Dal 2025 il Bonus Asilo Nido cambia volto. Con la circolare INPS n. 123 del 5 settembre 2025, pubblicata l’8 settembre, l’Istituto ha chiarito importanti aggiornamenti normativi e regolamentari che vanno a incidere direttamente sulle famiglie che usufruiscono di questo contributo.
La misura, già molto apprezzata per il sostegno alle rette di frequenza dei più piccoli, viene ora estesa a nuove tipologie di strutture educative e introduce una semplificazione importante: le domande avranno validità pluriennale a partire dal 2026. In questo modo, il bonus diventa non solo più inclusivo, ma anche più semplice da richiedere e gestire.
Bonus Asilo Nido 2025: cosa cambia
Fino al 2024, il contributo era riconosciuto esclusivamente per le rette di asili nido pubblici e privati autorizzati. Con le nuove regole, invece, si amplia l’elenco delle strutture educative che danno diritto al beneficio. Questo cambiamento recepisce le modifiche introdotte dall’articolo 6-bis del decreto-legge n. 95/2025, convertito dalla legge n. 118/2025, che ha fornito un’interpretazione autentica delle norme precedenti e ha aggiornato l’ambito applicativo del bonus.
Le strutture ammesse al contributo
Dal 2025, il bonus non riguarda più soltanto gli asili nido tradizionali, ma anche:
- Micronidi per bambini dai 3 ai 36 mesi;
- Sezioni primavera per bambini dai 24 ai 36 mesi;
- Servizi integrativi autorizzati, come:
- spazi gioco per bambini,
- servizi educativi domiciliari,
- centri per bambini e famiglie, se e solo se riconosciuti come servizi educativi abilitati dalle normative regionali.
Si tratta di un ampliamento importante, che permette a molte famiglie di accedere al contributo anche se non utilizzano il “nido classico”. Tutte le strutture devono comunque essere autorizzate secondo la normativa regionale in materia di servizi educativi per l’infanzia, per garantire standard di qualità e sicurezza.
Le spese escluse
Restano invece escluse dal rimborso le spese sostenute per servizi che non rientrano nell’educazione della prima infanzia. Tra questi:
- servizi ricreativi,
- pre-scuola e post-scuola,
- centri per bambini e famiglie intesi solo come luoghi di socializzazione con un adulto accompagnatore.
In altre parole, il bonus non coprirà attività di semplice custodia o ludiche, ma solo quelle con una finalità educativa certificata. Questo punto è cruciale per distinguere il contributo da altre forme di sostegno, puntando chiaramente sulla qualità del percorso educativo.
Domande con validità pluriennale
Un’altra novità di rilievo riguarda la gestione delle domande. A partire dal 1° gennaio 2026, le richieste presentate e accolte avranno validità automatica per gli anni successivi, fino al compimento dei tre anni del bambino.
Per i genitori questo significa una vera e propria semplificazione burocratica: non sarà più necessario presentare una nuova istanza ogni anno, ma basterà effettuare la prenotazione delle mensilità per ciascun anno solare e allegare la documentazione richiesta.
In sintesi:
- per gli asili privati sarà necessario allegare almeno una ricevuta di pagamento della retta;
- per gli asili pubblici che prevedono il pagamento posticipato sarà sufficiente l’iscrizione o l’inserimento in graduatoria;
- in caso di impossibilità di frequenza dovuta a gravi patologie croniche, servirà l’attestazione del pediatra di libera scelta.
Questa ultrattività delle domande ridurrà tempi e adempimenti per le famiglie, che potranno contare su una maggiore continuità del sostegno economico.
Riesame delle domande 2025
Le Strutture INPS hanno ricevuto indicazioni di riesaminare le domande presentate nel 2025 alla luce delle nuove disposizioni. In pratica, se una domanda era stata respinta perché riferita a strutture non incluse nel vecchio perimetro, potrà ora essere accolta se rientra tra quelle riconosciute come valide.
Questa revisione rappresenta un’opportunità importante per chi si era visto negare il contributo: la platea dei beneficiari potrebbe infatti ampliarsi già a partire dalle domande relative al 2025.
Perché queste novità sono importanti
Gli aggiornamenti al Bonus Asilo Nido 2025 rappresentano un passo avanti significativo. Da un lato, riconoscono la varietà dei servizi educativi esistenti sul territorio, includendo realtà come i micronidi e le sezioni primavera. Dall’altro, introducono una gestione più snella e duratura delle domande, riducendo la burocrazia e semplificando la vita delle famiglie.
In un Paese dove conciliare lavoro e famiglia resta una delle sfide più complesse, queste modifiche si traducono in un aiuto concreto e in una maggiore certezza di sostegno economico.
Allegati e approfondimenti
Per chi desidera leggere i documenti ufficiali, mettiamo a disposizione gli allegati pubblicati dall’INPS:
- Circolare INPS n. 123 del 5 settembre 2025 – Bonus Asilo Nido
- Comunicato stampa INPS dell’8 settembre 2025 – Bonus Asilo Nido
Si tratta delle fonti ufficiali che chiariscono nel dettaglio tutte le novità normative e operative introdotte a partire dal 2025.