L’1 gennaio 2019 è entrata in vigore la Legge di Bilancio 2019 (L. n. 145/2018), pubblicata in extremis in Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2018. Pensione e reddito di cittadinanza, introduzione di “quota 100” per superare la riforma Fornero, taglio alle pensioni d’oro, nuovo meccanismo di rivalutazione automatica delle pensioni, bonus assunzione per giovani eccellenze, proroga del bonus incentivi assunzione per il Mezzogiorno.
Sono soltanto alcune delle novità previste dalla Manovra 2019 in materia di lavoro e previdenza. Ma andiamo per ordine e vediamo sinteticamente le misure di nostro interesse contenute nella Legge di Bilancio.
Manovra 2019, lavoro e previdenza
Come anticipato in premessa vediamo in sintesi quali sono le misure di maggior interesse su lavoro e previdenza contenute nella legge di bilancio partendo da reddito di cittadinanza e quota 100 per finire con gli sgravi per le aziende e per il lavoro.
Pensione e reddito di cittadinanza
Le due misure cardine della Manovra sono senza dubbio rappresentate dal reddito di cittadinanza e dalla pensione di cittadinanza, che hanno l’obiettivo di favorire i cittadini che vivono sotto la soglia di povertà stabilita dall’Eurostat.
Infatti, in presenza di determinati requisiti e condizioni, i cui criteri dovrebbero giungere a breve con apposito decreto, il governo corrisponderà un importo di 780 euro netti mensili. Nel caso dei pensionati, ma anche di lavoratori che non arrivano alla predetta soglia reddituale, ci sarà un’integrazione fino a detto importo.
Quota 100
Altra misura molto discussa è la “quota 100” per garantire ai cittadini un metodo alternativo per accedere alla pensione. Per poter usufruire della nuova flessibilità in uscita, è necessario maturare un’età minima.
Infatti, per chiedere la quota 100 bisogna aver maturato almeno 62 anni di età insieme ad almeno 38 anni di contributi. Non è dunque possibile calcolare la quota 100 a qualsiasi età, ma è necessario comunque avere almeno 62 anni.
Taglio alla rivalutazione automatica pensioni
Dal 1° gennaio 2019, e fino al 2021, entra in vigore una nuova disciplina della perequazione automatica (o indicizzazione) dei trattamenti pensionistici. Si prevedono aliquote decrescenti, relative ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a 9 volte il trattamento minimo, come di seguito indicato:
- 100% (come attualmente previsto) per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia pari o inferiore a 3 volte il trattamento minimo INPS;
- 97% (in luogo dell’attuale 95%) per le pensioni con importo sia superiore a 3 volte e pari o inferiore a 4 volte il predetto trattamento minimo;
- 77% (in luogo dell’attuale 75%) per assegni cui importo complessivo sia superiore a 4 volte e pari o inferiore a 5 volte il trattamento minimo;
- 52% (in luogo dell’attuale 50%) per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia superiore a 5 volte e pari o inferiore a 6 volte il trattamento minimo;
- 47% (in luogo dell’attuale 45%) per le pensioni con importo complessivo sia superiore a 6 volte e pari o inferiore a 8 volte il trattamento minimo;
- 45% per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia superiore a 8 volte e pari o inferiore a 9 volte il trattamento minimo e 40% per i trattamenti di importo complessivo superiore a quest’ultimo limite.
Taglio alle pensioni d’oro
Sempre in tema di pensioni, dal 1° gennaio 2019, e per la durata di 5 anni, è stato introdotto un contributo di solidarietà per i pensionati che ricevono un assegno molto elevato. La riduzione scatta per le pensioni eccedenti la soglia di 100mila euro lordi annui, in base al seguente meccanismo:
- 15% per la quota di importo da 100.001 euro a 130.000 euro;
- 25% per la quota da 130.001 euro a 200.000 euro;
- 30% per la quota da 200.001 euro a 350.000 euro;
- 35% per la quota da 350.001 euro a 500.000 euro;
- 40% per la quota eccedente i 500.000 euro.
Rimangono escluse da tale disposizione:
- le pensioni di invalidità;
- i trattamenti pensionistici riconosciuti ai superstiti e i trattamenti riconosciuti a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche.
Leggi anche: taglio pensioni d’oro
Proroga incentivo occupazione Mezzogiorno
È stato prorogato, anche per il 2019, l’Incentivo Occupazione Mezzogiorno. Si ricorda che l’agevolazione contributiva opera per le assunzioni a tempo indeterminato nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. I soggetti da assumere devono avere:
- meno di 35 anni;
- per quelli di età superiore è necessario anche essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
Lo stanziamento è pari a 500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020.
Bonus giovani eccellenze
In tema agevolazioni è stato introdotto uno sgravio totale annuale fino ad un massimo di 8.000 euro nel caso di assunzione a tempo indeterminato o trasformazione di contratti a tempo determinato in rapporti stabili nel 2019.
Riguarda i datori di lavoro privati che assumono i soggetti con i seguenti requisiti:
- laurea magistrale, ottenuta nel periodo compreso tra il 2018 e il 30 giugno 2019 con la votazione di 110 e lode e con una media ponderata di almeno 108/110, entro la durata legale del corso di studi e prima di aver compiuto 30 anni, in Università statali o non statali legalmente riconosciute;
- dottorato di ricerca, ottenuto nel periodo compreso tra il 2018 e il 30 giugno 2019 e prima di aver compiuto 30 anni, in Università statali o non statali legalmente riconosciute.
Leggi anche: Bonus giovani eccellenze
Riduzione premi INAIL
Sono stati ridotti anche i premi e contributi contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. In relazione a tali modifiche, per il solo anno 2019, sono stati modificati alcuni termini temporali relativi all’autoliquidazione ed ai pagamenti dei premi in oggetto.
In particolare:
- il termine del 31 dicembre per l’invio delle basi imponibili all’INAIL è differito per il 2019 al 31 marzo dello stesso anno;
- i termini per la domanda di riduzione delle retribuzioni presunte, per il calcolo e versamento del totale o della 1° rata dei premi, così come la denuncia delle retribuzioni, sono differiti al 16 maggio 2019;
- in caso di pagamento del premio in quattro rate, i termini di scadenza della prima e della seconda rata per il 2019 sono unificati al 16 maggio del medesimo anno.
Pacchetto famiglia
La Legge di Bilancio 2019 e il collegato fiscale contengono inoltre un cospicuo pacchetto famiglia con misure sul congedo di maternità obbligatorio, il congedo papà, i bonus per le famiglie ecc. Puoi leggere il nostro approfondimento qui: Manovra 2019, pacchetto famiglia: ecco le misure per mamme e papà
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