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Home»Leggi, normativa e prassi»Consiglio dei Ministri: approvato il decreto sulla Spending Review

Consiglio dei Ministri: approvato il decreto sulla Spending Review

Massima Di Paolo6 Luglio 20128 Mins Read
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Tutti i tagli contenuti nel decreto sulla spending review approvato dal consiglio dei Ministri.

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SOCIETÀ PUBBLICHE E IN HOUSE

Un capitolo importante del decreto per  la revisione della spesa pubblica fa riferimento all’articolazione complessiva  della macchina dello Stato, incidendo in particolare sulle società pubbliche

RIDUZIONE DELLA SPESA DEI MINISTERI

Il decreto contiene un capitolo relativo alla riduzione della spesa dei singoli Ministeri, realizzata prevalentemente attraverso la riduzione dell’ammontare dei contributi erogati a fondi e agenzie. Per i Ministeri e gli  enti statali sono stati eliminati eccessi di spesa per un importo di 1 miliardo e mezzo per il 2012 e 3 miliardi a partire dal 2013. Misure particolari sono adottate per i Ministeri dello sviluppo economico e dei trasporti con la soppressione di diversi enti.

RIDUZIONE DELLA SPESA DEGLI ENTI TERRITORIALI

Si riducono di 700 milioni di euro per l’anno 2012 (e di 1.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013) i trasferimenti dello Stato alle Regioni a statuto ordinario, escludendo dalla riduzione le risorse destinate al Servizio Sanitario Nazionale. inoltre,si riduce ulteriormente il limite entro cui gli enti territoriali possono procedere alla spesa per assunzione di personale e si pone il divieto per le Province di assumere personale a tempo indeterminato, fino a che non sarà data attuazione alla riduzione e razionalizzazione delle Province stesse.

RIDUZIONE E ACCORPAMENTO PROVINCE

Il decreto interviene anche sulle province, prevedendone la riduzione e l’accorpamento, con l’obiettivo di dimezzare il numero attuale.  La riduzione avverrà sulla base di  due criteri:  il primo è la dimensione territoriale, il secondo è la popolazione. La definizione esatta dei parametri per la dimensione territoriale e la popolazione sarà completata entro 10 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, con apposito provvedimento del Consiglio dei Ministri.

I Comuni capoluogo di Regione sono esclusi dagli interventi di accorpamento e riduzione. Le province che “restano in vita” avranno le seguenti competenze: ambiente (soprattutto per il settore discariche); trasporti e viabilità (anche per quanto attiene la costruzione, la classificazione e la gestione delle strade). In attuazione del decreto “Salva Italia”, vengono devolute ai Comuni tutte le altre competenze che finora lo Stato aveva attribuito alle province.

Entro il 1° gennaio 2014  vengono istituite le Città metropolitane, dieci in tutto: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova,  Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Contestualmente, verranno soppresse le relative province.

PUBBLICA ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ, ENTI DI RICERCA

Tra le altre misure, ci sono quelle relative al personale del Miur presso scuole estere e MAE: si opera una riduzione del personale scolastico comandato presso il MAE con funzioni di coordinamento e gestione delle scuole italiane all’estero. Di concerto, si opera una ulteriore riduzione anche del personale dei docenti impiegati presso le scuole italiane all’estero. Da entrambe queste misure sono attesi risparmi per 2,6 nell’anno in corso e di 16 Mln a regime.

Personale inidoneo a insegnamento. Con questa norma si prevede di impiegare il personale dichiarato inidoneo all’insegnamento ma con mantenuta capacita lavorativa, in attività amministrative presso le stesse scuole, nell’ambito regionale. Da questa misura si ottiene una riduzione di spesa nell’immediato di 38,5 milioni, che a regime supereranno i 100.

Utilizzo del personale docente in esubero. In linea di continuità con il processo che mira al pieno impiego di tutto il personale scolastico, viene previsto l’utilizzo in particolare dei docenti senza cattedra per attività di  docenza in materie affini. Fermo restando l’accertamento delle competenze necessarie a  garantire il risultato  didattico atteso. In particolare verificando il possesso degli idonei titoli di studio.

Ultimo capitolo riguarda la SANITA’

Si interviene, al fine di ridurre i costi sanitari,  su 4 capitoli di spesa:

  • condizioni di acquisto e fornitura di beni e servizi;
  • spesa per farmaci. Per il 2012 è previsto un  aumento dello sconto obbligatorio che le farmacie e le  aziende farmaceutiche praticano nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale;
  • spesa per dispositivi medici. Per il solo secondo semestre 2012 viene previsto un abbattimento del 5% degli importi e dei volumi di fornitura. Mentre nel 2013 la revisione della spesa viene realizzata tramite la fissazione di un tetto di spesa pari al 4,8% per tali dispositivi;
  • acquisto di prestazioni sanitarie  da soggetti privati accreditati. La misura prevista consiste in una riduzione del budget assegnato alle singole strutture pari all’1% per il 2012 e al 2% per il 2013, rispetto al budget 2011.

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