In questi giorni moltissimi beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI) si sono visti accreditare gli arretrati dei carichi di cura, in alcuni casi con importi piuttosto elevati. Questo ha suscitato una valanga di domande sui social e nella nostra casella di posta: cosa si può comprare con la Carta ADI? Esiste un elenco di spese vietate? È obbligatorio spendere tutto entro il mese?
In questa nuova puntata della rubrica La Posta di Lavoro e Diritti rispondiamo collettivamente ai dubbi più frequenti. Il tema è molto sentito, anche perché – come abbiamo già spiegato in una guida precedente – gli arretrati non aumentano il limite mensile di prelievo in contanti, quindi l’unico modo per utilizzarli è spendere con la carta.
Oggi non rispondiamo a un singolo quesito, ma a una raccolta di domande ricorrenti che ci sono arrivate negli ultimi giorni. Grazie a chi ci scrive ogni giorno: con i vostri dubbi, aiutate tanti altri lettori a orientarsi meglio.
Arretrati: vanno spesi subito?
Una delle prime domande riguarda la gestione delle somme arretrate: bisogna spenderle tutte entro il mese? La risposta è no. A differenza del Reddito di Cittadinanza, l’Assegno di Inclusione consente di risparmiare le somme non spese. Gli arretrati accreditati restano disponibili sulla Carta ADI e non vanno persi se non vengono utilizzati subito.
L’unico limite che resta invariato è quello sul prelievo in contanti:
- 100 euro mensili per i single
- importo aumentato proporzionalmente in base alla composizione del nucleo familiare
Tutto il resto deve essere speso tramite la carta, per beni e servizi ammessi dalla normativa.
Cosa NON si può comprare con la Carta ADI
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato un elenco preciso di spese vietate, consultabile anche sul sito istituzionale. Ecco l’elenco integrale:
- giochi con vincite in denaro o altre utilità
- acquisto, noleggio o leasing di navi e imbarcazioni da diporto e servizi portuali
- armi
- materiale pornografico e beni o servizi per adulti
- servizi finanziari e creditizi
- trasferimento di denaro e ricariche di carte prepagate
- servizi assicurativi
- articoli di gioielleria e pellicceria
- acquisti in gallerie d’arte e club privati
- sigarette (comprese quelle elettroniche) e derivati del fumo
- prodotti alcolici
- giochi pirotecnici
È inoltre vietato utilizzare la Carta:
- per acquisti all’estero
- per acquisti online (Amazon, e-commerce in generale)
- nei negozi dedicati prevalentemente alla vendita di beni vietati
Attenzione: non tutto viene bloccato in automatico
Alcuni pagamenti non consentiti vengono bloccati in automatico dal sistema, grazie ai codici merceologici rilevati dal POS. Ma non sempre succede. In diversi casi, il pagamento passa comunque, ma potrà essere oggetto di controlli successivi da parte dell’amministrazione.
Per questo motivo, il vero limite è il buon senso. Ogni acquisto deve essere necessario, proporzionato e coerente con lo scopo del beneficio: sostenere le famiglie in difficoltà.
Le vostre domande più frequenti
Vediamo ora alcuni esempi pratici tratti dalle domande che ci avete inviato. Il principio generale è chiaro: se un bene o un servizio non è vietato in modo esplicito, e serve davvero alla famiglia, può essere acquistato.
Posso pagare il dentista o una visita specialistica?
Sì, sono spese sanitarie necessarie e quindi consentite. Bisogna solo assicurarsi che il pagamento avvenga tramite POS in negozio o studio fisico. Il pagamento online non è ammesso.
Posso comprare una caldaia o un frigorifero nuovo?
Sì, si tratta di beni durevoli essenziali per la vita familiare. L’importante è che l’acquisto avvenga in un negozio fisico e non su internet.
Posso acquistare una TV, un computer o uno smartphone?
Sì, a patto che si rispettino due condizioni:
- L’acquisto deve essere fatto in un negozio fisico, con pagamento tramite POS. Gli acquisti online sono sempre vietati, anche se il bene è ammissibile.
- Non devono essere beni di lusso o sproporzionati. Un conto è acquistare uno smartphone per comunicare o un computer per lo studio. Un altro è comprare dispositivi di fascia altissima, smartphone di ultima generazione da 1500 euro, computer da gaming o TV da migliaia di euro.
In questi casi, anche se il pagamento viene accettato, la spesa potrebbe essere contestata in un secondo momento.
Posso usare la Carta ADI per ricaricare una carta prepagata o inviare denaro?
No, è vietato. I servizi finanziari, le ricariche di carte e i trasferimenti di denaro sono espressamente esclusi.
Posso fare acquisti online su Amazon o altri siti?
No, la Carta ADI non può essere usata online o per acquisti tramite servizi di direct marketing. Anche se il bene è utile (es. lavatrice), se comprato online è vietato.
Posso acquistare vestiti con la Carta ADI?
Sì, l’acquisto di abbigliamento è consentito, in quanto rientra tra le esigenze primarie della famiglia. Può trattarsi di vestiti per adulti o per bambini, scarpe, intimo o altri capi necessari nella vita quotidiana, inclusi eventuali cambi di stagione o indumenti per la scuola.
È però importante ricordare che anche in questo caso:
- l’acquisto va fatto in un negozio fisico e non online;
- va evitata la spesa per capi di lusso o firmati che potrebbero essere considerati non necessari o sproporzionati rispetto alla finalità del beneficio.
Il principio resta sempre quello della necessità e del buon senso: l’ADI serve ad aiutare chi è in difficoltà, non a soddisfare desideri superflui.
In sintesi: cosa fare per non sbagliare
Usare la Carta ADI nel modo corretto significa rispettare le regole ma anche usare il buon senso. Il beneficio è pensato per coprire le necessità essenziali: spese per la casa, l’alimentazione, la salute, l’istruzione e la vita quotidiana della famiglia.
Ecco alcune regole da tenere sempre presenti:
- Compra solo ciò che ti serve davvero
- Evita spese superflue o di lusso
- Usa sempre la carta in un negozio fisico
- Non fare acquisti online o all’estero
- Non acquistare beni espressamente vietati
- Non usare la carta per inviare denaro o ricaricare altre carte
Chi rispetta queste semplici regole non ha nulla da temere. Chi invece aggira le regole o fa acquisti incoerenti rischia la sospensione o la decadenza del beneficio.
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