Oggi affrontiamo il caso di un nostro lettore, Adriano, che ci ha scritto per sapere se sua moglie, casalinga senza contributi, può avere diritto alla pensione sociale, e in che modo si può eventualmente fare domanda.
“Sono un pensionato con un reddito di 23.000,00 € annui, mia moglie ha sempre fatto la casalinga, quindi non ha nessun versamento INPS. La mia domanda è: ha qualche diritto riguardo alla pensione sociale? Se sì, dove debbo e come fare l’eventuale richiesta. Ringrazio anticipatamente per la vostra gentile risposta e saluto. Grazie, Adriano Sasso.”
Grazie Adriano per la tua domanda, che ci permette di chiarire un punto importante che interessa molte famiglie italiane.
Che cos’è l’assegno sociale (ex pensione sociale)
Quella che una volta veniva chiamata pensione sociale oggi si chiama assegno sociale. Si tratta di una misura assistenziale che non dipende dai contributi versati ma dalle condizioni economiche e personali. È riconosciuta dall’INPS a chi:
- ha almeno 67 anni di età;
- non è titolare di una pensione diretta o comunque ha redditi molto bassi;
- possiede redditi personali e coniugali entro determinati limiti fissati ogni anno dalla legge.
L’importo dell’assegno sociale varia in base alla situazione reddituale e familiare: nel 2025 si aggira intorno ai 534 euro al mese per 13 mensilità, ma può essere ridotto se ci sono altri redditi da considerare.
Leggi anche: Pensione senza contributi: cosa spetta a chi non ha mai lavorato e come si richiede
I requisiti di reddito nel 2025
Per avere diritto all’assegno sociale occorre rispettare dei limiti precisi:
- reddito personale non superiore a circa 7.300 € annui;
- reddito coniugale non superiore a circa 14.600 € annui.
Nel tuo caso, Adriano, la tua pensione di 23.000 € annui supera già da sola il limite coniugale. Questo significa che, pur non avendo contributi, tua moglie non può avere diritto all’assegno sociale, perché la vostra famiglia non rientra nei requisiti economici.
Perché non basta non avere contributi
Un errore frequente è pensare che chi non ha mai lavorato o versato contributi abbia automaticamente diritto alla pensione sociale. Non è così. L’assegno sociale non è legato solo all’assenza di contributi, ma soprattutto alla condizione economica complessiva del nucleo familiare.
In altre parole: lo Stato interviene per garantire un reddito minimo solo a chi si trova in effettiva difficoltà, non a chi, pur senza contributi personali, vive in un nucleo familiare con redditi più alti.
Come si presenta la domanda (per chi ne ha diritto)
Vale comunque la pena spiegare come funziona la procedura per chi rientra nei requisiti:
- Verifica dei requisiti: occorre avere almeno 67 anni e rientrare nei limiti di reddito.
- Domanda online all’INPS: si può presentare con SPID, CIE o CNS, direttamente sul portale INPS.
- Assistenza del patronato: per chi non è pratico con le procedure telematiche, i patronati offrono supporto gratuito.
- Decorrenza e importo: se la domanda è accolta, l’assegno decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione.
Cosa può fare la tua famiglia
Nel tuo caso, come detto, tua moglie non può ottenere l’assegno sociale perché il vostro reddito familiare è superiore ai limiti previsti. Questo però non significa che non ci siano altre possibilità di sostegno:
- Bonus sociali su luce e gas: con un ISEE inferiore a determinate soglie (entro 15.000 euro, oppure 30.000 euro con almeno 4 figli) è possibile avere sconti automatici in bolletta.
- Contributi comunali o regionali: molti Comuni offrono misure di sostegno per famiglie e anziani, basate sull’ISEE. Vale la pena informarsi presso il proprio Comune di residenza.
- Social Card: ogni anno vengono stanziate risorse per le famiglie con ISEE più basso, utile per le spese alimentari.
💡 Consiglio pratico: rivolgiti a un patronato per una simulazione della vostra situazione ISEE. Anche se non rientrate nei requisiti per l’assegno sociale, potreste avere accesso ad altre agevolazioni meno note.
Casalinga senza contributi: quando spetta davvero l’assegno sociale?
L’assegno sociale non spetta automaticamente a chi non ha contributi, ma solo a chi si trova in una condizione economica disagiata secondo i parametri fissati dall’INPS. Nel vostro caso, con una pensione di 23.000 € annui, tua moglie non ha diritto all’assegno sociale, perché superate i limiti reddituali.
Resta però sempre utile verificare con un patronato eventuali altre misure di sostegno legate all’ISEE, che potrebbero offrirvi agevolazioni su bollette, trasporti o spese alimentari.
La rubrica La Posta di Lavoro e Diritti raccoglie ogni settimana le domande più frequenti che ci arrivano dai nostri lettori, con l’obiettivo di offrire chiarimenti pratici su lavoro, fisco e previdenza. Spesso i quesiti riguardano situazioni familiari concrete, che permettono di spiegare meglio come funzionano alcune prestazioni.
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