In arrivo una delle misure più attese da chi sta pensando di cambiare automobile: il bonus auto elettriche. Si tratta di un incentivo statale che vuole spingere famiglie e imprese verso una mobilità più sostenibile, aiutando a sostituire i vecchi veicoli con modelli a zero emissioni.
Negli ultimi anni, il tema della transizione ecologica è diventato sempre più urgente, ma il costo delle auto elettriche rimane spesso un ostacolo. Ecco perché lo Stato ha deciso di intervenire, mettendo a disposizione contributi fino a 11.000 euro, che possono fare la differenza soprattutto per chi ha redditi medio-bassi.
Molti si chiedono chi può beneficiarne, quali condizioni servono e come si presenta la domanda. In questo articolo analizziamo tutto nei dettagli, con un linguaggio semplice e con un esempio concreto che aiuta a capire meglio il funzionamento della misura.
Importi e requisiti del bonus
Il contributo massimo previsto è di 11.000 euro, ma varia in base a diversi fattori:
- ISEE del nucleo familiare: chi ha un reddito più basso ottiene un incentivo maggiore.
- Rottamazione: è richiesto di rottamare un veicolo inquinante (fino a Euro 5) intestato da almeno 12 mesi.
- Prezzo dell’auto: l’auto elettrica deve rientrare in un tetto massimo di spesa, fissato a circa 35.000 euro + IVA (più accessori di base).
- Categoria: sono ammesse le vetture di categoria M1 (autovetture fino a 8 posti).
Il bonus non riguarda quindi chiunque compri un’auto nuova, ma chi rispetta questi requisiti ben precisi.
Fascia ISEE | Incentivo per privati (auto elettrica nuova, categoria M1) |
---|---|
≤ 30.000 € | 11.000 € |
tra 30.000 e 40.000 € | 9.000 € |
> 40.000 € | non spettante |
Per le microimprese, il contributo copre fino al 30% del prezzo di acquisto (IVA esclusa), con massimo 20.000 € per veicolo.
Esempio pratico
Immaginiamo la situazione di Maria, una lavoratrice con un ISEE di 28.000 euro. Maria vuole acquistare un’auto elettrica nuova, categoria M1, dal prezzo di 32.000 euro. Ha un’auto Euro 5 da rottamare, che è intestata a lei da oltre 6 mesi, e risiede in una città compresa nelle aree urbane ad alta concentrazione di traffico (le cosiddette FUA).
Grazie a queste condizioni, Maria può accedere al contributo massimo: 11.000 euro di bonus, che si applicano direttamente come sconto sul prezzo di acquisto. In pratica, invece di pagare 32.000 euro, Maria ne spenderà 21.000.
C’è però un vincolo importante: dovrà mantenere la proprietà dell’auto per almeno 24 mesi. Se dovesse venderla o cederla prima di questo periodo, rischierebbe di dover restituire l’intero incentivo ricevuto.
Come richiedere il bonus
La domanda si presenterà attraverso una piattaforma telematica gestita dal Governo, collegata a Invitalia e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con accesso tramite SPID o CIE. L’apertura è prevista entro ottobre 2025.
Il meccanismo sarà semplice:
- Registrazione dell’acquirente con i propri dati e l’ISEE aggiornato.
- Scelta del concessionario aderente alla misura.
- Inserimento della targa del veicolo da rottamare.
- Generazione del contributo, che verrà applicato direttamente come sconto sul prezzo finale.
Non sarà quindi necessario attendere rimborsi successivi: il beneficio si vedrà subito al momento dell’acquisto.
Come richiederlo: procedura passo passo
Ecco come dovrebbe funzionare la richiesta del bonus:
- Verifica che il tuo nucleo familiare rientri nelle soglie ISEE previste.
- Verifica di essere residente in un’area urbana funzionale (FUA) legittimata a beneficiare dell’incentivo.
- Individua l’auto elettrica che vuoi acquistare e assicurati che il veicolo da rottamare sia intestato da almeno 6 mesi.
- Attendi l’attivazione della piattaforma ministeriale (gestita da Sogei), che sarà online probabilmente da ottobre.
- Registrati come richiedente e carica le informazioni richieste (ISEE, targa del veicolo da rottamare, dati del veicolo nuovo).
- Genera il voucher/buon che darà diritto allo sconto da applicare dal venditore.
- Presentati dal concessionario, valida il voucher, firma il contratto, effettua la rottamazione e conserva tutti i documenti necessari.
Tempistiche e scadenze
- Attivazione della piattaforma: ottobre 2025
- Termine ultimo per stipulare il contratto d’acquisto con bonus: 30 giugno 2026
- Validità del bonus: il contratto deve essere formalizzato entro la scadenza, altrimenti il beneficio decade.
Quali vantaggi porta davvero
Oltre al risparmio economico, il bonus ha un impatto positivo sul piano ambientale e sociale:
- Riduce le emissioni inquinanti nelle città, sostituendo veicoli vecchi con auto a zero emissioni.
- Favorisce la diffusione di modelli elettrici, rendendoli accessibili a una fascia più ampia di famiglie.
- Aiuta le microimprese che vogliono rinnovare il parco auto aziendale.
Conclusione
Il bonus auto elettriche 2025 rappresenta una grande occasione per chi vuole cambiare veicolo approfittando di un sostegno economico significativo. Certo, i fondi non sono infiniti e la procedura sarà a sportello: chi farà domanda per primo avrà maggiori possibilità di accedere all’incentivo.
Conviene quindi iniziare a prepararsi: aggiornare l’ISEE, verificare la disponibilità di un’auto da rottamare e informarsi sui modelli ammessi. Solo così si potrà cogliere al volo questa opportunità quando si aprirà la piattaforma ufficiale.