“Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum”. È questo il messaggio che molti italiani stanno ricevendo nelle ultime settimane, spesso accompagnato da una telefonata da un numero italiano sconosciuto. Un testo breve e apparentemente innocuo, che però nasconde una trappola ben studiata.
Si tratta infatti di una nuova truffa online che prende di mira soprattutto chi è alla ricerca di un lavoro. Sfruttando l’ansia e le aspettative di chi ha inviato decine di candidature, i criminali informatici sono riusciti a ideare un sistema capace di superare le difese naturali e spingere le vittime a fornire dati personali o addirittura ad aprire file infetti.
Come funziona la truffa del falso curriculum
Il meccanismo è semplice quanto subdolo. La telefonata arriva da un numero con prefisso italiano (+39), così da sembrare credibile. Una voce registrata annuncia di aver ricevuto il curriculum e invita a proseguire la conversazione su WhatsApp.
A questo punto, tramite messaggi in chat, i truffatori chiedono di compilare moduli, inviare documenti o cliccare su link che in realtà installano malware sul telefono. Una volta infettato il dispositivo, il software malevolo è in grado di sottrarre dati sensibili: credenziali di accesso a conti correnti, password di email, codici di sicurezza e persino copie di documenti personali.
Chi c’è dietro queste truffe
Secondo le prime indagini, dietro queste operazioni possono esserci sia singoli individui che vere e proprie organizzazioni criminali, in Italia o all’estero. Si tratta di gruppi specializzati in ingegneria sociale, una tecnica che studia i comportamenti delle vittime per manipolarle e spingerle a fornire spontaneamente le informazioni richieste.
L’obiettivo finale è quasi sempre lo stesso: ottenere denaro, direttamente o tramite la vendita dei dati sottratti nel dark web.
Come proteggersi
Ecco alcune buone pratiche per difendersi:
- Diffida sempre dei numeri sconosciuti: se non conosci chi ti chiama, meglio non rispondere o verificare prima online.
- Non cliccare su link sospetti: anche se arrivano da WhatsApp o SMS, evita di aprire collegamenti poco chiari.
- Mai inviare dati personali: curriculum, documenti d’identità, IBAN o credenziali non devono mai essere trasmessi senza verifiche.
- Controlla l’attendibilità: cerca online il nome dell’agenzia o dell’azienda che ti ha contattato, spesso altri utenti segnalano truffe simili.
- Non avere fretta: se pensi che possa trattarsi davvero di un’azienda, richiama usando i numeri ufficiali reperibili sul sito o sulle rubriche telefoniche.
Un consiglio in più
Ricorda che nessuna azienda seria chiede dati bancari o documenti personali tramite WhatsApp. Se ricevi richieste di questo tipo, interrompi subito la conversazione e segnala l’accaduto alla Polizia Postale.
Riepilogo: come riconoscere la truffa del falso curriculum
Segnale di allarme | Cosa fare |
---|---|
Telefonata da numero italiano non salvato | Non rispondere o verificare prima online |
Invito a continuare su WhatsApp | Interrompere la conversazione |
Richiesta di compilare moduli o cliccare link | Non aprire e non scaricare nulla |
Richiesta di documenti o dati bancari | Segnalare subito e non fornire informazioni |
Promessa di lavoro generica | Controllare sul sito ufficiale dell’azienda |
Conclusione
La truffa del falso curriculum sfrutta le speranze di chi cerca lavoro e colpisce proprio nel momento di maggiore vulnerabilità. Per proteggersi serve attenzione, diffidenza e la capacità di fermarsi un attimo prima di compiere azioni affrettate. Mai comunicare dati sensibili senza verificare l’attendibilità della fonte: meglio una chiamata in più a un numero ufficiale che una trappola difficile da riparare.
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