A gennaio tornano i consueti appuntamenti con i pagamenti effettuati dall’Inps. Il calendario del primo mese dell’anno non prevede solo e soltanto l’erogazione delle pensioni – che sta avvenendo proprio in questi giorni -, ma anche di altre prestazioni, che sono gestite direttamente dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Sotto il cappello dell’Inps, infatti, passano importanti contributi che arrivano ogni mese direttamente sul conto corrente delle famiglie; pensiamo ad esempio ai pagamenti mensili dell’assegno unico figli o del nuovo assegno di inclusione e per finire alla disoccupazione NASpI e dis-coll.
Vediamo quali sono.
Quando l’Inps paga le pensioni
A gennaio le pensioni sono state messe in pagamento con il primo giorno bancabile del mese, che è stato individuato con mercoledì 3 gennaio. Discorso diverso, invece, per quanti hanno deciso di ritirare la propria pensione in contanti: i diretti interessati dovranno recarsi presso gli sportelli di Poste Italiane, seguendo il calendario in ordine alfabetico, che è partito proprio dal primo giorno bancabile del mese. Entrando nel dettaglio, i diretti interessati potranno ritirare il proprio assegno previdenziale nel corso dei seguenti giorni:
- 3 gennaio 2024: le persone con i cognomi che iniziano dalla A alla C;
- 4 gennaio 2024: le persone con i cognomi che iniziano dalla D alla K;
- 5 gennaio 2024: le persone con i cognomi che iniziano dalla L alla P;
- 8 gennaio 2024: le persone con i cognomi che iniziano dalla Q alla Z.
Quando incassare l’assegno unico
L’Inps mette in pagamento l’assegno unico anche nel corso del mese di gennaio. Per quanti lo stanno già percependo, se lo vedranno accreditare tra il 17 ed il 19 del mese. Nel caso, invece, ci siano state delle modifiche o qualora la domanda sia stata presentata successivamente, l’accredito arriva alla fine del mese successivo rispetto a quello in cui è stata presentata l’istanza.
Ricordiamo che da giugno 2023 è entrata in vigore una nuova maggiorazione: quella destinata ai nuclei vedovili. L’Inps, in questo caso, provvede ad aumentare l’assegno unico per un periodo pari a cinque anni, nel caso in cui uno dei due genitori dovesse essere deceduto nel corso dell’anno in cui è stato riconosciuto il sussidio.
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Come l’Inps gestisce la Naspi
A gennaio è prevista l’erogazione della Naspi. L’Inps provvederà ad effettuare l’accredito entrò la metà del mese. La data precisa nella quale viene riconosciuto il sussidio è condizionata dalla data nella quale è stata presentata la domanda di disoccupazione.
Per conoscere la data esatta nella quale l’Inps erogherà la Naspi è necessario accedere al proprio fascicolo previdenziale online, utilizzando le credenziali Spid, Cns o Cie. Le stesse date valgono anche per quanti stanno percependo la DIS-COLL.
Arriva anche l’assegno di inclusione
Novità importante del 2024 è l’assegno di inclusione, che è entrato in vigore il 1° gennaio di quest’anno. Il nuovo contributo segue l’introduzione del supporto per la formazione e il lavoro (SFL) che ha preso il via il 1° settembre 2023. Le due misure vanno a sostituire completamente il reddito di cittadinanza. Ricordiamo che il nuovo aiuto può essere richiesto telematicamente accedendo al portale Inps o appoggiandosi sui patronati o sui Centri di Assistenza fiscale (CAF).
In linea teorica il pagamento dovrebbe arrivare il 26 gennaio, per le domande che sono pervenute dal 18 dicembre al 7 gennaio. Dal 15 febbraio, invece, per quelle che arrivano fino al 31 gennaio.
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Ad introdurre il supporto per la formazione e del lavoro è stato il Decreto Lavoro. Avviato il 1° settembre 2023, è un’indennità pari a 350 euro, che viene riconosciuta direttamente dall’Inps a chi è in possesso di determinati requisiti.
ISEE 2024
A proposito di pagamenti è bene ricordare per per il mese di gennaio l’INPS tiene ancora conto dell’ISEE scaduto al 31 dicembre 2023.
E’ bene sapere però che per non perdere nessun pagamento oppure per non vedere decurtati alcuni pagamenti delle prestazioni bisogna procedere il prima possibile con la richiesta del nuovo ISEE 2024.
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