Nella giornata del 18 ottobre, si è conclusa alla Camera la discussione del disegno di legge C-1441-quater-f, meglio conosciuto come ddl lavoro, che era stato rinviato alle camere dal Presidente della Repubblica lo scorso 31 marzo. Il nodo da sciogliere, tra gli altri, riguarda soprattutto il famigerato art 31 del ddl lavoro, contenente la disciplina del cd. arbitrato.
Nel corso della seduta di lunedi, il PD ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità che sarà votata nella seduta odierna. Tranne clamorose sorprese, il testo definitivo del collegato lavoro, dovrebbe essere approvato il prossimo 20 ottobre.
Il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano ha affermato che “La pregiudiziale presentata dal Pd vuole sottolineare che le modifiche apportate dopo il dibattito parlamentare, oggi in settima lettura, non sono sufficienti al fine di adeguare il testo, per quanto riguarda il tema dell’arbitrato secondo equita’, ai principi costituzionali sotto il profilo sia sostanziale che processuale”.
“Il Senato non ha introdotto nel testo modifiche corrispondenti alle indicazioni del Capo dello Stato con il rinvio del collegato alle Camere”.
Presente anche il ministro Sacconi il quale ha affermato che il ddl lavoro è solo la premessa per giungere al tanto voluto “Statuto dei lavori”; il Ministro ha infatti chiarito che: “Sono circa 15mila i provvedimenti che devono essere sottoposti a riordino e non soltanto in termini compilativi ma anche innovativi, cioè a partire dalla scelta di una “robusta sussidiarietà nei confronti degli attori sociali. La disciplina deve poter essere derogabile” nei territori e nelle aziende grazie a “intese tra parti sociali”.
Intanto è previsto per oggi pomeriggio a partire dalle ore 15.00, un presidio della CGIL per ribadire ancora una volta ‘No alla controriforma del lavoro’.
Staremo a vedere cosa accadrà.
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