Rottamazione ter, nuova proroga in arrivo? Una buona notizia per coloro che non sono riusciti a pagare le rate con scadenza originaria nel 2020 e nel 2021. Infatti, grazie ad un emendamento approvato in fase di conversione in legge del D.L. 4/2022, decreto Sostegni-ter, viene prevista una nuova remissione in bonis per chi è decaduto dalla rottamazione delle cartelle ter.
Pagando nei nuovi termini previsti dall’emendamento, i contribuenti mantengono i vantaggi della definizione agevolata e possono proseguire nel pagamento delle prossime rate 2022. Come da indicazioni contenute nella “comunicazione delle somme dovute”.
L’ultima scadenza della rottamazione-ter è stata quella del 7 marzo, termine entro il quale doveva essere pagata la 1° rata 2022.
La proroga inoltre non si ferma alle sole rate 2020 e 2021, ma riguarda anche quelle 2022.
Ecco tutte le novità.
Rottamazione ter, cos’è e come funziona
La rottamazione-ter è disciplinata dall’art.3 del D.L. 119/2018 e grazie a questa misura il contribuente può definire i debiti contestati dall’Ex Equitalia con le cartelle esattoriali, senza pagare sanzioni e interessi di mora con un risparmio piuttosto consistente. Addirittura, il saldo a debito dovuto all’Agente delle riscossione, in alcuni casi, poteva essere pari quasi pari a zero. Si pensi ai debiti rappresentati da sole sanzioni.
Infatti, nella circolare n°2/2017, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che in presenza di debiti recanti solo sanzioni pecuniarie amministrativo-tributarie, il contribuente era tenuto a versare solo: le somme maturate a favore dell’Agente della Riscossione a titolo di aggio (da calcolare però solo sul capitale e sugli interessi da ritardata iscrizione a ruolo) e di spese di rimborso per le procedure esecutive, nonché di rimborso delle spese di notifica della cartella di pagamento.
Il totale dovuto in seguito all’ammissione alla rottamazione-ter poteva essere rateizzato.
Rottamazione ter proroga Decreto Fiscale per le rate 2020 e 2021
Grazie al D.L. 146/2021 (decreto fiscale), post conversione in legge, le rate 2020 e 2021 sono state oggetto di proroga.
Nello specifico, entro il 9 dicembre, dovevano essere pagate:
- le rate della “Rottamazione-ter” e della “Definizione agevolata delle risorse UE” scadute il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2020 e 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2021;
- le rate del “Saldo e stralcio” scadute il 31 marzo, 31 luglio del 2020 e 31 marzo, 31 luglio del 2021.
Rispetto alla data del 9 dicembre, erano ammessi i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. 119 del 2018. In sintesi, la scadenza finale era quella del 14 dicembre.
Attenzione, pagate le suddette rate della rottamazione-ter, entro il 7 marzo doveva essere pagata la 1° rata 2022.
Ad ogni modo, chi non ha rispettato la scadenza del 14 dicembre, ha perso i benefici della definizione agevolata. La stessa cosa dicasi per coloro che sono stati inadempimenti rispetto alla data del 7 marzo.
Se il pagamento è avvenuto oltre i termini previsti o per importi parziali, la misura agevolativa non si perfeziona i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute originariamente.
Le conseguenze in capo al contribuente per mancato pagamento ( tardivo o parziale) sono piuttosto pesanti.
Rottamazione ter ultime novità: nuova proroga in arrivo nella conversione del Sostegni-ter
Grazie ad un emendamento approvato in fase di conversione in legge del D.L. 4/2022, decreto Sostegni-ter, viene prevista una nuova remissione in bonis per chi è decaduto dalla rottamazione delle cartelle ter.
Pagando nei nuovi termini previsti dall’emendamento, i contribuenti mantengono i vantaggi della definizione agevolata e possono proseguire nel pagamento delle prossime rate 2022. Come da indicazioni contenute nella c.d. “comunicazione delle somme dovute”.
Attenzione, la proroga non si ferma alle sole rate 2020 e 2021 ma riguarda anche quelle 2022.
Nello specifico, le nuove scadenze sono così individuate:
- 30 aprile 2022 per le rate scadute nel 2020;
- 31 luglio 2022 per le rate 2021;
- 30 novembre 2022 per le rate in scadenza nel 2022.
Detto ciò, rispetto a tali nuove scadenze, sono ammessi i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. 119 del 2018.
Vedremo se le novità in parola troveranno posto nel testo finale della legge di conversione del decreto Sostegni-ter.