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Festa nazionale 4 ottobre San Francesco: la legge in Gazzetta Ufficiale

Antonio Maroscia13 Ottobre 20255 Mins Read
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Il 4 ottobre festa nazionale San Francesco sarà riconosciuto dal 2026, la Legge è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Cosa succede ora.

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Indice:
  • Cosa prevede la legge
  • Quando entra in vigore e cosa succede nel 2026
  • Gli effetti in busta paga
  • Perché il 4 ottobre è stato scelto come festa nazionale
  • Il percorso legislativo
  • Conclusione

Il 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, diventerà ufficialmente festa nazionale. Il Parlamento ha pubblicato la Legge n. 151 dell’8 ottobre 2025, sulla Gazzetta Ufficiale n. 236 del 10 ottobre 2025, ufficializzando così l’istituzione della festa nazionale di San Francesco d’Assisi del 4 ottobre. La disposizione entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.

Quella che fino ad oggi era una celebrazione religiosa, profondamente radicata nella tradizione e nel sentimento popolare, entra quindi a far parte del calendario ufficiale delle festività civili. Si tratta di un riconoscimento di grande valore simbolico, che unisce dimensione spirituale e identità nazionale, e che avrà anche conseguenze pratiche per i lavoratori e le scuole.

Cosa prevede la legge

La legge n. 151/2025, elenca i giorni considerati festivi a tutti gli effetti. A partire dal 1° gennaio 2026, tra le festività riconosciute sarà inserito anche il 4 ottobre, festa nazionale di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia.

L’elenco aggiornato delle festività comprenderà quindi dal 2026 tutte le domeniche; il primo giorno dell’anno; il giorno dell’Epifania; il giorno della festa, di San Giuseppe; il 25 aprile: anniversario della liberazione; il giorno di lunedì dopo Pasqua; il giorno dell’Ascensione; il giorno del Corpus Domini; il 1 maggio: festa del lavoro; il giorno della festa dei santi Apostoli Pietro e Paolo; il giorno dell’Assunzione della B. V. Maria; il 4 ottobre: festa nazionale di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia; il giorno di Ognissanti; il 4 novembre: giorno dell’unità nazionale; il giorno della festa dell’Immacolata Concezione; il giorno di Natale; il giorno 26 dicembre.

Quando entra in vigore e cosa succede nel 2026

La nuova disposizione entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026. Questo significa che il 4 ottobre festa nazionale San Francesco sarà già ufficialmente riconosciuto nel 2026. Tuttavia, c’è un dettaglio importante: nel 2026 il 4 ottobre cade di domenica.

Per i lavoratori ciò comporterà che la prima ricorrenza riconosciuta sarà una festività non goduta. In pratica, non ci sarà un giorno di riposo aggiuntivo, perché la festività coincide con una domenica già non lavorativa. Dal punto di vista della busta paga, però, i contratti collettivi generalmente prevedono un trattamento economico che riconosce comunque la festività, anche se coincidente con la domenica.

Il beneficio di avere un giorno di riposo retribuito in più, cioè una festività goduta, scatterà quindi solo a partire dal 2027, quando il 4 ottobre cadrà in un giorno feriale.

Gli effetti in busta paga

Dal 2026, il nuovo giorno festivo produrrà effetti retributivi in base a quanto stabilito dai contratti collettivi. Le regole generali sono:

  • se la festività cade in un giorno lavorativo, al dipendente spetta il riposo retribuito;
  • se il lavoratore è chiamato a prestare servizio, scattano le maggiorazioni previste dai CCNL;
  • se la festività coincide con una domenica, come nel 2026, si tratterà di una festività non goduta che in molti casi dà comunque diritto a una quota economica aggiuntiva in busta paga.

In questo modo, dal 2027 i lavoratori avranno effettivamente un giorno festivo in più rispetto al calendario attuale.

Nuova Festa nazionale in arrivo San Francesco

Perché il 4 ottobre è stato scelto come festa nazionale

San Francesco d’Assisi è il patrono d’Italia e rappresenta una figura centrale della nostra storia culturale e religiosa. La sua vita, improntata alla pace, alla fraternità e al rispetto del creato, lo rende un simbolo universale di valori condivisi.

Il 4 ottobre viene già celebrato in molte città italiane con eventi civili e religiosi. Con la nuova legge, però, questa data acquisterà valore ufficiale a livello nazionale, diventando a tutti gli effetti una festa riconosciuta dallo Stato.

Il percorso legislativo

Come anticipato in un precedente articolo qui, la proposta è stata presentata qualche settimana fa al Parlamento. Dopo l’approvazione alla Camera, la proposta è stata approvata anche al Senato. Una volta concluso l’iter parlamentare, la Legge è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed è definitivamente in vigore.

L’adozione del 4 ottobre festa nazionale San Francesco non ha solo valore simbolico, ma produrrà conseguenze concrete per lavoratori, scuole e uffici pubblici, a partire dal 2026, con i primi effetti pratici e retributivi.

La pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale n. 236 del 10 ottobre 2025, della Legge n. 151 dell’8 ottobre 2025 modifica l’articolo 2 della Legge n. 260/1949 (disposizioni in materia di ricorrenze festive) come segue:

“Sono considerati giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici, oltre al giorno della festa nazionale, i giorni seguenti:

  • tutte le domeniche;
  • il primo giorno dell’anno;
  • il giorno dell’Epifania;
  • il giorno della festa, di San Giuseppe;
  • il 25 aprile: anniversario della liberazione;
  • il giorno di lunedi dopo Pasqua;
  • il giorno dell’Ascensione;
  • il giorno del Corpus Domini;
  • il 1 maggio: festa del lavoro;
  • il giorno della festa dei santi Apostoli Pietro e Paolo;
  • il giorno dell’Assunzione della B. V. Maria;
  • il 4 ottobre: festa nazionale di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia;
  • il giorno di Ognissanti;
  • il 4 novembre: giorno dell’unità nazionale;
  • il giorno della festa dell’Immacolata Concezione;
  • il giorno di Natale;
  • il giorno 26 dicembre.”

La disposizione entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.

Conclusione

L’introduzione della festa nazionale del 4 ottobre dedicata a San Francesco d’Assisi è un passaggio storico per il nostro Paese. Dal 2026 entrerà ufficialmente nel calendario delle festività italiane, anche se in quell’anno cadrà di domenica e sarà quindi una festività non goduta. Il vero beneficio in termini di riposo retribuito si concretizzerà solo dal 2027.

Un’occasione per celebrare ogni anno i valori incarnati da San Francesco, unendo tradizione religiosa e riconoscimento civile in un’unica ricorrenza nazionale.

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