Come dare le dimissioni online? Cosa sono le dimissioni telematiche? E’ ancora possibile “licenziarsi” con la classica lettera di dimissioni cartacea? Prima di rispondere dettagliatamente a queste e ad altre domande ricordiamo che il lavoratore che intende dimettersi dal lavoro deve seguire le nuove regole sulle dimissioni volontarie che sono cambiate dal 2016; la vecchia procedura cartacea, come noto, non è più valida, se non in alcuni casi specifici che vedremo in seguito ed è stata sostituita dalla procedura on line (cioè via internet o via web).
Con questa guida dedicata ai lavoratori, ma valida anche per CdL, sindacati ed aziende, sulle nuove dimissioni volontarie online, risponderemo a domande come: chi deve fare le dimissioni telematiche? Chi può licenziarsi con la classica lettera di dimissioni? Come fare le dimissioni on line autonomamente e a chi ci si deve rivolgere per le dimissioni online assistite? Cos’è e qual è il preavviso da rispettare? Qual è la data decorrenza dimissioni volontarie? Ecco la nostro tutorial completo ed aggiornato alla procedura on line di dimissioni volontarie del lavoratore.
Indice dei contenuti
- Come dare le dimissioni online: fai-da-te
- Dimissioni telematiche: il portale www.cliclavoro.gov.it
- Dimissioni on line: tramite Consulente, patronato o altro soggetto abilitato
- Lettera di dimissioni: quando è valida
- Preavviso dimissioni
- Revoca delle dimissioni: online e cartacee
- Risoluzione consensuale
- Dimissioni online, come fare? Ecco la guida pratica dei CdL
Come dare le dimissioni online: fai-da-te
Come anticipato in premessa il Decreto Legislativo 151/2015 articolo 26, in attuazione del Jobs Act, con l’intenzione di contrastare definitivamente il fenomeno illecito delle cosiddette “dimissioni in bianco” ha rilasciato una nuova procedura online detta “dimissione telematiche” o dimissioni on line, che non può essere derogata da altre modalità di comunicazione, salvo alcuni specifici casi.
Infatti dal 12 marzo 2016 le dimissioni volontarie dei lavoratori e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro devono essere effettuate in modalità esclusivamente telematiche, tramite un’apposita procedura on line dal sito www.cliclavoro.gov.it . Non è più possibile usare la vecchia lettera di dimissioni cartacea, se non in alcuni casi specifici come vedremo in seguito (es. dimissioni in prova).
Il lavoratore che vuole “licenziarsi” deve:
- recarsi sul portale www.cliclavoro.gov.it
- accedere ad un’area riservata con le proprie credenziali SPID o CIE (PIN INPS non è più valido);
- compilare il form di dimissioni online
- inviare il modulo compilato (che sarà inoltrato d’ufficio anche alla PEC del datore di lavoro).
Dimissioni online INPS
Uno dei modi più semplici per accedere alla procedura sul sito ministeriale cliclavoro e dare le dimissioni online era avere il PIN dispositivo INPS. Dall’apposita scheda denominata “Dimissioni volontarie” sul sito ClicLavoro si poteva accedere alla pagina per poi inserire i propri dati di accesso all’INPS.
Nota Bene: ora questa procedura non è più in uso, in quanto il PIN dispositivo INPS è stato accantonato in favore dello SPID o della Carta d’identità elettronica (CIE).
Dimissioni telematiche: il portale www.cliclavoro.gov.it
Le dimissioni telematiche quindi possono essere trasmesse tramite il portale cliclavoro con accesso tramite SPID Sistema Pubblico di Identità Digitale.
Altri sistemi sono:
- Carta d’identità elettronica (CIE);
- eIDAS;
- Accesso Cittadino Estero no eIDAS;
- Accesso PA (per utenti con credenziali NoiPA).
Dimissioni on line: tramite Consulente, patronato o altro soggetto abilitato
Chi non vuol procedere alle dimissioni online fai-da-te, può rivolgersi ad intermediari abilitati per l’inoltro della comunicazione di dimissioni telematiche.
I soggetti abilitati alle dimissioni volontarie online sono i seguenti:
- patronati;
- sindacati;
- commissioni di certificazione;
- enti bilaterali;
- consulenti del lavoro;
- e sedi territoriali dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
In questi casi il lavoratore che vuole “licenziarsi” dal lavoro dovrà recarsi presso uno di questi soggetti e comunicare la sua volontà di recedere dal lavoro.
I soggetti potranno accedere con le proprie credenziali e assisteranno quindi il lavoratore nello svolgimento della procedura.
Lettera di dimissioni: quando è valida
Non rientrano nell’obbligo di dimissioni online e quindi possono ancora compilare la classica lettera di dimissioni cartacea:
- il lavoro domestico (colf e badanti)
- i casi di risoluzione a seguito di conciliazione stragiudiziale,
- le dimissioni in sede protetta dei genitori lavoratori per i quali è prevista la convalida presso le sedi territoriali dell’Ispettorato nazionale del lavoro (dimissioni della lavoratrice in gravidanza o della lavoratrice/lavoratore nei primi tre anni del bambino);
- i lavoratori in prova (dimissioni durante il periodo di prova);
- i lavoratori del pubblico impiego;
- il lavoro marittimo.
Preavviso dimissioni
E’ bene sottolineare che anche con il nuovo sistema di dimissioni telematiche il lavoratore che decide di dare le proprie dimissioni volontarie è tenuto comunque a rispettare i termini del preavviso, tranne nei casi di dimissioni per giusta causa, in cui le dimissioni sono date in tronco. Il lavoratore deve comunicare pertanto con congruo anticipo che vuole dimettersi. Il preavviso di dimissioni varia in base a CCNL e mansioni.
Per tutte le informazioni dettagliate in merito alla decorrenza e al preavviso di dimissioni vi rimandiamo alla lettura della nostra guida completa: Preavviso dimissioni
Data decorrenza dimissioni
La data di decorrenza delle dimissioni volontarie (da indicare quindi nel modello di dimissioni telematiche) è quella a partire dalla quale, decorso il periodo di preavviso, il rapporto di lavoro cessa.
Pertanto la data decorrenza dimissioni da indicare sarà quella del giorno successivo all’ultimo giorno di lavoro.
Revoca delle dimissioni: online e cartacee
Da sottolineare infine la possibilità offerta al lavoratore di revocare le proprie dimissioni sia online che cartacee. L’articolo 26 del succitato decreto legislativo 151/2015, prevede quindi l’istituto della revoca delle dimissioni.
Questa procedura prevede che entro sette giorni dalla data di trasmissione del modulo contenente le dimissioni online il lavoratore ha la facoltà di revocarle, sempre in via telematica. Allo stesso modo potrà procedere in caso di dimissioni cartacee.
Leggi anche: Revoca delle dimissioni: cos’è e come funziona
Risoluzione consensuale
Le stesse regole finora menzionate sono valide anche per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. In questo caso la volontà di recedere dal rapporto di lavoro non è unilaterale, ovvero non dipende solo dal lavoratore, ma vi è un accordo tra lavoratore e datore di lavoro. Le due parti decidono cioè insieme di non voler più proseguire nel rapporto di lavoro.
Gli effetti della risoluzione consensuale su altri istituti, come ad esempio sulla disoccupazione NASpI sono gli stessi delle dimissioni, in quanto non vi è involontarietà nella perdita del lavoro.
Leggi anche: Risoluzione consensuale del rapporto di lavoro: cosa c’è da sapere
Dimissioni online, come fare? Ecco la guida pratica dei CdL
Infine segnaliamo che la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, ha predisposto una breve guida per i lavoratori.
Si tratta di una guida riassuntiva delle regole e d’immediata e semplice consultazione, dedicata a coloro che si trovano nella delicata situazione e non sanno come dare le dimissioni online.
Guida CdL (3,8 MiB, 38.648 hits)