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Home»Sentenze Lavoro»Italia deferita alla Corte di giustizia Europea sui licenziamenti collettivi

Italia deferita alla Corte di giustizia Europea sui licenziamenti collettivi

Massima Di Paolo25 Ottobre 20123 Mins Read
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La Commissione Europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia Europea per porre fine all'esclusione dei dirigenti dalle garanzie procedurali nei licenziamenti collettivi.

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bandiera europa

Al fine di assicurare un’adeguata attuazione della direttiva, la definizione di “lavoratori” non può essere lasciata alla discrezione degli Stati membri. Al contrario, i ‘lavoratori’ devono essere definiti in modo uniforme in tutta l’UE, in linea con gli obiettivi della direttiva, con il principio di parità e con la carta dei diritti fondamentali dell’UE.

L’Italia ha attuato la direttiva sui licenziamenti collettivi tramite la legge n. 223/1991. Le autorità italiane competenti, compresi i tribunali, interpretano questa legge come se escludesse i dirigenti dal calcolo del numero dei licenziamenti che il datore di lavoro intende effettuare e dalle garanzie procedurali legate all’informazione e consultazione dei lavoratori sul posto di lavoro.

La categoria dei dirigenti comprende, secondo la giurisprudenza italiana, non solo i dirigenti di grado elevato che detengono notevoli poteri decisionali – tra cui la gestione del personale – ma anche i dirigenti di grado basso e intermedio che hanno un livello elevato di competenza professionale ma non esplicano il ruolo di datore di lavoro e non hanno un potere reale per gestire i mezzi di produzione all’interno dell’impresa”.

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