Il mese di dicembre porta con sé non solo l’atmosfera natalizia, ma anche una consuetudine ormai consolidata per chi percepisce prestazioni economiche: l’anticipo dei pagamenti. L’Assegno di Inclusione (ADI) non fa eccezione e, anche quest’anno, gli accrediti arriveranno prima del solito grazie al calendario delle festività.
Negli ultimi giorni i beneficiari hanno sollevato numerose domande su arretrati, domande sospese, rinnovi e soprattutto sulle novità che la Legge di Bilancio potrebbe introdurre per il 2026. Abbiamo raccolto i punti principali per offrire un quadro chiaro e aggiornato.
Anticipo dei pagamenti di dicembre 2025: quando arriva l’ADI
Anche quest’anno l’INPS sta predisponendo l’anticipo della mensilità di dicembre. Normalmente la ricarica dell’ADI avviene tra il 26 e il 27 del mese, ma a ridosso delle festività l’accredito viene processato prima.
Le date più plausibili, sulla base delle prime lavorazioni, indicano un pagamento tra il 19 e il 20 dicembre, con possibili anticipi ulteriori in alcune sedi territoriali. Si tratta di una prassi già vista negli anni precedenti con il Reddito di Cittadinanza e confermata anche per l’ADI.
Domande sospese poi accolte: quando vengono pagati gli arretrati
Molti utenti hanno visto la propria domanda passare da “sospesa” a “accolta” tra novembre e dicembre. Una volta accolta, però, il pagamento non parte immediatamente: occorre attendere che l’INPS elabori la mensilità successiva.
Gli arretrati verranno erogati a partire da metà dicembre, seguendo il ciclo di lavorazione previsto dall’Istituto. È importante sapere che il recupero avviene una mensilità alla volta e non in un’unica soluzione cumulativa.
Rinnovo dell’ADI: come funzionano i pagamenti tra la prima e la seconda mensilità
Il meccanismo di pagamento dopo il rinnovo genera ancora molta confusione, ma la regola è semplice:
- il primo accredito dopo il rinnovo arriva intorno al 15 del mese successivo alla presentazione della domanda;
- dal mese seguente, la ricarica torna alla scadenza ordinaria tra il 26 e il 27 del mese.
Per dicembre 2025, a causa degli anticipi per Natale, anche chi ha rinnovato l’ADI vedrà la seconda mensilità arrivare con qualche giorno di vantaggio.
Chi ha rinnovato a novembre, invece, riceverà la prima ricarica tra l’11 e il 15 dicembre, con possibilità di anticipo ulteriore.
Aggiornamento ISEE 2026: quando è obbligatorio
Tra le scadenze da tenere d’occhio c’è anche l’aggiornamento dell’ISEE. La regola è la seguente:
- la mensilità di gennaio 2026 verrà pagata con l’ISEE attualmente in vigore (ISEE 2025);
- l’INPS inizierà a controllare l’ISEE a partire da febbraio 2026.
Chi aggiorna il proprio ISEE entro la fine di gennaio non subirà alcuna sospensione. Al contrario, se l’ISEE non risulta aggiornato entro febbraio, i pagamenti possono essere bloccati fino alla presentazione della nuova DSU.
ADI 2026: le novità previste dalla manovra
Il 2026 si apre con alcune possibili modifiche importanti all’Assegno di Inclusione. Alcune di queste misure sono previste nella bozza della Legge di Bilancio e dovranno essere confermate definitivamente.
Ecco cosa cambia — o potrebbe cambiare — per i beneficiari.
Stop al mese di sospensione tra una domanda e l’altra
Uno dei problemi più sentiti nel corso del 2024 e del 2025 è stato il cosiddetto “mese di buco”: alla scadenza dei 18 mesi di ADI, prima del rinnovo era previsto un mese di stop obbligatorio.
La manovra 2026 elimina definitivamente questa pausa, permettendo la continuità del beneficio.
Domanda di rinnovo ADI presentabile in anticipo
Per evitare ulteriori interruzioni nei pagamenti, la nuova normativa consentirà di presentare la domanda di rinnovo in anticipo rispetto alla scadenza dei 18 mesi.
Questo significa che i beneficiari potranno rinnovare la prestazione senza attendere che la precedente si esaurisca, garantendo così un passaggio più fluido e senza ritardi.
Possibile aumento dell’importo medio (+130 euro l’anno)
Sempre nella bozza della manovra è previsto un leggero adeguamento dell’importo dell’ADI, legato all’inflazione. L’incremento stimato è di circa 130 euro l’anno, quindi poco più di 10 euro al mese.
Si tratta di una misura non ancora definitiva: occorre attendere l’approvazione finale della Legge di Bilancio e la successiva circolare INPS.
Nuova soglia ISEE fino a 9.150 euro per alcune prestazioni agevolate
La Legge di Bilancio potrebbe anche innalzare la soglia ISEE per l’accesso ad alcune agevolazioni collegate all’ADI, portandola a 9.150 euro.
Anche in questo caso, parliamo di una misura che necessita di conferma. Se approvata, entrerebbe in vigore nel corso del 2026, non a gennaio.
Possibile esclusione totale della prima casa dall’ISEE: cosa potrebbe cambiare per l’ADI
Tra le ipotesi allo studio per il 2026 c’è anche una modifica rilevante sul fronte ISEE: l’esclusione integrale della prima casa dal calcolo dell’indicatore. Oggi l’abitazione principale viene già considerata in modo attenuato rispetto agli altri immobili, ma la sua eliminazione totale potrebbe avere effetti significativi sia per l’accesso all’Assegno di Inclusione sia per diversi altri bonus collegati.
Se la misura dovesse essere confermata, l’impatto sarebbe duplice:
- un ampliamento della platea dei potenziali beneficiari, poiché molte famiglie superano le soglie ISEE solo per il valore catastale dell’abitazione in cui vivono;
- un possibile ricalcolo degli importi per chi già percepisce l’ADI, con un indicatore più basso che potrebbe tradursi in un aumento della quota spettante.
Anche in questo caso, però, si tratta di una novità non ancora definitiva: sarà necessario attendere l’approvazione finale della Legge di Bilancio e le conseguenti istruzioni dell’INPS.
Calendario pagamenti ADI da gennaio a giugno 2026: attesa per il nuovo prospetto INPS
Come già accaduto lo scorso anno, l’INPS è pronta a pubblicare anche per il 2026 il calendario semestrale dei pagamenti dell’Assegno di Inclusione. Si tratta di un documento molto utile per i beneficiari, perché permette di conoscere con largo anticipo le date di accredito da gennaio a giugno, evitando dubbi o sovrapposizioni con le altre prestazioni.
Il prospetto potrebbe arrivare già nelle prime settimane di dicembre, oppure direttamente a ridosso di gennaio, quando l’Istituto aggiornerà i propri sistemi e i cicli di lavorazione delle prestazioni. L’esperienza del 2025 lascia pensare che il calendario verrà diffuso in tempi brevi, così da garantire maggiore trasparenza e consentire alle famiglie di programmare con precisione entrate e spese dei primi mesi dell’anno.
Non appena il nuovo calendario sarà disponibile, potrà essere consultato sia dal sito INPS che tramite il fascicolo previdenziale o l’app mobile.
Cosa aspettarsi da qui a gennaio
Tra anticipi, arretrati, rinnovi e nuove regole, le prossime settimane saranno particolarmente intense. I punti chiave:
- pagamenti anticipati tra il 19 e il 20 dicembre;
- arretrati in arrivo da metà dicembre per le domande sbloccate;
- rinnovi con primo pagamento intorno al 15 del mese successivo;
- nessun mese di stop nel 2026 (se la manovra sarà approvata);
- richiesta di rinnovo ADI presentabile in anticipo;
- nuovi importi e nuove soglie ISEE possibili solo dopo il via libera definitivo della Legge di Bilancio.
La situazione è in evoluzione e sarà aggiornata non appena l’INPS pubblicherà i calendari e le circolari attuative.
