Incentivi, bonus ed agevolazioni per favorire la natalità e ridurre il calo demografico nel nostro paese sono punti cardine delle politiche per la famiglia. Oltre alle altre misure per i figli a carico, di cui più volte abbiamo parlato su queste pagine, non bisogna infatti dimenticare altre iniziative ad hoc, rivolte a sostenere economicamente le coppie che magari vogliono aver un figlio – ma sono frenate dalle spese che inevitabilmente ne deriverebbero. E ciò ben si comprende in un periodo come quello odierno, caratterizzato dal boom dell’inflazione e dall’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, delle bollette e dei carburanti.
Ecco allora il bonus cicogna Inps 2023, una specifica agevolazione per la quale gli interessati possono fare domanda dallo scorso primo agosto. Di seguito ne vedremo le caratteristiche essenziali, per capire come funziona e quali presupposti occorre avere per accedere a questa particolare misura di sostegno della natalità.
Anticipiamo però che la prestazione in oggetto è rivolta a una sola categoria di lavoratori e pensionati, con la conseguenza che non tutti gli iscritti all’ente previdenziale potranno farne domanda e dunque conseguirla. Vediamone i dettagli.
Bonus cicogna Inps 2023: quali sono i requisiti?
Vista la logica che ha caratterizzato i bonus finora, si potrebbe pensare ad ampia estensione della platea dei potenziali beneficiari del cd. bonus cicogna Inps 2023. Ma così non è e tra poco vedremo perché.
In concreto è una misura di sostegno economico pari a 500 euro una tantum – ovvero assegnati una volta sola – che scatta al ricorrere di specifici e tutto sommato stringenti requisiti. Quali sono? Eccoli di seguito nell’elenco di sintesi:
- il bonus cicogna 2023 è destinato ai nuovi nati e ai bambini adottati nel 2022;
- i soggetti che potranno di fatto incassarlo sono i dipendenti del gruppo Poste Italiane e iscritti alla gestione postelegrafonici sottoposti alla trattenuta mensile pari allo 0,40% (dipendenti ex IPOST);
- ad essi si sommano i pensionati ex dipendenti del gruppo Poste Italiane o ex Ipost;
- di rilievo sarà anche e soprattutto l’ISEE del nucleo familiare (sarà realizzata una graduatoria ad hoc).
Si può agevolmente notare che i potenziali beneficiari non sono molti, ma ciò si combina con il ridotto numero di contributi 500 euro una tantum a disposizione.
Chi sono i beneficiari del bonus cicogna Inps 2023?
Ovviamente, dal punto di vista formale, i beneficiari bonus cicogna Inps 2023 sono i figli o gli orfani dei titolari del diritto appena menzionati. In base alle norme sul meccanismo vigenti per quest’anno, il contributo una tantum pari a 500 euro potrà dunque essere richiesto dal titolare del diritto, ma anche dal coniuge del titolare deceduto – in veste di genitore superstite – o del titolare decaduto dalla responsabilità genitoriale, come genitore richiedente. Non solo. Il bonus cicogna può altresì essere ottenuto dall’altro genitore, anche nel caso in cui non sia sposato con il titolare della prestazione.
Rimarchiamo inoltre che, per quanto riguarda i figli adottati durante il 2022, al fine della maturazione dei requisiti farà fede la data del provvedimento dell’autorità competente. Anzi, in queste circostanze l’interessato dovrà allegare alla domanda per il contributo il provvedimento dell’autorità che ha disposto o riconosciuto l’adozione.
Bonus cicogna Inps 2023: la graduatoria degli aventi diritto
Non tutti coloro che faranno domanda potranno indistintamente ottenere il contributo in oggetto, ovvero lo incasserà chi è incluso nella graduatoria stilata sulla scorta del valore ISEE. In buona sostanza, la graduatoria sarà costituita dando precedenza alle famiglie con un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente inferiore a quello di altri richiedenti.
La citata graduatoria sarà così redatta in ordine crescente in base ai valori ISEE del nucleo familiare di appartenenza più bassi. Successivamente sarà pubblicata sul sito web dell’istituto di previdenza, nella sezione ad hoc sul concorso per i bonus cicogna Inps 2023.
In verità i contributi in oggetto non sono moltissimi: il bando di concorso Bonus Cicogna 2023 parla di 680 contributi totali. Tuttavia ciò si controbilancia con la ristretta platea di beneficiari, in quanto – come sopra ricordato – si tratta dei figli e orfani delle categorie di lavoratori e pensionati sopra menzionate.
Come fare domanda per il bonus cicogna Inps 2023
Essendo l’ISEE un elemento di primaria importanza, non stupisce che prima della domanda sia richiesta la presentazione di una DSU valida da parte dell’interessato ad ottenere il bonus. La Dichiarazione Sostitutiva Unica servirà appunto a determinare l’ISEE. Ovviamente alla data della domanda i richiedenti dovranno altresì essere iscritti alla banca dati dell’istituto.
L’istanza per il contributo deve essere trasmessa esclusivamente con il servizio ad hoc nel sito Inps, accedendo con gli ormai consueti SPID, CIE o CNS. Entrato nella piattaforma per la domanda, l’interessato dovrà poi cliccare sulla voce “Servizi Fondi Gruppo Poste Italiane (Assistenza)“, poi “Inserisci nuova domanda” e dovrà seguire le indicazioni su schermo.
Ribadiamo infine che la domanda per il bonus cicogna deve essere presentata via web dalle 12 del primo agosto fino alle 12 del 31 ottobre di quest’anno. In ogni caso, per maggiori informazioni rinviamo alla pagina ad hoc del sito web dell’istituto di previdenza, in cui è possibile scaricare il relativo bando del contributo pari a 500 euro una tantum.
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