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Poste Italiane verso lo SPID a pagamento? Ecco cosa succede davvero

Antonio Maroscia1 Ottobre 20256 Mins Read
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Poste Italiane potrebbe introdurre un canone annuo per lo SPID. Scopri quanto costerebbe e quali sono le alternative gratuite disponibili.

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SPID Poste a pagamento
Indice:
  • Cos’è lo SPID e come funziona
  • Quanto potrebbe costare lo SPID di Poste Italiane
  • SPID Poste a pagamento, per quale motivo?
  • Cosa cambierebbe per gli utenti
  • Alternative gratuite allo SPID Poste Italiane a pagamento
  • Quali SPID sono a pagamento e quali ancora gratuiti
  • Conviene restare a Poste o cambiare?

Negli ultimi giorni si rincorrono voci secondo le quali Poste Italiane starebbe valutando la possibilità di introdurre un canone annuale per lo SPID. Una notizia che, se confermata, avrebbe un impatto diretto su milioni di cittadini, considerando che circa 28 milioni di persone utilizzano lo SPID di PosteID per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e di numerosi enti privati.

Al momento si tratta solo di indiscrezioni, ma lo scenario non è affatto remoto: altri provider SPID hanno già introdotto un costo annuo per il rinnovo, aggirandosi intorno ai 5/6 euro. Anche Poste potrebbe quindi scegliere di seguire la stessa strada, trasformando quello che finora è stato un servizio gratuito in un servizio a pagamento. Una novità che solleva diverse domande, soprattutto sul rapporto tra diritto all’identità digitale e sostenibilità economica del sistema.

Cos’è lo SPID e come funziona

Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è lo strumento che consente a cittadini e imprese di accedere con un’unica coppia di credenziali a migliaia di servizi online della Pubblica Amministrazione e di enti privati. Ogni utente dispone di un’identità digitale composta da nome utente e password, con un ulteriore livello di sicurezza garantito dall’autenticazione a due fattori (ad esempio tramite app o SMS).

Il funzionamento è semplice: invece di dover creare credenziali diverse per ogni sito o portale, con lo SPID si utilizza un solo account valido per tutti i servizi aderenti al sistema. In questo modo si velocizzano le procedure online, si riduce il rischio di smarrire password e si aumenta la sicurezza degli accessi.

Servizi online più comuni per i quali è necessario lo SPID

Ecco alcuni degli ambiti in cui lo SPID è ormai indispensabile:

  • INPS: per consultare contributi, pensioni, indennità e bonus.
  • Agenzia delle Entrate: per dichiarazioni fiscali, rimborsi e pagamenti.
  • Regioni e Comuni: per servizi sanitari, iscrizioni scolastiche, tributi locali e pratiche anagrafiche.
  • Portale NoiPA: per buste paga e comunicazioni dei dipendenti pubblici.
  • Domande online per bonus e agevolazioni: assegno unico, bonus nido, ADI, SFL e altri contributi sociali.
  • Università: immatricolazioni, tasse universitarie e servizi agli studenti.

Lo SPID è quindi diventato un accesso chiave alla vita digitale dei cittadini: senza di esso, in molti casi non è più possibile utilizzare servizi essenziali.

Quanto potrebbe costare lo SPID di Poste Italiane

Secondo le ipotesi più accreditate, il costo annuo dello SPID Poste dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 euro. Una cifra apparentemente contenuta, ma che, moltiplicata per l’enorme platea di utenti, porterebbe nelle casse di Poste Italiane oltre 100 milioni di euro all’anno.

Va detto che già oggi alcune modalità di rilascio SPID non sono gratuite: ad esempio, l’identificazione di persona presso gli uffici postali ha un costo di circa 12 euro. Il canone annuale rappresenterebbe quindi un’estensione di questa politica, con la differenza che coinvolgerebbe non solo la fase di attivazione, ma anche la gestione e il rinnovo del servizio.

Leggi anche: SPID Poste Italiane: quanto costa e come si richiede

Spid a pagamento

SPID Poste a pagamento, per quale motivo?

Il tema centrale riguarda la sostenibilità economica del sistema. Lo SPID è nato come strumento gratuito per i cittadini, finanziato con fondi pubblici e con accordi tra lo Stato e i provider accreditati. Tuttavia, negli ultimi anni i costi di gestione sono aumentati e alcuni gestori hanno già deciso di introdurre un canone.

L’eventuale scelta di Poste Italiane avrebbe quindi due possibili motivazioni principali:

  • coprire i costi del servizio, non più interamente sostenuti dallo Stato;
  • allinearsi alla politica commerciale degli altri provider SPID.

Non bisogna però dimenticare che il governo sta spingendo su un’alternativa gratuita: la Carta d’Identità Elettronica (CIE), che può essere utilizzata come strumento di identità digitale senza costi aggiuntivi per i cittadini.

Cosa cambierebbe per gli utenti

Se davvero lo SPID di Poste Italiane diventasse a pagamento, i cittadini si troverebbero davanti a tre possibilità:

  • Pagare il canone annuo: mantenendo attivo lo SPID con Poste.
  • Cambiare provider SPID: richiedendo gratuitamente un nuovo SPID presso un gestore che non applica costi.
  • Utilizzare la CIE: che consente di accedere agli stessi servizi digitali in modo gratuito.

Il rischio maggiore è che alcuni utenti meno informati possano trovarsi senza accesso ai servizi digitali, se non procedono con il rinnovo a pagamento o con la scelta di un’alternativa.

Alternative gratuite allo SPID Poste Italiane a pagamento

Chi non vuole pagare un canone può scegliere tra diverse soluzioni. Ecco le principali:

1. Cambiare provider SPID

Alcuni gestori continuano a offrire lo SPID gratuitamente, soprattutto se il riconoscimento avviene tramite carta d’identità elettronica, carta nazionale dei servizi o firma digitale. In questo caso non ci sono costi di rinnovo.

2. Usare la Carta d’Identità Elettronica (CIE)

La CIE è sempre più diffusa e permette di accedere ai servizi online della PA senza costi. Serve solo il documento elettronico e un PIN fornito al momento del rilascio. È una delle alternative più consigliate perché è gratuita e già supportata da moltissimi enti.

3. Attivazioni tramite enti pubblici

In alcuni Comuni o uffici pubblici è ancora possibile attivare SPID senza costi, grazie a convenzioni o modalità di riconoscimento in presenza. Vale quindi la pena informarsi presso il proprio Comune di residenza.

SPID

Quali SPID sono a pagamento e quali ancora gratuiti

Per aiutare i cittadini a orientarsi, ecco un riepilogo della situazione aggiornata:

  • SPID già a pagamento: alcuni provider hanno introdotto un canone annuale, tra cui Aruba (circa 5,90 € dal secondo anno) e InfoCert (5,98 € l’anno per il rinnovo).
  • SPID ancora gratuiti: restano senza costi gestori come Sielte, Namirial, Lepida e, per ora, lo stesso Poste Italiane, almeno nella versione base. In questi casi, l’attivazione o il mantenimento restano gratuiti se si usa la CIE, la CNS o la firma digitale per il riconoscimento.
  • SPID che potrebbero diventare presto a pagamento: proprio Poste Italiane è al centro delle indiscrezioni. Se la società decidesse di introdurre un canone, l’impatto sarebbe enorme vista la sua posizione dominante nel mercato, con oltre 28 milioni di credenziali rilasciate.

Sapere chi applica costi e chi no è fondamentale per decidere se restare con il proprio provider o valutare un’alternativa gratuita.

Conviene restare a Poste o cambiare?

Molti cittadini probabilmente continueranno a usare SPID Poste anche a pagamento, dato che la cifra richiesta è contenuta e la familiarità con l’app PosteID rende il servizio semplice da utilizzare. Tuttavia, chi non vuole affrontare ulteriori spese può già oggi attivare alternative gratuite.

Il consiglio è di valutare attentamente le opzioni disponibili: per chi utilizza frequentemente l’identità digitale, il costo annuo potrebbe valere la comodità; per chi invece accede solo sporadicamente ai servizi online, può essere più conveniente passare alla CIE o a un provider gratuito.

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