Per molti lavoratori dipendenti il mese di luglio 2024 potrebbe portare un interessante aumento in busta paga: si tratta di tutti coloro che lavorano tramite Contratto Collettivo Nazionale in alcuni settori specifici. A percepire un importo maggiore con la busta paga del mese saranno coloro che sono impiegati nel settore Terziario, Commercio, Distribuzione e Servizi.
Questo importante incremento è dovuto proprio all’aggiornamento del CCNL, per cui verrà erogata una somma una tantum in due fasi. Tuttavia la cifra differisce in base al livello in cui il dipendente è inquadrato: facciamo chiarezza in questo articolo.
Come funziona il CCNL Commercio appena rinnovato
Il Contratto Collettivo Nazionale Confcommercio oggetto degli aumenti è stato rinnovato il 22 marzo 2024, coinvolgendo anche Federdistribuzione, Confesercenti e le Associazioni delle cooperative del Terziario. Questo contratto, che stabilisce mansioni, retribuzioni, indennità e ulteriori diritti dei lavoratori, si rinnova ogni 4 anni.
Gli aumenti a cui attualmente si assiste erano stati decisi già nel 2022 in via straordinaria, per cui a luglio 2024 circa 3 milioni di lavoratori iniziano a ricevere la prima parte del versamento una tantum di circa 350 euro, come specificato da Confcommercio:
“In aggiunta una “Una Tantum” a completamento del periodo di carenza contrattuale, di 350 euro, suddivisa in due tranche di uguale importo a luglio 2024 e luglio 2025.”
Tuttavia sono stati previste anche ulteriori variazioni delle tabelle retributive con quest’ultimo aggiornamento contrattuale, con attenzione al part time e alle tematiche che riguardano la parità di genere.
Aumento con la busta paga di luglio: chi può riceverlo
Come abbiamo anticipato, gli aumenti previsti per luglio altro non sono che somme aggiuntive erogate una tantum in busta paga a determinati lavoratori. A percepire questa somma in più sono tutti coloro che risultano assunti nel settore terziario, commercio, distribuzione e servizi di Confcommercio, ovvero che sono impiegati tramite questo CCNL specifico.
Per poter percepire questa somma aggiuntiva in busta paga inoltre bisogna risultare già assunti dalla data del 22 marzo 2024, trattandosi di un aggiornamento del contratto nazionale applicato con nuove regole da marzo di quest’anno a marzo 2025.
Si parla di una platea di beneficiari di questo aumento di tre milioni di lavoratori, in concomitanza con l’arrivo della stagione più intensa per determinati comparti. Il totale ricevuto in busta paga tuttavia può variare in base a diversi fattori: dalla data effettiva di assunzione fino al livello in cui il lavoratore è inquadrato.
A percepire questi aumenti dovuti al rinnovo contrattuale nella pratica sono tutti coloro che lavorano nella grande distribuzione organizzata, ma anche gli operatori di vendita, agenti immobiliari e rappresentanti, le agenzie di somministrazione del lavoro, parrucchieri ed estetisti e le imprese di pulizia.
CCNL Commercio: importo dell’aumento in busta paga
Si prevede quindi un aumento in busta paga non omogeneo per tutti: va premesso anche che sarà suddiviso in due fasi, con metà importo a luglio 2024 e metà il prossimo anno nello stesso mese. Come anticipato, dato che si tratta di un incremento una tantum, non andrà ad incidere sulle buste paga successive.
Inoltre il periodo tra il 1 gennaio 2022 e il 31 marzo 2024 è stato scoperto dal punto di vista dell’aggiornamento del CCNL specifico, per cui l’importo erogato a chi ha iniziato a lavorare in questo lasso di tempo può differenziarsi in base ad una proporzione che guarda ai mesi effettivamente lavorati.
Senza contare che anche chi lavora part time o chi è in apprendistato potrebbe ricevere integrazioni differenti rispetto a chi è impiegato full time a tempo indeterminato.
Si può dire che la somma complessiva di questo aumento può variare da circa 200 a più di 600 euro in base al livello in cui è inquadrato il dipendente. Abbiamo indicato in tabella gli importi spettanti in base al livello, con impiego full time.
Livello contrattuale | Somma complessiva |
Quadro | 607,62 euro |
Primo Livello | 547,34 euro |
Secondo Livello | 473,46 euro |
Terzo Livello | 404,68 euro |
Quarto Livello | 350 euro |
Quinto Livello | 316,22 euro |
Sesto Livello | 283,90 euro |
Settimo Livello | 243,06 euro |
Va evidenziato che questi importi saranno divisi in due parti: metà somma viene infatti accreditata attualmente, nel mese di luglio 2024, mentre l’altra metà sarà corrisposta nella busta paga di luglio 2025. Queste cifre non influiscono sul calcolo del TFR, il Trattamento di Fine Rapporto.
CCNL Commercio: come si calcola lo stipendio in busta paga
Chi rientra in questo contratto collettivo nazionale, per calcolare lo stipendio netto percepito in busta paga deve valutare tutti gli importi che concorrono alla formazione della paga effettiva.
Ricordiamo che lo stipendio netto esclude tasse e contributi, ovvero fa riferimento solamente all’importo che il dipendente riceve mensilmente dal datore di lavoro.
Il minimo retributivo è stabilito da specifiche tabelle in base al livello di inquadramento (ovvero il posizionamento del lavoratore nei confronti di mansioni e responsabilità). Più il livello è alto più aumenta il minimo percepito dal dipendente.
A questa cifra va poi sommata la contingenza (importo variabile in base al cambiamento del costo della vita), l’eventuale indennità aggiuntiva e di funzione che si applicano a chi svolge mansioni da Quadro e il terzo elemento (in base alla provincia o alla regione).
Oltre a questo, va anche considerato che per il calcolo dello stipendio netto è necessario valutare l’anzianità di servizio, per cui sono stabilite cifre più alte per chi lavora da più tempo per la stessa azienda. Infine si sommano eventuali maggiorazioni dovute al lavoro straordinario, festivo o notturno.
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