La stagione del 730/2025 è iniziata e, come ogni anno, molti lavoratori iniziano ad accedere al modello precompilato dell’Agenzia delle Entrate con l’aspettativa di ricevere un rimborso. Spese sanitarie, interessi sul mutuo, affitto o figli a carico fanno spesso pensare che dalla dichiarazione dei redditi arriveranno solo buone notizie. Ma non sempre la sorpresa è piacevole… Un nostro lettore, Stefano, ci ha scritto dicendo:
“Accedendo al 730 precompilato 2025 ho scoperto di dover pagare una cifra alta. L’anno scorso ho avuto tre datori di lavoro e quindi tre CU. Ma non dovrebbero aver già trattenuto tutto loro?”
In questa guida ti spieghiamo con parole semplici perché capita di dover versare altre tasse anche da dipendenti, cosa succede al 730 con 2, 3 o più Certificazioni Uniche e come comportarsi per non ritrovarsi ogni anno con un 730 a debito.
Quando il 730 è a debito con 2 o più CU: i casi più comuni
Nel 730/2025, relativo ai redditi del 2024, tanti contribuenti si trovano nella stessa situazione di Stefano. Il motivo? Hanno avuto più di un sostituto d’imposta durante l’anno, cioè più datori di lavoro, oppure un periodo di disoccupazione (NASpI), cassa integrazione o pensione.
Ecco i casi più frequenti:
- Cambio di lavoro durante l’anno
- Due o più lavori nello stesso anno
- Periodi di NASpI o cassa integrazione
- Passaggio dalla busta paga alla pensione
In tutte queste situazioni, il lavoratore riceve più Certificazioni Uniche (CU). E ogni CU rappresenta una parte del reddito annuale, ma viene trattata separatamente dal sostituto d’imposta che l’ha erogata. Questo è il punto chiave.
Ma non dovrebbe trattenere tutto il datore di lavoro?
Sì, ogni datore di lavoro trattiene l’IRPEF dalla tua busta paga, ma solo sulla parte di reddito che lui ti ha versato. Non può sapere se tu stai ricevendo (o riceverai) altri redditi nello stesso anno.
Un esempio pratico:
Luca ha lavorato sei mesi in Azienda A (reddito 10.000 €) e sei mesi in Azienda B (reddito 7.500 €). Ciascun datore ha calcolato le tasse comprese le detrazioni da lavoro dipendente come se Luca guadagnasse solo da lui:
- Azienda A → IRPEF al 23% = 2.300 €
- Azienda B → reddito nella no tax area → zero imposte trattenute
In sede di dichiarazione, però, i redditi si sommano: 10.000 € + 7.500 € = 17.500 €. A quel punto si ricalcola l’IRPEF su tutto:
- 23% su 15.000 €
- 25% su 2.500 €
Risultato? Luca deve pagare un conguaglio, perché sul reddito da Azienda B non è stata applicata alcuna trattenuta, e anche una parte del reddito da Azienda A è finita in uno scaglione più alto.
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Perché si è obbligati a fare il 730 con più CU
Chi ha più Certificazioni Uniche è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi, anche se pensa di non doverla fare. Il motivo è semplice: nessun sostituto ha fatto il conguaglio IRPEF finale, cioè nessuno ha “chiuso i conti” considerando tutti i redditi dell’anno.
Non fare il 730 non risolve il problema: anzi, può portare a controlli automatici da parte dell’Agenzia delle Entrate e a sanzioni per omessa dichiarazione.
Rischi e conseguenze di un 730 a debito
Quando si sommano più redditi non conguagliati, si crea un effetto a cascata:
- Il reddito complessivo potrebbe superare le soglie per l’applicazione delle aliquote più basse.
- Si rischia di perdere il trattamento integrativo (ex Bonus Renzi) se si supera il limite dei 28.000 euro annui.
- Alcune detrazioni per lavoro dipendente o familiari a carico potrebbero essere ridotte.
- Si devono restituire eventuali bonus o crediti d’imposta percepiti in eccesso.
- Le addizionali regionali e comunali vengono anch’esse ricalcolate in base al totale dei redditi.
Il risultato? Il 730 può uscire a debito anche per centinaia di euro.
Cosa fare per evitare sorprese nel 730
Durante l’anno:
- Informa il datore di lavoro se stai percependo altri redditi (da lavoro, NASpI o pensione).
- Chiedi il “cumulo fiscale” al nuovo datore di lavoro: permette di applicare le giuste aliquote IRPEF considerando tutto il reddito dell’anno.
- Se possibile, scegli un solo sostituto per il conguaglio di fine anno (di solito l’ultimo).
Quando ricevi le CU:
- Controlla quante ne hai ricevute.
- Se sono due o più, fai il 730 con l’aiuto di un CAF o un professionista, per capire se devi pagare e quanto.
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In sintesi
Avere 2, 3 o più Certificazioni Uniche nel 730 comporta obbligo di dichiarazione e rischio di debito IRPEF. Il motivo è che ogni datore di lavoro calcola le tasse sul solo reddito che ha corrisposto, e non sul tuo reddito complessivo.
Se hai cambiato lavoro, sei stato in disoccupazione o sei andato in pensione nel 2024, controlla con attenzione il tuo precompilato e preparati a un possibile conguaglio da versare.
Hai un dubbio su come compilare il tuo 730 o hai vissuto un caso simile? Scrivici a “La Posta di Lavoro e Diritti“. Ogni settimana rispondiamo alle domande dei lettori con parole semplici e consigli pratici.
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