni giorno i servizi essenziali ai cittadini.

Potrebbe interessarti:

  • Cedolino NoiPA Aprile 2025: Aumenti e Arretrati per i dipendenti pubblici
  • Stipendi NoiPA maggio 2025: quando saranno visibili gli importi netti e quando arriva l’accredito
  • Caos NoiPA: il self-service per il taglio del cuneo fiscale è fuori uso! Cosa rischi se non agisci entro il 25 maggio
Google News Icon Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI
Pubblico Impiego
Cerca nel sito

Lavoro e Diritti risponde gratuitamente ai tuoi dubbi su: lavoro, pensioni, fisco, welfare.

Logo Lavoro e Diritti Bianco
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Redazione
  • Collabora
  • Privacy Policy
  • Cookie
  • Archivio
  • Mappa del Sito
Facebook YouTube WhatsApp LinkedIn Telegram TikTok Instagram X (Twitter)
  • ABC Lavoro
  • Soldi e Diritti
  • Pensioni Oggi
  • Fisco e Tasse
  • Sentenze
  • Leggi e prassi
  • Lavoro e Concorsi
  • Pubblico Impiego
  • Imprese e PMI
© 2025 Lavoro e Diritti
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Larino al n° 511 del 4 agosto 2018
P. IVA 01669200709

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.