A partire dal mese di luglio di ogni anno, molti lavoratori e pensionati aspettano con impazienza il rimborso del modello 730, ossia la somma che l’Agenzia delle Entrate restituisce per effetto del conguaglio fiscale avvenuto nel 730 applicando definitivamente le detrazioni fiscali e le spese sostenute nell’anno precedente.
Tuttavia, non sempre il rimborso arriva puntuale, e in molti casi sorgono dubbi o preoccupazioni. In molti infatti ci hanno chiesto come mai non hanno ricevuto il rimborso, vediamo allora di fare chiarezza sulla base di questa email giunta in Redazione tramite il servizio La Posta di Lavoro e Diritti.
Gentile redazione di Lavoro e Diritti, ho presentato il modello 730 regolarmente e mi aspettavo il rimborso a luglio direttamente in busta paga. Tuttavia, oggi ho ricevuto lo stipendio e non c’è traccia del rimborso. Come mai? Devo preoccuparmi?
Grazie, Marco R.
Rimborso modello 730, una breve premessa
Il rimborso del 730 è legato alla dichiarazione dei redditi, che viene trasmessa entro precise scadenze e gestita dall’Agenzia delle Entrate, che a sua volta comunica i risultati al sostituto d’imposta (datore di lavoro o INPS) per l’accredito diretto delle somme.
Normalmente, chi presenta il modello 730 entro i termini previsti dovrebbe ricevere il rimborso a partire dalla retribuzione del mese di luglio (per i lavoratori dipendenti) o dal rateo di pensione di agosto/settembre (per i pensionati). Ma ci sono diversi motivi per cui il rimborso può slittare.
Cos’è il rimborso del modello 730 e quando arriva
Il rimborso del 730 è il credito che deriva dal conguaglio tra le imposte dovute e quelle effettivamente trattenute nel corso dell’anno, tenendo conto delle detrazioni per spese sanitarie, mutui, istruzione, figli a carico, ecc.
Per i lavoratori dipendenti, il rimborso arriva a partire da luglio, direttamente in busta paga, mentre per i pensionati arriva ad agosto o settembre, insieme alla pensione, salvo ritardi.
Perché il rimborso del 730 potrebbe non essere arrivato a luglio?
Ecco le cause più comuni:
1. Invio tardivo del modello 730
Anche se hai compilato e consegnato il 730 in tempo, il CAF o il professionista abilitato potrebbe averlo trasmesso all’Agenzia delle Entrate in una finestra successiva. L’Agenzia, infatti, invia i dati al sostituto d’imposta (730/4) sulla base della data di ricezione. Se la trasmissione è avvenuta dopo il 20 giugno, il rimborso potrebbe slittare ad agosto o settembre.
2. Il datore di lavoro è incapiente
Se il tuo datore di lavoro non ha capienza fiscale sufficiente – ovvero, non trattiene abbastanza imposte da tutti i dipendenti per poter effettuare il rimborso – il credito non può essere restituito subito in busta paga. In questi casi il rimborso potrebbe arrivare in tutto o in parte nei prossimi mesi, oppure lo riporterà nella prossima Certificazione Unica e il credito sarà poi riportato all’anno prossimo. In tal caso potrà essere usato a scomputo nel 730 2026 oppure potrà essere pagato dall’Agenzia delle Entrate che provvederà al rimborso direttamente al contribuente, ma con tempistiche più lunghe.
3. Sei un pensionato
Nel caso dei pensionati, l’INPS effettua i rimborsi non a luglio ma in genere a partire da agosto, e a volte anche a settembre, in base alla data di trasmissione del modello 730. Quindi, se sei un pensionato, non c’è nulla di strano nel non vedere ancora il rimborso.
4. Hai presentato il 730 senza sostituto d’imposta
Se, per errore o scelta, hai presentato il modello senza indicare il datore di lavoro o l’INPS come sostituto, il rimborso non arriverà in busta paga o pensione, ma sarà effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Questo però comporta tempi più lunghi: i controlli preliminari possono durare fino a 4 mesi dalla presentazione, e l’accredito avverrà solo dopo.
Questa modalità è tipica di chi ha cessato il lavoro o non ha un datore di lavoro attivo al momento della dichiarazione, ma può capitare anche per errore nella compilazione del modello (es. tramite precompilato).
Tempistiche per i rimborsi 730 2025 (stima)
Data invio 730 | Lavoratori dipendenti | Pensionati |
---|---|---|
Entro 31 maggio | Rimborso a luglio | Cedolino da agosto |
1 – 20 giugno | Rimborso fra luglio e agosto | Cedolino da settembre |
21 giugno – 15 luglio | Rimborso fra agosto e settembre | Cedolino da settembre |
16 luglio – 31 agosto | Rimborso entro metà settembre o ottobre | Cedolino da ottobre |
settembre | Rimborso da novembre | Cedolino da novembre |
Per concludere…
Se non hai ricevuto il rimborso del modello 730 a luglio, non è detto che ci sia un problema: molto spesso si tratta solo di una questione di tempistiche. Ecco un riepilogo delle situazioni più comuni:
- Hai inviato il 730 entro il 31 maggio e sei lavoratore dipendente → il rimborso doveva arrivare a luglio. Se non è arrivato, verifica che il CAF lo abbia trasmesso in tempo e che il datore di lavoro abbia capienza.
- Hai presentato il 730 tra giugno e luglio → il rimborso arriverà tra agosto e settembre, in base alla data di trasmissione.
- Sei un pensionato → il rimborso è previsto da agosto a settembre, e non a luglio.
- Hai presentato il 730 senza sostituto d’imposta (per scelta o per errore) → l’Agenzia delle Entrate ti rimborserà direttamente, ma entro 4 mesi dalla data di presentazione, non a luglio. Questa è una delle cause più frequenti di ritardo.
- Il tuo datore di lavoro è incapiente → parte del rimborso potrebbe arrivare più avanti, o direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Cosa puoi fare?
- Controlla la data di invio del 730.
- Verifica se è stato indicato correttamente il sostituto.
- Accedi al tuo Cassetto Fiscale o chiedi al CAF/professionista che ha gestito la dichiarazione.
- Se hai presentato il 730 senza sostituto, armati di un po’ di pazienza: il rimborso arriverà, ma con tempi più lunghi.
Consiglio: per future dichiarazioni, valuta con attenzione se indicare o meno il sostituto, soprattutto se sei ancora alle dipendenze di un datore di lavoro o percepisci una pensione.
Per altri dubbi su Lavoro, Pensioni, Fisco e Previdenza scrivi a La Posta di Lavoro e Diritti.