Con l’arrivo dell’autunno, per milioni di pensionati italiani arriva anche il momento di consultare il nuovo cedolino della pensione di ottobre 2025. Dopo i ritardi e i piccoli intoppi delle scorse settimane, l’INPS ha aggiornato il fascicolo previdenziale e da adesso è possibile accedere al dettaglio delle voci.
Un’occasione importante non solo per sapere quando arriverà il pagamento, ma anche per verificare che tutto sia in ordine: importi, eventuali rimborsi, trattenute e possibili ricalcoli. Spesso ci si limita a guardare solo la cifra accreditata sul conto, ma dare un’occhiata riga per riga al cedolino può evitare brutte sorprese.
Date di pagamento di ottobre 2025
La prima informazione che tutti vogliono sapere riguarda la data di accredito. Per ottobre 2025 i pagamenti partiranno da mercoledì 1° ottobre, sia per chi riceve la pensione sul conto bancario sia per chi la ritira presso gli sportelli postali.
Non ci saranno anticipi né slittamenti: la data è la stessa per tutti i pensionati, indipendentemente dall’istituto di credito o dalla modalità scelta. Questo significa che già dalla mattina del 1° ottobre chi ha l’accredito in banca potrà vedere l’importo disponibile sul proprio conto. Per chi invece preferisce ritirare la pensione in contanti presso Poste Italiane, è bene ricordare che spesso viene predisposto un calendario scaglionato in base all’iniziale del cognome, per evitare code e assembramenti. Conviene quindi informarsi presso il proprio ufficio postale di riferimento.
Un consiglio utile: se notate incongruenze negli importi pagati, controllate subito il fascicolo previdenziale online. Può capitare che ci siano trattenute o verifiche che rallentano l’accredito. In caso di anomalie, è sempre meglio rivolgersi al numero verde INPS o a un patronato.
Nessuna rivalutazione o bonus straordinari
Come ogni anno in questo periodo, circolano notizie su presunti aumenti o bonus extra per i pensionati. È importante chiarire: non ci sono rivalutazioni anticipate a ottobre. L’adeguamento delle pensioni scatterà, come sempre, a gennaio 2026 e con percentuali stimate intorno all’1,5%.
Allo stesso modo, non è previsto alcun bonus straordinario in questo mese. L’unico accredito aggiuntivo in arrivo sarà quello di dicembre, il famoso importo aggiuntivo di 154,94 euro per chi percepisce la pensione minima, che si somma alla tredicesima. Non è una misura nuova: si tratta di una tradizione ormai consolidata che da anni accompagna le feste natalizie dei pensionati con trattamenti più bassi.
Controlli da fare sul cedolino di ottobre
Oltre alla cifra del pagamento, il cedolino di ottobre contiene informazioni preziose che non vanno trascurate. In particolare, è importante controllare:
- Eventuali rimborsi o conguagli del 730: chi ha presentato la dichiarazione dei redditi potrebbe vedere l’accredito proprio in questo mese.
- Quattordicesima ritardataria: chi non l’ha ricevuta a luglio e ne aveva diritto potrebbe trovarla accreditata adesso.
- Ricalcoli o revoche: i pensionati con trattamenti minimi o prestazioni collegate al reddito devono prestare attenzione a eventuali variazioni. Chi non ha inviato i propri dati reddituali entro il 19 settembre, come richiesto dall’INPS, potrebbe infatti subire sospensioni o recuperi.
Esempio pratico: un pensionato che ha dimenticato di rispondere alla richiesta di invio del modello RED rischia di trovarsi con un assegno più basso o con una trattenuta imprevista. Per questo motivo è sempre bene leggere attentamente ogni voce del cedolino e non fermarsi alla cifra finale.
Le trattenute fiscali
Anche a ottobre compaiono le consuete trattenute fiscali:
- IRPEF ordinaria, calcolata in base al reddito complessivo annuo;
- Addizionali regionali e comunali, che vengono rateizzate e trattenute mese per mese.
Si tratta di importi spesso poco visibili, ma che incidono sensibilmente sull’assegno. Per chi desidera approfondire, è utile confrontare il cedolino di ottobre con quello dei mesi precedenti per capire meglio le differenze.
Sul fronte fiscale, inoltre, si attende la riforma promessa dal Governo, che dovrebbe portare a un alleggerimento delle imposte per alcune categorie di pensionati. Per il momento, però, nulla è ancora definitivo.
Uno sguardo a gennaio 2026
Ottobre non porta novità straordinarie, ma è utile guardare ai prossimi mesi. A gennaio scatterà la rivalutazione delle pensioni, legata all’andamento dell’inflazione. Le prime stime parlano di un incremento attorno all’1,4-1,6%, una percentuale modesta che non coprirà del tutto l’aumento del costo della vita, ma che garantirà comunque un piccolo adeguamento agli assegni.
Conclusioni
Il cedolino pensione di ottobre 2025 conferma la regolarità dei pagamenti e non porta con sé aumenti o bonus inattesi. Rimane però fondamentale controllare con attenzione tutte le voci, dai rimborsi fiscali alla quattordicesima ritardataria, fino ai possibili ricalcoli per chi non ha inviato i dati reddituali.
Il consiglio è sempre lo stesso: scaricare il cedolino dal fascicolo previdenziale INPS, leggerlo con calma e, in caso di dubbi, rivolgersi a un CAF o a un patronato. Un piccolo controllo oggi può evitare spiacevoli sorprese domani.