Come da calendario Inps si avvicinano le date di pagamento della mensilità di novembre dell’Assegno di Inclusione che arrivano in un momento carico di attese. Da un lato c’è, come detto, il calendario dei pagamenti, che per questo mese prevede due ricariche anticipate rispetto alle date ufficiali.
Dall’altro c’è la manovra economica in fase di conversione, con novità molto attese dalle famiglie: l’eliminazione del mese di stop tra un ciclo e l’altro dell’ADI, prevista dal 2026 e possibili cambiamenti nel calcolo Isee che potrebbero portare ad un aumento della platea dei beneficiari. Misure che promettono maggiore continuità e meno incertezze nei periodi di rinnovo e un aumento dei destinatari della misura.
Molti lettori ci scrivono ogni mese sulle difficoltà, i ritardi e le lavorazioni straordinarie. Chi vive l’ADI sa bene quanto una mancata ricarica, soprattutto se senza spiegazioni, possa destabilizzare il bilancio familiare. Per questo vale la pena fare chiarezza, con un taglio pratico e vicino a chi attende il pagamento.
Novità dalla manovra: addio al mese di stop dal 2026 e calcolo Isee diverso
Il testo della manovra è stato bollinato e ha iniziato il suo percorso parlamentare. Modifiche e ritocchi sono possibili, ma non dovrebbero toccare un punto particolarmente importante per i beneficiari dell’ADI: la cancellazione del mese di stop tra un ciclo e un altro del beneficio.
Oggi, alla fine dei 18 mesi, è previsto un mese di sospensione prima del rinnovo. Dal 2026 questa pausa dovrebbe scomparire, consentendo un passaggio più lineare da un periodo all’altro. Una decisione che potrebbe evitare le interruzioni e garantire maggiore stabilità ai nuclei più fragili.
Un altro fronte da seguire sarà quello della riforma ISEE. Le nuove scale di equivalenza e l’esclusione totale della prima casa dal calcolo potrebbero influire sia sulla platea dei beneficiari sia sugli importi riconosciuti. È un tema che seguiremo passo dopo passo, perché potrà incidere sulla vita concreta delle famiglie.
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Carichi di cura: perché molti attendono ancora
Molti percettori continuano a segnalare la mancata erogazione della quota per i carichi di cura, nonostante rientrino nei requisiti. Va ricordato che la maggiorazione viene riconosciuta in automatico, anche quando non è indicata nella domanda, e che gli errori o i ritardi di fine anno non sono rari.
Quando ciò accade, l’ente previdenziale di norma effettua un conguaglio nelle mensilità successive. Proprio per questo alcuni beneficiari che non hanno ricevuto l’importo aggiuntivo nei mesi scorsi potrebbero vederlo arrivare con le nuove lavorazioni.
Pagamenti ADI di novembre 2025: doppia ricarica in anticipo
Il calendario di questo mese è più semplice del solito, nella speranza che non si verifichino i classici ritardi a cui purtroppo molti sono abituati.
Ricarica anticipata di metà mese
- data prevista da calendario: 15 novembre
- arrivo previsto: 14 novembre
- lavorazione: 13 novembre
Ricarica ordinaria di fine mese
- data prevista da calendario: 27 novembre
- arrivo previsto: 26 novembre
- lavorazione: 25 novembre
Non è raro, però, che alcune famiglie restino senza lavorazione pur avendo diritto alla mensilità. È quanto accaduto a ottobre: molte persone sono rimaste senza pagamento e solo lavorazioni straordinarie successive hanno permesso di recuperare arretrati anche di mesi.
Per chi a ottobre non ha ricevuto nulla, il vero appuntamento diventa quindi la ricarica del 14 novembre, con lavorazione il 13.

Tredicesima e mensilità aggiuntive: chiarimento definitivo
Ogni anno, quando si avvicina novembre, torna una domanda ricorrente: ci sarà la tredicesima sull’Assegno di Inclusione?
Non solo per l’ADI: questa domanda arriva puntualmente per tutti gli aiuti economici, dalla NASpI alla DIS-COLL, e ancora prima per il Reddito di Cittadinanza. È comprensibile, perché la mensilità aggiuntiva di dicembre rappresenta da sempre un sollievo per molte famiglie.
Ma è importante ribadirlo con chiarezza: l’ADI non prevede alcuna tredicesima, né altre mensilità extra. L’assegno viene erogato per dodici mensilità l’anno e non esiste alcuna forma di pagamento aggiuntivo nel periodo natalizio.
Anzi, spesso accade l’opposto: ci sono mesi in cui alcuni beneficiari restano senza ricarica per errori di sistema o lavorazioni non avviate. E solo successivi interventi straordinari consentono di recuperare gli importi mancanti.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Il mese di novembre segna un crocevia importante: arrivano due ricariche anticipate e si aprono i primi scenari concreti sulla manovra. L’eliminazione del mese di stop dal 2026 è una promessa di maggiore continuità, mentre la riforma ISEE potrà ridefinire platea e importi.
Continueremo a monitorare il calendario dei pagamenti, le lavorazioni straordinarie e gli sviluppi legislativi per offrire informazioni chiare e utili a chi vive l’ADI ogni mese. Dietro ogni ricarica, ogni ritardo o mancata lavorazione c’è una famiglia in attesa: è a loro che rivolgiamo questo lavoro di aggiornamento quotidiano.
