A luglio arriva una boccata d’ossigeno per milioni di italiani: è il momento della quattordicesima mensilità, un’integrazione economica che può fare la differenza per affrontare l’estate con meno pensieri, soprattutto in tempi di inflazione e spese crescenti. Ma non tutti la ricevono. Vediamo in modo chiaro e pratico cos’è, chi la prende e quando arriva nel 2025.
Cos’è la quattordicesima mensilità?
La quattordicesima è una mensilità aggiuntiva rispetto allo stipendio o alla pensione, prevista solo in determinate situazioni. Nasce per aiutare economicamente lavoratori e pensionati nel periodo estivo, in coincidenza con le vacanze o con spese extra spesso inevitabili.
Non va confusa con la tredicesima (che arriva a dicembre): la quattordicesima viene erogata tra giugno e luglio e non è universale, ma vincolata a contratti o requisiti specifici.
Chi riceverà la quattordicesima a luglio 2025?
La quattordicesima non spetta a tutti. Viene riconosciuta a due categorie principali:
- Lavoratori dipendenti, ma solo se prevista dal contratto collettivo applicato (CCNL);
- Pensionati a basso reddito, che soddisfano precisi criteri anagrafici e reddituali.
Vediamo le due situazioni nel dettaglio.
Lavoratori dipendenti: quando arriva e chi riceve la 14a
Per i dipendenti del settore privato, la quattordicesima spetta solo se prevista dal CCNL. In molti casi è inclusa nei contratti di:
- Commercio
- Turismo e pubblici esercizi
- Alimentari e distribuzione
- Terziario
- Studi professionali
Al contrario, non è prevista nei contratti di metalmeccanici, scuola o pubblica amministrazione, dove si eroga solo la tredicesima.
Quando viene pagata?
Nella maggior parte dei casi, la quattordicesima arriva in busta paga fra giugno e luglio 2025. La data precisa dipende dalle prassi aziendali: alcune aziende la accreditano a fine giugno, altre nella prima metà di luglio. Inoltre alcune aziende fanno un cedolino a parte, mentre altre inseriscono la 14a direttamente nella busta paga come voce di retribuzione.
Quanto spetta?
L’importo varia in base a:
- Retribuzione mensile
- Ore lavorate (part-time o full-time)
- Anzianità di servizio
- Livello di inquadramento
È quindi un valore personalizzato, non fisso per tutti.
Pensionati: chi ha diritto alla quattordicesima INPS
Per i pensionati, la quattordicesima è un’integrazione automatica riconosciuta dall’INPS, senza bisogno di domanda. Ma serve rispettare specifici requisiti.
Requisiti per riceverla a luglio 2025
- Età minima: almeno 64 anni compiuti entro il 31 luglio 2025
- Reddito annuo personale:
- fino a 15.688,40 euro: importo pieno
- tra 15.688,41 e 20.235,20 euro: importo ridotto
Leggi anche: Pensionati, a chi spetta e quando arriva la quattordicesima del 2025
Da cosa dipende l’importo?
L’entità della quattordicesima varia in base a:
- Reddito complessivo
- Anni di contributi versati (più sono, più alto sarà l’importo)
- Tipo di pensione percepita
Gli importi vanno da circa 300 euro fino a oltre 700 euro, ma in alcuni casi possono arrivare anche a 1.000 euro e oltre, se sommati ad arretrati o conguagli.
Quando arriva?
L’INPS eroga la quattordicesima insieme alla pensione di luglio 2025. Non è necessario presentare richiesta: l’importo viene calcolato automaticamente sulla base dei dati in possesso dell’Istituto e della dichiarazione dei redditi.
A luglio la pensione viene pagata per tutti dal 1 luglio, data di accredito sia in banca che alle Poste. Per chi riceve il pagamento in contanti la situazione è leggermente diversa, ecco la nostra guida aggiornata sull’argomento.
Leggi anche: Pagamento Pensioni di luglio 2025: quando arriva e cosa controllare
Un aiuto concreto in un’estate delicata
In un contesto in cui le famiglie affrontano rincari su beni e servizi essenziali, la quattordicesima rappresenta per molti una risorsa essenziale per affrontare viaggi, spese mediche, bollette o semplicemente per respirare un po’. Non tutti ne hanno diritto, ma chi rientra nei parametri può contare su una mensilità extra preziosa, anche se temporanea.
Conclusione
Luglio è il mese della quattordicesima per milioni di italiani, ma con criteri differenti per lavoratori e pensionati. Verifica sempre cosa prevede il tuo contratto di lavoro o, se sei pensionato, controlla i limiti di reddito aggiornati. Se rientri nei requisiti, non dovrai fare nulla: l’accredito arriverà in automatico.
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