Se hai lavorato fuori dall’Italia per un periodo della tua vita e ti stai chiedendo se quei contributi esteri potranno servirti per andare in pensione nel nostro Paese, sappi che sei in buona compagnia.
Un nostro lettore, Marco, ci ha scritto:
“Ho lavorato per diversi anni in Germania. Ora sono tornato in Italia e vorrei capire se quei contributi versati lì valgono qualcosa per la mia pensione INPS. Devo fare una ricongiunzione o una totalizzazione?”
In questa guida per la rubrica La Posta di Lavoro e Diritti ti spieghiamo in modo semplice come funziona la totalizzazione contributi e in quali casi è necessario richiedere una ricongiunzione contributi estero INPS.
Cos’è la totalizzazione contributi
La totalizzazione contributi è un meccanismo che ti permette di sommare i contributi versati in Italia con quelli versati in uno o più Paesi esteri, ai fini del diritto alla pensione.
Questo strumento è molto utile per:
- raggiungere i requisiti minimi per il pensionamento
- evitare di “perdere” anni di contribuzione accumulati all’estero
Tuttavia, è applicabile solo se tra l’Italia e il Paese estero esistono accordi internazionali di sicurezza sociale, come:
- Regolamenti europei (per i Paesi UE/SEE e Svizzera)
- Convenzioni bilaterali, come quelle con Stati Uniti, Canada, Australia, Argentina, Brasile e altri
Se hai lavorato in uno di questi paesi, puoi chiedere la totalizzazione della pensione, ossia l’unione dei periodi contributivi ai fini del diritto all’assegno.
Quando serve la ricongiunzione contributi estero INPS
In assenza di accordi internazionali, la totalizzazione non è possibile. In questi casi, l’unica via è la ricongiunzione contributi estero INPS.
Questa procedura ti consente di far “confluire” i periodi esteri nel tuo conto previdenziale italiano, ma ha un costo, perché si tratta di riscattare i contributi secondo le regole INPS.
Attenzione: la ricongiunzione contributi estero INPS non sempre conviene economicamente. È essenziale valutare la tua situazione personale e, se possibile, farti assistere da un patronato o un esperto previdenziale.
Non tutti i contributi esteri sono uguali
Non tutti i contributi esteri possono essere utilizzati allo stesso modo. Dipende dal sistema pensionistico del Paese dove hai lavorato.
Ad esempio:
- Se i contributi esteri si basano sul reddito da lavoro, come nel caso della Germania (es. calcolo pensione tedesca), è più probabile che siano compatibili.
- Se invece sono legati ad altri criteri (es. residenza o tassazione), potrebbero non essere riconoscibili nel sistema italiano, o esserlo solo in parte.
Influenza sull’importo della pensione
Anche quando la totalizzazione contributi è ammessa, non sempre significa che prenderai una pensione più alta.
Dipende dal sistema di calcolo:
- Con il sistema retributivo, i contributi esteri possono aumentare l’anzianità contributiva e l’importo dell’assegno.
- Con il sistema contributivo, i contributi esteri ti aiutano solo a raggiungere i requisiti minimi, ma non influenzano il calcolo dell’importo.
In tutti i casi, si applica il principio del pro-rata, cioè ogni Stato calcola e paga solo la parte di pensione maturata nel proprio sistema.
In sintesi
- Se hai lavorato all’estero, puoi usare i tuoi contributi per la pensione italiana tramite totalizzazione, ma solo se c’è un accordo tra i due Paesi.
- In mancanza di accordi, serve valutare la ricongiunzione contributi estero INPS, operazione che può essere onerosa ma talvolta necessaria.
- Ogni caso è diverso: anche per il semplice calcolo pensione tedesca, ci sono regole specifiche da considerare.
Hai dei contributi versati all’estero e non sai come usarli in Italia? Scrivici a La Posta di Lavoro e Diritti: ogni settimana rispondiamo ai dubbi dei lettori con consigli chiari, aggiornati e pratici.
Serve aiuto per capire come agire?
La normativa previdenziale, soprattutto in presenza di periodi lavorativi all’estero, può essere complessa e soggetta a molte variabili. Per questo motivo è sempre consigliabile rivolgersi a un patronato o a un esperto previdenziale qualificato.
Solo un’analisi personalizzata della tua posizione contributiva può fornirti un conteggio esatto e indicarti la strategia migliore per far valere i tuoi diritti pensionistici, evitando errori o perdite economiche.
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